Ci eravamo illusi che fosse il Cavaliere a trascinarci nel ridicolo, a puttaneggiare persino nei consessi internazionali dove il meretricio è bandito per via del fatto che comandare è meglio che fottere, a contrattare l’acquisto di deputati che altrove sarebbero cacciati da un circo di provincia, a far vivere i conflitti di interesse dentro un potere arrogante e grottesco insieme.
Invece con Sanremo abbiamo scoperto che è proprio il bordello che ci appassiona e che ci impedisce di affrontare i problemi con coraggio e lucidità, che ci rende prigionieri delle più diverse menzogne: in due giorni l’appassionante dibattito sul nulla è di nuovo tracimato. E’ bastato che comparisse Celentano a recitare un rosario di ciarliere stronzate per rivoltare giornalisti e vescovi, per far inviare inquisitori nella città dei fiori, per far rifiorire le dichiarazioni sgangherate di questo o di quello. Per smuovere un dibattito che stenta a decollare sulle condizioni del Paese anche perché si svolge con argomenti e con un rigore non lontano da quello del molleggiato.
E mica è finita perché la successiva apparizione di vallette un po’ scosciate, una per giunta col tatuaggio inguinale, ha pervaso l’intero stivale di nuove energie, lazzi e domande dentro un fervido rinascimento di idiozia. Si direbbe che in questo Paese nessuno ha mai visto uno stacco di gambe e appassiona il martellante interrogativo se avesse o meno le mutande. Del resto la cosa non è passata inosservata anche alla Fornero che in un impeto di costumanza ama metterci in mutande: dopo gli aumenti dell’età pensionabile per le donne e zero parole sul gap tra le retribuzioni maschili e femminili, interviene furibonda sulle cosce. E qui mi fermo perché certa scaltra ipocrisia mi disgusta, come il fatto che si vada Bruxelles ad esporre i propri piani e non davanti al parlamento italiano. Del resto le promesse in attesa di possibili, eventuali e fantomatici fondi potrebbero trovare uno spazio più consono tra una canzonetta e l’altra.
Ci siamo illusi di essere tornati un paese normale e abbiamo scoperto che il desiderio è stato covato troppo a lungo senza fare nulla così che la normalità adesso è il commissariamento. Forse ci illudiamo di essere tornati seri e invece ci scanniamo per i deliri di cantanti settantenni e per un tatuaggio. La festa continua mentre ci fanno la festa.
X me la colpa è del Berlusconismo,che non è sia stato inventato da Berlusconi,ci sono stati vari precedessori,xò papi lo ha esasperato,Celentano ne fa uso anche lui,la Belen fa quello che hanno fatto in tante e cmq sara pure che gli piace farsi notare,essendo una bella donna,non gli si puo fare una colpa,la cosa grave la fa quando difende il suo boy friend che ne combina di tutti i colori!
e dire che una volta hanno fatto scandalo pure le gambe delle kessler