Molto si dice e si scrive sulla illegittimità , anticostituzionalità e arbitrio rappresentato dai passaporti vaccinali o comunque dai sistemi di coercizione indiretta per spingere la gente a farsi la fatidica puntura, che implica rischi, ma che non serve assolutamente a nulla come anche il direttore del Cdc ha dovuto ammettere, cosa di cui parlo in un altro post: non protegge dall’infezione e non impedisce di diffonderla. Molti vorrebbero disubbidire ma temono le multe e le vendette della miserabile elite che guida il nostro Paese – come del resto capita anche altrove su questo continente – a cominciare dal presidente del consiglio per finire ai piccoli ricattatori locali. Ma adesso c’è una nuova strada legale per opporsi a questi provvedimenti, accartocciarli e gettarli nel loro luogo di elezione che non nomino, ma solitamente è bianco porcellana e probabilmente per richiedere i danni subiti a causa del green pass o alle altre gabole ideate per spingere alla vaccinazione. Tutte queste misure infatti sono una totale presa in giro e non hanno basi per essere adottate.
Quando dico basi non intendo solo quelle scientifiche che ormai balzano agli occhi, ma anche quelle legali: che i vaccini (chiamiamoli così per semplicità anche se sono preparati genici) non avrebbero contribuito a fermare l’infezione era una cosa che si sapeva fin da principio: l’avvocato Renate Holzeisen che opera sia in Italia che nei Paesi di lingua tedesca, dopo aver preso visione di tutte le carte ufficiali disponibili dice “ …il fatto è che i cosiddetti vaccini COVID-19 – secondo i documenti ufficiali di approvazione dell’EMA e della Commissione Europea – non sono stati sviluppati e approvati per la prevenzione dell’infezione da virus SARS-COV-2, ma solo per permettere un decorso meno grave e solo per questo sono stati approvati con riserva. Risulta quindi chiaro dai documenti ufficiali di approvazione che queste sostanze non possono interrompere la catena dell’infezione perché le persone trattate con esse possono infettarsi e quindi essere infettive. La pratica mostra anche che le persone che sono completamente “vaccinate” vengono infettate dal virus e hanno persino la stessa carica virale delle “persone non vaccinate” (vedi CDC, tra gli altri).
È quindi chiaro che qualsiasi “vaccinazione obbligatoria” COVID-19 – al di là dei diritti fondamentali e dell’incostituzionalità – in realtà è priva di qualsiasi giustificazione. Qualsiasi pressione morale (presunto atto di solidarietà con il prossimo) si rivela rilevante in termini di diritto penale e di responsabilità sulla base dei soli documenti ufficiali di approvazione. In qualità di avvocato che fornisce consulenza in materia di diritto societario, consiglio vivamente a ogni datore di lavoro di tenersi alla larga dalla pressione vaccinale contro il COVID-19/vaccinazione obbligatoria, perché la maggior parte di loro ovviamente non è nemmeno consapevole delle conseguenze legali di vasta portata ad essa associate”.
A questo punto se davvero le cose stanno così chiunque sia oggetto di pressioni di qualunque tipo per la vaccinazione può fare causa contro il datore datore di lavoro, ordini professioni o contro lo Stato semplicemente perché le carte firmate per l’approvazione provvisoria dei vaccini non contemplano la possibilità che essi possano contenere l’infezione e non hanno nulla di quella valenza sociale e di “cura per gli altri” che gli sfacciati valletti del potere hanno loro attribuito. Già si è dovuto sopportare l’introduzione di preparati chiamati erroneamente vaccini grazie a una forzatura della Ue che ha fatto un’eccezione alle leggi sull’ingegneria genetica per “l’attuazione di sperimentazioni cliniche con medicinali per uso umano contenenti o costituiti da organismi geneticamente modificati per la cura o la prevenzione della malattia da coronavirus”. Una cosa indegna che di per sé dovrebbe indurre a spazzare via un ceto tra politica e lobbismo marcio fino all’inverosimile. Ma adesso c’è un fatto formale: se è difficile andare in tribunale muniti della sola realtà è molto più facile andarci se ciò che è stato firmato esclude esattamente ciò che è implicato nei passaporti vaccinali, ossia la capacità di fermare l’infezione. I pass vaccinali sono insomma illegali per legge. Il preparato genico , per chi ci crede, rimane soltanto una tutela personale, anche se ormai diventa evidente che essi tendono piuttosto ad aggravare le malattie da virus invece che rendere più leggere.
@Francesca
E comunque, il vero punto della questione non è mai stato vaccini a mRNA VS vaccini tradizionali, e come mai?
A seguire la Smoking Gun Definitiva!!
Medico vaccinato che non visita mai e non cura mai a domicilio pazienti affetti da Covid-19 è perfettamente in regola in Italia, mentre invece un medico non vaccinato che visita sempre e cura sempre con efficacia a domicilio pazienti affetti da Covid-19 con normali farmaci è ormai fuorilegge in Italia, a tale proposito, vedasi la seguente Lectio Magistralis del Dott. Daniele Giovanardi.
L’ex primario Giovanardi: “Libertà di scelta. Preferisco curarmi a vaccinarmi”
Troppe contraddizioni e nessun dibattito pubblico e scientifico. L’ex primario del Pronto Soccorso di Modena Daniele Giovanardi si scaglia contro l’obbligo vax
di Antonio Amorosi per Affaritaliani , 7 luglio 2021
https://www.affaritaliani.it/coronavirus/l-ex-primario-giovanardi-liberta-di-scelta-preferisco-curarmi-a-vaccinarmi-748852.html
In particolare i seguenti passaggi dell’articolo:
Come spiega che per i sanitari c’è l’obbligo di vaccinarsi ma non ce l’obbligo di visitare i pazienti a casa, per capire cos’abbiano?
Siamo nella totale illogicità. I colleghi che dicono “io mi attengo alle regole, non vado a visitare nessuno perché potrei correre un rischio, do la tachipirina e dico telefonatemi, sono perfettamente a posto, in regola”. Io invece medico non vaccinato, in queste condizioni, dovrei essere sospeso dalla professione e non potrei più andare a visitare i pazienti col Covid, a domicilio. Se nota il rischio è il mio, non dei pazienti. Ma le sembra logico tutto questo?
Lei come lo spiega?
C’è stato di fatto una proibizione. Lo dico per la centomillesima volta: quando tra novembre e gennaio del 2019, in Lombardia in particolare, si erano accorti di un gran numero di polmoniti atipiche e le avevano segnalate i medici allora le hanno curate, come hanno sempre fatto, principalmente con antinfiammatori, azitromicina, antibiotico e così via. Ma quando c’è stato il primo caso a Codogno su suggerimento della Cina, l’ISS ha emesso subito un comunicato dicendo che chi aveva il Covid, almeno i primi casi, non poteva essere visitato. Doveva essere isolato perché c’era un pericolo di infettività talmente alto che non si poteva. Il problema è che queste persone sono rimaste abbandonate a sé stessi.
Un problema non da poco…
Molti sono arrivati tardi in ospedale. E purtroppo sono stati intubati e si è sbagliata terapia perché non si era ancora scoperto che la questione riguardava i trombi, mentre in tv gli esperti dicevano, mi ricordo benissimo, che quella dei trombi era una fake news. Tanto per capire il livello della discussione scientifica in corso. Se domani dicessero all’infartuato che non c’è più l’angioplastica e si fa come una volta che quando avevi un infarto ti mettevano a letto, fermo, e ti davano l’aspirina, non facevano l’angioplastica, si avrebbe un numero sterminato di morti. Qualsiasi malattia che curassimo come facevamo 100 anni fa provocherebbe danni. Ma vista la situazione e la valanga di contraddizione, di gente che dice una cosa e poi si scopre che è vero il contrario, non sarebbe meglio interrogarsi?
Giorni fa lei c’ha ha tenuto a precisare che al contrario di altri colleghi non si fa pagare gli interventi e non riceve finanziamenti dalle case farmaceutiche. Perché questa precisazione dottore?
Lo so per esperienza diretta ma leggo anche che diversi Ordini italiani ricevono finanziamenti annuali dalle case farmaceutiche, tantissimi istituti universitari ospedalieri hanno finanziamenti per la ricerca. Anche adesso i medici di famiglia non è che vanno gratis a fare le vaccinazioni, hanno “un tot” per ogni vaccinazione, c’è sempre dietro anche un elemento economico e delle volte non da poco con conflitti di interesse enormi. Allora mi sono sentito di dire: “Attenzione io faccio quello che faccio ma non perché qualcuno mi paghi, io non ho nessun conflitto di interessi e se vado a fare il volontariato lo faccio gratis”. Mentre se fai una comparsata e prendi 5000 euro al colpo ma fossero anche 1000 euro non è volontariato, è una cosa un po’ diversa
Come si esce da questa situazione?
Si sa dal primo anno di medicina e lo dicono e ripetono tantissimi esperti che non si vaccina mai durante un’epidemia influenzale, durante una virosi. Per trent’anni è stato così. Ed è stato dimostrato che se lo fai durante un’epidemia si formano delle varianti. Questo fino a ieri era un dogma ma sarebbe valido anche adesso. Bisogna farsi la domanda: è vero quello che dice questa parte del mondo scientifico o no? Forse di questo passo l’immunità di gregge non la raggiungeremo mai. Si potrebbe raggiungere su un’isola ma non in un Paese come l’Italia che è aperto. Poteva esserci in una società non globalizzata ma non oggi. Quindi appare come un’ipotesi campata in aria. Vedendo anche cosa sta accadendo in Israele, in Gran Bretagna e così via
E che si fa?
Perché non equilibriamo la situazione? Se devo fare un vaccino sperimentale perché non si possono adottare dei farmaci sperimentali che abbiamo visto funzionare e si usano da trent’anni come la clorochina, l’azitromicina, l’eparina. Con questo cocktail di farmaci avrei una copertura molto simile a quella del vaccino ma con meno rischi. Perché imporre per legge un vaccino sperimentale? Il governo però si oppone al Consiglio di Stato sull’uso degli altri farmaci perché sperimentali. Ma che senso ha? O sono validi entrambi i principi o nessuno dei due. Si resta perplessi ad ascoltare queste cose. Poi i miei colleghi dicono che si vaccinano per non infettare gli altri, ma se poi questo principio non vale che senso ha vaccinarsi per gli altri?
Ognuno deve essere libero?
Si ciascuno è libero di vaccinarsi ma deve sapere che lo fa per sé stesso e non per gli altri. Io con 40 anni di esperienza medica preferisco curarmi con farmaci che ritengo efficaci anche se sperimentali, scegliendo fra antinfiammatori, clorochina, cortisone, eparina, aziotricina, anticorpi monoclonali piuttosto che con farmaci-vaccini altrettanto sperimentali.
Cordiali saluti e buona domenica.
Fabrice
Chiedo al nostro informatissimo conduttore se può spiegarci per quale motivo non è stato prodotto anche in Europa un vaccino a virus inattivato come quello prodotto in Cina
grazie
Non so se il conduttore ti risponderà, ma la mia idea è la seguente: questi (cosiddetti) vaccini a mRNA sono molto versatili, nel senso che basta cambiare la sequenza di acido nucleico per adattarla a virtualmente qualunque patologia. Era quindi importante testarne l’efficacia su un numero enorme di cavie umane, visto che i risultati sulle cavie animali erano tutt’altro che incoraggianti dal pdv degli effetti collaterali.
Gates & soci potranno così imporre sul mercato i loro intrugli e, grazie a imponenti campagne “informative” con la cooperazione di scienziati e giornalisti “indipendenti” e politici molto interessati al “progresso nel combattere malattie terribili” guideranno l’Occidente verso un avvenire di prosperità.
@francesca
Se vuole approfondire l’argomento come si deve, ecco un ottimo libro controinformativo.
“Vacconopoli. Il grande tabù della scienza medica”, di D. Mazzotti per Database Italia, 25 giugno 2021
“Vaccinopoli” è un saggio del dottore Domenico Mastrangelo che descrive i reali benefici e i rischi poco conosciuti della vaccinazione (introduzione del Prof. Giulio Tarro, Edizioni Madaat, 2021, 430 pagine effettive, https://www.sindacatosuomi.it/vaccinopoli-html, link per acquistare il libro).
Domenico Mastrangelo affronta il misterioso tabù della mancanza di un vero esame critico nella valutazione scientifica dei vaccini, e tratta con estrema lucidità un tema controverso e scottante. Perché si può parlare liberamente degli effetti collaterali più o meno dannosi di un farmaco, ma non si può parlare apertamente dei piccoli e dei grandi danni vaccinali? In Italia vige addirittura una legge che proibisce a qualsiasi medico di sconsigliare qualsiasi vaccino obbligatorio a qualsiasi paziente, con la minaccia della radiazione dall’Ordine dei Medici. Il vaccino sembra essere diventato l’unico metodo di prevenzione delle malattie in molte nazioni occidentali. Per fortuna nei paesi politicamente evoluti come la Svezia la Vitamina D viene aggiunta nel latte per rafforzare il sistema immunitario (in Svezia le ore di luce solare a disposizione sono poche).
Negli ultimi anni la Medicina ufficiale ha trascurato di prevenire molte malattie attraverso una migliore alimentazione e la promozione dell’assunzione di preparati vitaminici vari (soprattutto A, B, C, D). Da molti decenni le multinazionali farmaceutiche hanno attivato un condizionamento cognitivo professionale inconscio, e hanno pilotato i risultati di molti studi attraverso il finanziamento della quasi totalità delle ricerche mediche (in molti casi sono state condannate per vera e propria corruzione). Troppi medici sembrano aver dimenticato che la salute inizia da una buona alimentazione. In effetti la maggior parte delle malattie iniziano dall’intestino (Ippocrate).
La vera Scienza ha sempre coltivato l’arte del dubbio, mentre lo scientismo “è la fede cieca e dogmatica nella scienza. Ma questa fede cieca nella scienza è estranea allo scienziato autentico” (Karl Popper, citato a p. 20). Nessuno sembra valutare in maniera obiettiva due fenomeni critici delle attuali somministrazioni vaccinali: “ma quando mai accade, che nella realtà quotidiana, un bimbo sia contagiato da tre virus simultaneamente?” (si tratta di virus inattivati); che effetti ha, a lungo termine, l’iniettare gli antigeni per via intramuscolare, evitando le naturali barriere della pelle e delle mucose? Inoltre, perché non sono mai stati fatti dei veri studi scientifici nell’arco della vita, per confrontare la salute a lungo termine dei vaccinati e dei non vaccinati?
Proseguimento:
https://www.databaseitalia.it/vaccinopoli-il-grande-tabu-della-scienza-medica/
NB Domenico Mastrangelo si è laureato in Medicina con 110 e lode, lavora all’Università di Siena, e nel corso della sua quarantennale carriera si è occupato di Ematologia, Oncologia, Farmacologia Clinica e Oftalmologia (affezioni tumorali e diagnosi prenatale delle affezioni tumorali).
“…che i vaccini (chiamiamoli così per semplicità anche se sono preparati genici) non avrebbero contribuito a fermare l’infezione”: bene fa Ilsimplicissimus a reiterare questa importantissima precisazione. Anche a costo di provocare il vomito, mai mollare di un millimetro sulla doverosissima puntualizzazione, ché la gente, anche quelli contro, finisce per crederci.
Allora ripetiamo anche questo: