Un altro colpo alla credibilità dei vaccini viene da Israele che è stato uno dei Paesi più devoti a questo culto: proprio lì comincia a crollare definitivamente la tesi secondo cui i preparati a mRna, anche se concepiti per un virus che non esiste più, anche se inefficaci, anche se pericolosi  potrebbero servire a contenere i casi gravi. Adesso anche questa tesi rifugio viene asediata dalla realtà perché sembra che non sia affatto così, anzi sembra l’esatto contrario: i casi più gravi si verificano proprio tra i vaccinati tre volte. Lo ha detto il capo del dipartimento di coronavirus dell’ospedale Ichilov del Sourasky Medical Center di Tel Aviv, il prof. Yaakov Jerris: “In questo momento, la maggior parte dei nostri casi gravi riguardano pazienti vaccinati e la maggior parte ha. avuto almeno tre iniezioni. Tra il settanta e l’ottanta per cento dei casi gravi è vaccinato. Quindi il vaccino non ha rilevanza per malattie gravi, motivo per cui solo dal venti al venticinque percento dei nostri pazienti in condizioni critiche non è vaccinato”. Insomma viene un’ulteriore conferma di quanto già  emerso nei dati pubblicati dall’RKI tedesco , nei numeri dell’Agenzia sanitaria scozzese e anche in Danimarca.

Non solo questo, ma viene anche avanzato il timore che le persone vaccinate non possano più ottenere una protezione completa contro il virus, poiché la reazione immunitaria innescata dalla vaccinazione produce per così dire gli anticorpi sbagliati. Ci sono diverse ipotesi sul meccanismo di questa sindrome di immunodeficienza acquisita  con la quale probabilmente avrenmo a che fare nel prossimo futuro e che sarà un vero disastro sanitario dopo quello narrato. 

Ad ogni modo il professor Jerris e altri medici dell’ospedale erano presenti a una consultazione con il gabinetto israeliano il 1° febbraio e in quella occasione hanno anche denunciate le distorsioni statistiche che derivano dal considerare malati di covid pazienti  che sono semplicemente positivi e in questo a ambito ha anche fatto presente che in realtà al contrario dell’allarmismo diffuso a piene mani, non c’è mai stato un reale sovraccarico negli ospedali, “il crollo è stato più psicologico che fisico” Come del resto è ovvio che avvenga per una pandemia più psicologica che reale. Ma insomma sta cominciando a crollare anche l’ultimo baluardo della mistificazione e l’unico grazie al quale governi impazziti e comprati in stock, vista la pessima qualità, si stanno aggrappando per continuare con le politiche delle vaccinazioni obbligatorie in vista di una mutazione autoritaria della quale sono i semplici manovali.