Il premier non è in grado di essere coerente nemmeno con le sue stesse furbate: dopo aver fatto il diavolo a quattro per sancire il suo legittimo impedimento, ha invece trovato il tempo di stare cinque ore in tribunale per discutere della sua separazione. E questo nel bel mezzo della più grave tempesta economica che abbia scosso l’Europa, uno dei pochi momenti in cui avrebbe dovuto esserci. Insomma è riuscito a violare persino una legge ad personam.
La minoranza del Pd minaccia la scissione: è evidentemente invidiosa di quello che sta accadendo nel Pdl e non vuole rimanere indietro. In realtà che cosa concretamente voglia non è ben chiaro. Tutti chiedono un cambio di marcia e proposte concrete. Ma si guardano bene dal farne. Così accade che Veltroni, l’uomo che non nominava Berlusconi nella campagna elettorale, l’uomo dei “ma anche” si è accorto che Silvio è al di fuori dalle regole democratiche. Alla buon ora. Castegnetti dice che Bersani si oppone alla riarticolazione interna, dimenticando che il Pd era nato proprio per evitare eccessive articolazioni. Fioroni dice che è l’ora di passare dalle parole ai fatti. Già ma quali? La desolante realtà è che la minoranza di centro del Pd prende a prestito i toni della sinistra semplicemente perché annusa aria di elezioni anticipate e vuole mettere un’ipoteca sulle rendite di posizione e i posti. Altro che cambio di marcia… ci vorrebbe un cambio di marcio.
Il ministro Bondi, mentre cominciano ad emergere i suoi graziosi scheletrini, si rifiuta di andare al festival cinema di Cannes dove viene presentato anche “Draquila” , il film documento della Guzzanti sull’operazione Abruzzo. Un gesto deplorevole e già peraltro deplorato in Francia, dove il nostro ministro non ha perso occasione di fare la figura del cioccolataio. Non va a Cannes, ma sembra che se le faccia.
Dopo che l’arcivescovo di Vienna e il maggior teologo vivente, Hans Kung, hanno pubblicamente individuato proprio in Ratzinger e nel suo entourage le maggiori responsabilità nel tentativo di minimizzare e soffocare gli scandali sulla pedofilia, la Rai non trova di meglio che mettere a disposizione un numero telefonico per inviare sms di solidarietà al Papa. E che ci scriveranno nei messaggini? tvb o tbv, ossia troppi bimbi violati?
I tuoi titoli esprimono sempre già tutto, del resto i vari disturbi di personalità del premier, compreso un bipolarismo a mio avviso gravissimo che il gruppo di invasati che lo segue già da tempo esprime chiaramente, ha già contagiato ampiamente la nostra penisola, per non parlare delle Cannes di Bondi, uno degli uomini più viscidi che abbia mai visto, e di porta a porta e rete quattro che stanno trasmettendo continuamente e in diretta ormai dal Vaticano gli eventi più salienti degli ultimi anni della storia della Chiesa, salvo chiaramente parlare dei gravissimi eventi accaduti a livello mondiale. Che la spiritualità di Cristo venga infangata a tal livello non solo mi indigna, mi disgusta profondamente, per me Cristo non è una statua vuota per fortuna . I voti dei cattoliconi della domenica servono al governo e alla chiesa e non continuo perchè non mi riesce di fare troppa ironia di un argomento tanto sentito. Grazie.
no comment .sempre puntuale,ironico e incisivo.