Mosca sta facendo impazzire i folli della Nato: mentre questi si dedicano a fornire date fasulle su una presunta invasione dell’Ucraina , Mosca proietta la sua potenza altrove, ovvero in Siria dover sono stati riposizionati  bombardieri TU-22M3 con missili X-32 e caccia Mig 31 k dotati di missili ipersonici Kinzahl, oltre a numerose navi per una grande esercitazione nel mediterraneo orientale. E’ la risposta al tentativo americano di rimettere piede in Siria approfittando della canea in Ucraina, ma è anche un modo per ridicolizzare un occidente che è stato pervaso da false notizie sull’imminente invasione dell’Ucraina gentilmente fornite dalla deficience americana. A questo punto non c’è altra strada per Washington che creare davvero un’operazione di falsa bandiera, in modo da costringere Mosca ad intervenire, oppure infinocchiare per l’ennesima volta le opinioni pubbliche dicendo che l’invasione non c’è stata perché la Russia ha avuto paura. Il che a cittadino ormai non più in grado di ragionare potrebbe pure sembrare plausibile, anche se questo non si concilia affatto con la precipitosa fuga degli occidentali da Kiev e con le dichiarazione della Casa Bianca che comunque le truppe Nato non sarebbero intervenute. Paura allora delle sanzioni? E quali visto che ormai tutte le sanzioni immaginabili sono già state comminate alla Russia e che tutto quello che è stato fatto ha colpito l’economia europea e rinvigorito quella russa, tanto da far pensare che la vera guerra degli Usa sia contro l’Europa? La parte più esilarante  sarà che gli ukronazi, di fatto quelli che controllano il Paese, vorranno anche il titolo di “difensore della civiltà bianca occidentale” e affermeranno che è stato il loro esercito glorioso e invincibile che ha scoraggiato Putin e salvato la civiltà occidentale dal saccheggio delle orde asiatiche.

Davvero tutto questo  parrebbe una parodia anti-americana basata sui cliché più scontati sugli Stati Uniti e sul tipo di persone che li gestiscono. Ma è purtroppo ciò che accade davvero il che ci fa comprendere che non solo Biden è cognitivamente fuori gioco, ma lo è anche la gang di burattinai che lo fa muovere e aprire la bocca e in definitiva i poteri a  essa cui fa riferimento. Questo sarebbe il mondo libero tenuto  chiuso in un galera di menzogne. E che dire del segretario della Nato,  Jens Stoltenberg (nome omen), il quale ha già dichiarato che la fine delle esercitazioni militari russe non prova nulla: loro, i russi potrebbero avere preposizionato equipaggiamento vicino al confine con l’Ucraina e possono tornare in un batter d’occhio. Sì, questo imbecille pensa ancora che vedrà migliaia di carri armati russi attraversare il confine come una ricostruzione storica di una famosa battaglia di carri armati del 20° secolo. Cosa del resto non così lontana dall’illuminato pensiero degli analisti della Cia i quali guardano il termometro per capire se il freddo fermerà i panzer russi. Non sembrano avere la minima idea di cosa sia la guerra nel XXI° secolo.

Ecco in che mani siamo. Del resto un analista come l’ex ambasciatore Jack Matlock  ha scritto: “Forse mi sbaglio ma non posso ignorare il sospetto che stiamo assistendo a un’elaborata farsa, grossolanamente amplificata dai media americani, per servire un fine politico interno. Di fronte all’aumento dell’inflazione, alla pandemia, al ritiro dall’Afghanistan, oltre al mancato raggiungimento del pieno sostegno del suo stesso partito per la legislazione Build Back Better, l’amministrazione Biden sta barcollando mentre si prepara per le elezioni del Congresso di quest’anno. Dal momento che “vittorie” chiare sui problemi interni sembrano sempre più improbabili, perché non inventarne una fingendo di aver impedito l’invasione dell’Ucraina “opponendosi a Vladimir Putin”?

Solo che alla fine è l’occidente a beffare se stesso.