Cose turche

Dopo decenni di pastrocchi  Nato molte cose si sono aggrovigliate inestricabilmente. Basti pensare al fatto che Erdogan abbia dato l’assenso all’ingresso nell’Alleanza atlantica di Svezia e Finlandia a patto però che questi due Paesi espellano e rimandino in Turchia gli esponenti della resistenza curda che si sono rifugiati nel grande nord pemsando che fosse ancora neurale. Allo stesso tempo però – secondo le rivelazioni di un mercenario inglese catturato in Donbass – parecchie armi consegnate agli ucraini vengono vendute ai curdi della YPG ( Yekîneyên Parastina Gel, ovvero unità di protezione popolare) che le pagano con denaro fornito dagli stessi Usa. Ciò significa che gli Stati Uniti stanno armando segretamente e attraverso l’Ucraina i curdi che combattono la Turchia nel nord della Siria., nonostante Ankara sia un membro della Nato Un simile approccio da parte degli Usa non sarebbe nuovo. Basta ricordare  che nello scandalo Iran-Contra degli anni ’80, la Cia si occupò del traffico di droga dall’America Centrale agli Stati Uniti utilizzando i soldi guadagnati per fornire armi all’Iran, che era in guerra con l’allora alleato degli Stati Uniti, l’Iraq. Questo è immorale e cinico, ma ha un senso geopolitico perché gli Stati Uniti hanno indebolito i due stati più forti  in Medio Oriente per mantenere ed espandere la propria posizione di potere nella regione. In questo caso si tratta di punire Erdogan per i suoi strappi, primo fra tutti l’acquisto degli  S-400 dalla Russia e impedire che la Turchia possa in qualche modo  sostituirsi al potere statunitense in alcune aree del mediorientale

Feriti da laboratorio 

A volte è  meglio lasciar stare. La redazione dl quotidiano tedesco Die Zeit ha pubblicato sull’edizione online un lunghissimo articolo sui soldati ucraini feriti e curati trattati in Germania. Tuttavia, un passaggio è stato in seguito rimosso dall’articolo: “Secondo il Ministero Federale della Salute, dall’inizio dell’attacco russo sono state portate dall’Ucraina alla Germania più di 300 feriti, pazienti abbastanza stabili da sopravvivere alla trasporto  in Germania, ma troppo gravemente feriti perché i medici ucraini possano intervenire efficacemente. I pazienti hanno spesso infezioni della ferita complesse con germi multi-resistenti e molti sono a rischio di amputazione”. Ora è assolutamente strano che soldati ucraini feriti in guerra siano portatori di germi così resistenti che com’è noto non si trovano in natura, ma al massimo allignano in qualche ospedale. Stranamente gli autori del servizio non si sono sognati di chiedere quali siano questi germi e come possano essere venuti a contatto con i feriti, ma ancora più stranamente questo passaggio sui microbi resistenti è tato poi cancellato senza alcuna ragione apparente. A questo punto non mi rimane che riportare un brano della documentazione che il mistero della difesa russo ha presentato il 7 luglio scorso e riguardante proprio le patologie dei soldati ucraini che si sono arresi: “I risultati sono i seguenti: il 33% dei soldati esaminati aveva contratto o aveva l’epatite A, più del 4% aveva la febbre da sindrome renale e il 20% aveva la febbre del Nilo occidentale. Questi numeri sono significativamente superiori alla media statistica. Poiché queste malattie sono state studiate attivamente dal Pentagono nell’ambito di progetti ucraini, vi è motivo di credere che membri delle forze armate ucraine si siano offerti volontari per condurre esperimenti volti a valutare la tollerabilità di malattie infettive pericolose.
Secondo le informazioni disponibili, è stata notata una mancanza di effetto terapeutico dei farmaci antibatterici durante il trattamento ospedaliero dei soldati ucraini nelle istituzioni mediche. Nel sangue sono stati rilevati alti livelli di antibiotici, tra cui sulfonilammidi e fluorochinoloni.
Questo fatto può indicare la somministrazione profilattica di antibiotici e la preparazione del personale per svolgere compiti in condizioni di contaminazione biologica, ad esempio con agenti patogeni del colera, che riflette indirettamente le informazioni del Ministero della Difesa russo sulla pianificazione dell’uso della guerra biologica hanno confermato gli agenti delle forze speciali ucraine
 ”.

Da dove vengono perciò questi pazienti? Chi li ha selezionati per ricevere cure in Germania? Non è un segreto che in Ucraina siano stati effettuati massicci test medici sui soldati ucraini. Il Pentagono riferisce ufficialmente che tali programmi esistono, ma parlano solo di esami del sangue. Però se si tratta solo di prelevare campioni di sangue, allora sorge la domanda perché le istruzioni dei programmi prescrivono che ogni decesso tra i partecipanti deve essere segnalato immediatamente? Ciò sarebbe del tutto superfluo per un prelievo di sangue, ma sarebbe logico se i soldati partecipanti fossero segretamente infettati da malattie durante il “prelievo di sangue” per indagare sugli effetti dei patogeni o sul loro trattamento.