La delegazione della Farnesina ha visitato i tre volontari italiani di Emergency, prigionieri di Karzai e dell’Isaf. E dopo un’ora di colloquio ha detto che “sono in buone condizioni”.
Alle volte la verità viene fuori dai particolari:”sono in buone condizioni” non è la frase che abbiamo sentito mille volte in occasione di sequestri da parte di bande criminali o terroristi? Non è scontato che gli arrestati da un governo che si dichiara democratico e amico , che aiutiamo con finanziamenti e truppe, non avrebbero motivo di temere particolari pericoli?
Dovrebbe essere scontato, ma in realtà non lo è affatto. E la delegazione del ministero degli Esteri si è lasciata involontariamente scappare la drammatica verità: i tre di Emergency sono vittime di un meccanismi, menzogne e obiettivi che non hanno nulla da invidiare al terrorismo, che ne imitano le modalità, la mentalità, l’animus, anche se pretendono di essere l’esatto contrario.
Dunque se sono “in buone condizioni” è già un fatto eccezionale. Del resto il riscatto è già stato pagato: la scomparsa di Emergency. Briganti e terroristi non amano i testimoni.
Dicono che la politica, come tale, non solo non è troppo pulita ma, proprio per il fatto che è politica deve scendere a compromessi.
Mi dispiace per quelle persone che, dopo aver sacrificato la propria vita (o parte della propria vita) al servizio di chi veramente soffre, si trovano impotenti, maltrattate e impossibilitate a continuare la loro opera.
I rapporti tra lo stato italiano e gli altri stati rispecchiano fedelmente le condizioni della nostra politica interna. Cerchiamo di essere amici, facciamogli anche dei “favori”, trattiamoli bene,
baciamo le mani, stiamo a guardare le sconcezze fatte, aspettiamo, guardiamo, aspettiamo… e becchiamoci tutte le
merde infaccia che ci tirano, un piede in una scarpa e uno nell’altra, ci manca l’inchino, ma forse lo abbiamo gia’ fatto…..
Ma possibile che l’unico uomo con “le palle” nella nostra politica sia la Finocchiaro????