Diana Mora con famiglia

Più parla, più protesta il suo “amore per la vita”, più Silvio svela la volgarità di cui è impastato, ma soprattutto la banalità di cui è costruito il suo mondo, la filigrana dell’Italia di oggi. Scambiare la vitalità con i festini e le sconcezze da trivio  alla sua età non soltanto è un fatto patologico, ma anche il segno di una stupidità morale ed emozionale che lascia allibiti. Ci governa un vecchio di 8 anni.

Fatti suoi che purtroppo però divengono i non fatti, il nulla  di questo Paese. Ma qualche spiegazione la deve, non se la può cavare ammettendo i propri vizi o lasciandosi andare a grottesche esaltazioni del suo buon cuore. C’è di più in questa vicenda di Ruby, di ancora più opaco e inquietante della telefonata in Questura, qualcosa che forse non è stato messo nel dovuto rilievo. Qualcosa che fa pensare a una macchina pedofila e da tratta delle bianche in tutto questo.

La ragazza una volta fermata, telefona a Luca Giuliante, tesoriere milanese del Pdl, grande amico di Paolo Berlusconi e avvocato di Formigoni e Lele Mora perché la tolga  dalle peste. Lo stesso avvocato che per tenere la “belle fille” a disposizione, aveva presentato una domanda di affidamento della ragazza, indovinate a chi? A Diana Mora, figlia di Lele la quale lavora nel’agenzia del padre, è sposata e con una figlia di 10 anni.

Tutto questo  ha senso solo nell’ipotesi che vi sia un’organizzazione di prosseneti destinata a fornire carne fresca per il lussuoso antro del capo e i suoi bunga bunga. Persone disponibili a tutto pur di non perdere le favorite degli svaghi notturni, che una volta consumate verranno poi utilizzate  per il carnaio mediatico e altro ancora.

Questo sarebbe amore per la vita… già non dice sempre che la vita è un casino?