Da una lettera mandata a L’Espresso, si è scoperto che il matrimonio del ministro Brunetta  con la sua dolce tre quarti, ha comportato la requisizione dei posti auto destinati agli handicappati per destinarli alla sistemazione delle auto blu sue e delle personalità (si fa per dire) invitate alla cerimonia. Violare il divieto durante tutta domenica scorsa, giornata delle nozze avrebbe comportato, come da apposito cartello esposto, la rimozione del veicolo. Un arbitrio, ma anche una beffa perché, il ministro è convolato a nozze nella notte di sabato per evitare le contestazioni promesse dai precari.

Sappiamo che il potere è arrogante e che Brunetta è arrogante anche per il potere che non ha. Sappiamo che non si può pretendere che un sindaco tuteli un minimo di correttezza e di civiltà di fronte ai pezzi grossi, anche quando sono in miniatura. Ma in questo caso il ministro ha una scusante, soffre di una di una gravissima disabilità, ben visibile da sempre, ma  che è stata autorevolmente ufficializzata in tutta la sua chiarezza solo da poco: è irrimediabilmente cretino. Infatti gode dell’assegno di accompagnamento in auto blu.