C’è un parallelo che si può fare e che apparentemente c’entra poco: quello tra le cifre del marcio che affiora inarrestabile, dilaga attraverso i rivoli aperti dalle inchieste giudiziarie con tutto il suo fetore e le tristi cifre della Grecia, già fallita a nostra insaputa. Bisognerà aspettare almeno le elezioni americane perché la verità ci venga rivelata, per ora Atene è ancora lo spettro grazie al quale si possono fare le stesse cose combinate contro il popolo ellenico. Ma leggendo i numeri tutto appare più chiaro: i 130 miliardi prestati alla Grecia (ma già non bastano più, ce ne vogliono altri 30) comporteranno una cifra globale da restituire di 274 miliardi di cui il 52% andrà alle banche estere, il 23% alla Bce, un altro 2o% alle banche locali e solo il 5% rimarrà al governo greco per tentare una misera sopravvivenza.
Cosa c’entra tutto questo con la Polverini, Formigoni, Penati e quant’altri in prossima proiezione sullo schermo del nostro scontento? C’entra eccome perché il ceto politico centrale e decentrato fino al più piccolo comune, ha continuato a pasteggiare sul Paese durante gli anni di crisi e ora, arrivati al dunque, lo sta svendendo in cambio della conservazione dei privilegi propri e della classe dirigente complice e correa. La corruzione progredita fino all’osso, fino alle spine dorsali di molti durante il periodo berlusconiano, è diventata un modus vivendi irrinunciabile. E questo è esattamente ciò che è accaduto in Grecia negli anni drammatici della crisi. Così come è avvenuta la deindustrializzazione “suggerita” da Ue ed Fmi, così come sono avvenuti i truffaldini pagamenti di liquidazioni e debiti nei confronti delle aziende in titoli di stato che oggi valgono il 20% della cifra originaria,
Atene, forte del diritto internazionale, avrebbe potuto anche opporsi alle manovre della troika, ma questo avrebbe significato per molti versi, dentro una microeconomia, una mutazione e ricostruzione integrale dell’ambiguo modello messo in piedi da NeoDemokratia a cominciare dal fatale 1989 e in particolare da Karamalis con la complicità del Pasok. Paradossalmente permettere un impoverimento drammatico del Paese e la sua svendita ai potenti economici in agguato, è più funzionale a mantenere i privilegi. E badate che la Grecia aveva in casa propria le fonti di diritto con cui impedire il saccheggio: fu proprio negli anni Trenta con Metaxas ( quello a cui volevamo spezzare le reni e le spezzò a noi) che si generò un contenzioso per un debito che il Paese aveva con il Belgio e che pagò solo in minima parte, un precedente di cui si sono avvalsi una decina di anni fa Ecuador e Argentina. Metaxas fece presente che il pagamento integrale del debito avrebbe messo a repentaglio il benessere del popolo e creato uno stato insurrezionale. La Corte Permanente di giustizia dell’Aia, poi sostituita dall’attuale Corte internazionale di giustizia, decise che queste situazioni prevalevano sul debito.
Ma appunto ricorrere a questo strumento avrebbe significato un ridimensionamento del sistema affari – politica e non ci si è nemmeno pensato. Cosa che avrebbe avuto un’efficacia assai maggiore del referendum proposto da Papadopulos e fattogli immediatamente rimangiare. Così oggi la Grecia è “capta” e governabile solo grazie a una bizzarra legge elettorale che non solo presenta uno sbarramento al 3%, ma anche un premio di maggioranza per il partito arrivato primo del 15%.
Ricorda qualcosa?
Peccato, abito troppo lontano, ma ho abbastanza vicino Formigoni ed aspetto che l’iniziativa si estenda alla Lombardia..
c’è un’iniziativa spontanea e non sponsorizzata da partiti per andare in massa tirare le monetine alla polverini davanti alla regione. iscrivitevi e diffondete questo gruppo:
http://www.facebook.com/groups/pioggiadorataregionelazio/
Carissimo Alberto,
da tempo mi sono resa conto che i nostri politici hano barattato il presente e il futuro della nostra amata nazione e la loro stessa dignità al fine di mantnere i loro privilegi e il loro iper-benessere. L’indifferenza con la quale i nostri governanti ingoiano tutte le decisioni prese in Europa a favore dei soliti paesi del Nord ( vedi l’accordo sull’importazione di ortaggi dal Marocco da poco firmato ) rende evidente il patto infame che hanno siglato alle spalle del popolo Italiano. Ora resta da capire come possiamo rimuoverli e cominciare finalmente a difenderci
Roberta
Alberto
hai fatto le giuste connesioni purtroppo…
La polverosa, messa lì prima di tutti da floris, pigmalione malgrè lui…(a sua insaputa ?), ma obbediente,come si è sbrigata ad allargare i vitalizi anche ai consulenti esterni, visto che la nave stava per affondare!…”generosamente”, tanto per non dare l’apparenza di prendere solo per sé.
Però rispetto ai Greci non aveva altre chances da portare avanti a sua difesa né un passato remoto di fondatrice di qualcosa come invece i fu valorosi ellenici, degenerat ioggi nella casta come noi….forse quei festini alla vaccinara sono più simili alle scorribande dei proci in csa di ulisse sperando che la vacanza di quest’ultimo non avesse una fine e non dovessero mai rendere conto.
comunque le chances per dire la sua con faccia tanto tosta gliele hanno date le tv a lei e al suo compare..pensa unpo’ come siamo messi!..