Poche settimane fa ci sono state le elezioni amministrative in Francia con una sorprendente bocciatura di Sarcozy e un rilancio della sinistra che sembrava agonizzare. Al primo turno il risultato deludente del centro destra è stato attribuito all’astensionismo dei moderati. Ma al secondo turno il numero di votanti è aumentato, però la destra ha perso ancora più rovinosamente. Così si è capito che in realtà buona parte di quelli che non vanno alle urne è appartiene all’area del centro sinistra.
In Italia si è verificato lo stesso fenomeno: si pensava che l’astensione avrebbe favorito il centrosinistra e invece l’ha penalizzato molto più della destra i cui votanti sono paradossalmente molto più ideologizzati, anche se è l’ideologia miserrima dell’abitudine, dei luoghi comuni, delle illusioni o di fedi simil calcistiche.
Andando sul sito del ministero dell’interno e consultando i dati sia percentuali, sia numerici ci si accorge che quasi ovunque è mancato più del 10% di elettori del centro sinistra che hanno rinunciato ad andare alle urne, un po’ meno in Piemonte, il 6, 7 per cento.
Più che una vittoria di Berlusconi si è trattato di un’autosconfitta della sinistra.
Quindi il primo problema non è quello di recuperare voti al centro moderato e spesso clericale, che è stato in cima ai pensieri del PD e anzi ne è quasi stata la ragion d’essere, ma esattamente il contrario: quello di recuperare un’area laica e progressista che non trova più rappresentanza. E non la trova nell’umbratile e indeciso PD, come anche nelle formazioni della sinistra radicale, troppo chiuse nei loro apparati e nelle loro dispute teologiche.
Il successo di Vendola dimostra che occorre un altro respiro, una nuova sintesi. E lo avrebbe dimostrato anche il successo della Bonino se la parte cattolica del PD non l’avesse boicottata.
Le baruffe di questi giorni, le lettere dei senatori, la riapparizione di Veltroni, le dichiarazioni di D’Alema, sono soltanto beghe di nomenclatura, un metodo per evitare fino all’ultimo di prendere atto della realtà. Ma è così, i fantasmi ci mettono un po’ prima di accorgersi di non essere più vivi. Si, la vita è altrove.
infatti s’è visto: in puglia, con un candidato forte ed indentitario abbiamo vinto. in lazio si è perso di pochissimo (in lazio! con il vaticano e lo scandalo Marrazzo). mentre in veneto con un Bortolussi preso solo per recuperare i voti delle partite iva… si è perso miseramente
Ma ancora non l’hanno capita?? Ma sono de coccio..ci sono o ci fanno???? Alberto secondo me non la vogliono capire dovrebbero assumersi la repsonsabilità di essere falliti….ma basta…ma non se ne può più. Con un centro sinoistra decente lo psiconano era già sconfitto ….