Monsignor Fisichella (photo by © Monica Palermo)

Dopo che la Cei aveva messo la sua spada di Brenno sulla competizione elettorale ci si poteva aspettare che la Chiesa italiana modificasse opportunamente la sua dottrina, inglobandovi il bianco Natale leghista, il sapone anti immigrati, la disinfestazione del diverso. Insomma il razzismo nelle sue componenti ridicole, canagliesche, disumane.

E non bisogna dimenticare che gli spacciatori di presepi ariani sono gli stessi che approvano e pagano le torture di Gheddafi, quelli che avevano proposto il mitragliamento dei barconi.

Questo mirabile cambiamento dottrinale è stato affidato a uno dei più retrivi uomini di chiesa, a monsignor Salvatore Fisichella, detto Rino, assiduo frequentatore delle botteghe editoriali cattogolpiste dell’america latina e di quelle cattofranchiste spagnole. Così sua eccellenza fa rilevare proprio oggi sul Corriere che quanto ai problemi etici “la Lega manifesta una piena consonanza con la Chiesa”.

Diventa così evidente che il disprezzo per la diversità e l’umanità, l’eguaglianza degli uomini, la dignità di tutti, non sono affatto problemi etici. Il che per uno che si riempe la bocca di amore come fosse l’otre di una cornamusa, non è male.

Poi si dice che c’è il problema della pedofilia tra i preti: per forza se i celoduristi diventano monsignori.

(La foto originale la trovate sul sito Flickr di Monica Palermo)