Stamattina mi sono svegliato che non c’era più la relatività. E a dirlo non era qualche sospetto vescovo emerito, ma i ricercatori del Cern e dell’ Istituto Nazionale di fisica nucleare del Gran Sasso che partecipano al progetto Opera: hanno scoperto che i fasci di neutrini, lanciati da Ginevra fino al laboratorio italiano hanno spesso viaggiato più veloci della luce. Di un’inezia: i 730 chilometri di distanza sono stati coperti in un tempo di 60 nanosecondi inferiore al previsto.
Così addio Einstein e l’impossibilità di superare la velocità della luce da parte di qualsiasi entità abbia una massa, sia pur infinitesimale, ma in generale addio a tutta la costruzione della Allgemeine Relativitätstheorie. Gli esperimenti di Opera durano da tre anni senza che però si avesse sentore di questa vera e propria rivoluzione epocale, cosa di per sé abbastanza strana, anche perché i risultati parziali degli esperimenti sono pubblicati in pdf sul sito della Conrnell University (qui per i fisici curiosi). Certo è chiaro che avendo a che fare con misurazioni così delicate, bisogna andarci con i piedi piombo: un nanosecondo è un miliardesimo di secondo e basterebbe che la distanza tra il laboratorio ginevrino di emissione e quello italiano di ricezione distassero 17, 98 metri più dei 730 chilometri calcolati che tutto sfumerebbe nel nulla. I margini di errore ci sono: 10 nanosecondi per il tempo e non so quanto per la distanza visto che il fascio viaggia sotto la crosta terreste e questo implica una determinazione assolutamente precisa del geoide planetario nell’area considerata. Oggi pomeriggio ci sarà una conferenza stampa e ne sapremo di più.
A dire la verità velocità superiori a quella della luce sono previste sia dalla quantistica che dalla fisica classica in determinate condizioni e la prima prova sperimentale si è avuta nel 1992 all’Istituto Max Plank di Colonia: un pacchetto di onde può avere velocità “superluminale” nella zona intermedia tra due barriere. Quindi è possibilissimo che la Relatività resti valida, mentre siano meno valide le nostre conoscenze sul neutrino che il progetto Opera si riprometteva appunto di approfondire: in particolare proprio l’oscillazione della particella fra i suoi tre tipi che suggerirebbe l’esistenza di una massa come ipotizzato da Bruno Pontecorvo. In realtà quindi la scoperta è tutta da verificare: se il neutrino non ha massa la teoria di Einstein è salva, almeno per ora.
Non sono un fisico, ma a volte anche le proprietà delle particelle elementari sono sottoposte alle bizzarre leggi del macrocosmo: guarda caso i tagli che il Cern di Ginevra è stato costretto a fare a seguito della crisi economica, prevedevano la sospensione degli esperimenti di Opera e il lancio di neutrini per tutto il 2012 e senza garanzie certe di una ripresa. Ma ora che l’esperimento rischia di far saltare la Relatività la cosa cambia aspetto e alcune priorità potrebbero essere riviste: se poi tra qualche mese a finanziamenti ristabiliti si dovesse scoprire qualche errore di misura, bè pazienza. E questo sarebbe uno dei casi in cui il neutrino si comporta in modo assolutamente prevedibile e banale. Da neutrino italiano.
e il mio ultimo commento dove è finito? Censurato! Chapeau gran maestro, ribadisco preferisco il cretinismo incolto, almeno so con chi ho a che fare all’integralismo colto che diviene cretinismo camuffato ed ipocrita, e umanità sotto i tacchi. Dimenticavo grazie per le delucidazioni, sempre in tono umiliante, sul neutrino. Buona giornata.
Bene allora avrai anche compreso che le cose che dice Odifreddi sulla relatività e sulla velocità del neutrino, tanto per tenersi “neutrale” tra la scoperta e la teoria einsteniana , sono cose che meriterebbero la fucilazione immediata. Perché se è vero che non ha importanza quale sia il valore di C ovvero la velocità massima che funge da assoluto contro la relatività del tempo e dello spazio é anche vero che raggiunta questa la massa diventa infinita. Dire che la relatività rimane valida o potrebbe rimanere valida se la velocità del neutrino fosse quella massima è un puro non senso: fosse così quei neutrini sarebbero diventati di massa infinita oppure sono particelle senza massa, ma in questo caso la scoperta pur importante rimarrebbe confinata dentro le eccezioni permesse dalla teoria classica e quantistica. La velocità massima dell’universo non è affatto un particolare secondario, implica che tutte le equazioni del campo sono sbagliate, che le costanti vanno riviste, che gli effetti relativistici vanno spiegati in altro modo.
Ho appena letto che è stata confermata la velocità dei neutrini superiore alla luce, salvo qualche doveroso accertamento ancora in corso. Non ho mai scritto cose in base alla fama dello scrivente, ma ciò che pensavo, e comunque sono stata abbondantemente umiliata e fatta passare per cretina. La cosa non mi tocca, credo che si possa essere più cortesi nelle risposte anche se si possiede una buona preparazione culturale, anzi soprattutto, che certo integralismo sfoci poi in cretinismo e cinismo.
Comunque notizia al 99 vera e non posso che esserne soddisfatta soprattutto anche quando si considera che il venerato Odifreddi(che detesto) spara le sue cretinerie.Come può succedere a tutti noi d’altronde, la differenza sta nella fama o nel potere che si esercitano con strumenti che persone normali non hanno.
Prima non avevo tempo per una risposta completa, Ma il venerato Odifreddi dice delle catastrofiche sciocchezze sulla relatività e sul fato che non cambia nulla, solo alla velocità della luce si sostituisce quella del neutrino. Bene a questa velocità superiore il neutrino, dovrebbe comunque avere massa infinita.
Probabilmente non hai molta dimestichezza con la scienza, perché le informazioni che fornisco, soprattutto quella dei fondi non compare nel pezzo di Odifreddi. Che tra l’altro non è un fisico e scrive un po’ di sciocchezze sui neutrini..Inoltre le informazioni che do non sono state date dai giornali, soprattutto sulla politica del Cern e sulla coincidenza tra la scoperta e la fine dei fondi. Amo le obiezioni quando però hanno un senso e non le tollero quando sono esclusivamente basate sulla fama dello scrivente. Pregherei queste persone di limitarsi alle grandi firme e di lasciar perdere ciò che non capiscono.
non è proprio così: spesso i giornali sono superficiali e puntano più sull’effetto “sensazionalità”. Meno scoop e più serietà sarebbero auspicabili.