Cazzi e mazzi, frizzi e lazzi. E’ giusto che la ridiscesa in campo di Berlusconi improvvisa, sbandata e per certi versi enigmatica tanto da sembrare parte di un disegno che sfugge, abbia riattizzato quell’opposizione di battute e male parole nella cui subalternità si culla l’opposizione di maniera. In effetti la situazione è drammatica per gli italiani e per il Paese, ma politicamente cosi avvilente da essere persino farsesca: da quando Silvio, richiamato all’ordine dagli eurocrati, si è accodato al candidato Monti si è entrati nel vaudeville: lo scontro è diventato nella sostanza quello fra Monti, rappresentante dei poteri finanziari, grand commis della Merkel e Bersani.
Dunque tutto più chiaro? No, tutto più folle perché l’avversario di Monti a sua volta vuole Monti. In quest’anno di straordinaria recessione ne ha votato tutti i massacri per accreditarsi al botteghino della credibilità e nei giorni successivi all’incoronazione da premier in pectore per il centro (sinistra quando capita e non capita mai), si è dato da fare per ribadire a tutto l’establishment economico mondiale che il Pd manterrà fede all’agenda del professore fino alla Grecia. Possono stare sicuri che nessuno farà obiezioni serie e che Vendola è dentro l’alleanza come appendice letteraria, terza pagina di un quotidiano di finanza e cronache amare.
Come si vede i cittadini italiani vanno alle elezioni con un’ampia gamma di scelte: la totale assenza di politica fa rassomigliare queste elezioni a una sorta di plebiscito nel quale tuttavia è assente l’opzione “no”, visto che anche le alternative stanno implodendo, probabilmente non a caso e quelle davvero nuove sono in precipitosa formazione , spiazzate da un’accelerazione politica sospetta. Tuttavia quel “no ” esiste ed è maggioritario, viene soltanto negato da un Parlamento che si è fatto autocrate, rinunciando alla rappresentatività dei cittadini per darsi in pasto ad altri poteri, ad altri padroni, ma prima o poi aggirerà il Palazzo per esplodere.
E quando accadrà nessuno osi parlare di democrazia violata. Lo sfregio è già stato fatto.
Sembrerebbe vota Monti o Berlusconi.
Invece è vota Monti o Monti.
16 dicembre 2012
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CI STANNO FACENDO IL LAVAGGIO DEL CERVELLO PERCHE’ SI VOTI FRA QUESTI DUE: O L’UNO O L’ALTRO SARA’ UNA ROVINA.
Lauretta
Ne parlavo proprio stamane con un amico: ma ve lo immaginate, trent’anni fa, Andreotti di qua e Berlinguer di la’ che si contendono Pietro Longo come presidente del consiglio? E’ peggio che ridicolo. E basta fare mezzo passo indietro e pensarci su due secondi – due secondi, non due mesi – per rendersene conto.
Torna in campo il cavaliere
e lo fa con gran piacere
chè per lui, con lo stalliere,
mezzo pieno è il gran bicchiere.
Torna, ed alla carnagione,
aggiornato ha già il cerone,
e non solo gli squadroni
di lacchè, servi e cialtroni
pronti ad ogni suo volere
a votare e acconsentire
od a prender pel sedere,
per dispetto o per piacere,
con chimere, balle e lazzi
cittadin tra cazzi e frizzi.
La morale? ma a che serve
tra i palazzi e gli amorazzi?
Giù c’è un popolo accattone,
abboccone e credulone
che ha creduto pure al Monti!
All’inchin son tutti pronti.
Entra in scena strafottente,
la dentiera scintillante
e s’atteggia e negromante:
“Lui? perdente! ed io? Vincente!”
e…e la lingua biforcuta?
Quando mai non è piaciuta?
Ma a me fan venir la scabbia
NO il mio voto, solo rabbia.