“Una busta sospetta contenente della polvere non identificata è stata recapitata intorno alle 12.30 alla villa di Macherio (Monza) di Silvio Berlusconi”. Non so perché ma tutto a Macherio mi parrebbe sospetto tranne che una busta con della polvere dentro.

Peso el tacon del buso. Nel tentativo di sottrarre il Papa alle nuove rivelazioni del New York Times, secondo cui Ratzinger, allora arcivescovo di Monaco, sapeva della decisione di reintegrare nella vita parrocchiale un sacerdote notoriamente pedofilo, i funzionari ecclesiastici dicono che, sì, fu mandata un’informativa, ma di routine. Quindi può darsi che sia sfuggita all’attenzione del futuro Papa immerso in studi teologici e di scarpette. Con questo in pratica si dice che la pedofilia, conclamata, reiterata, coperta, era considerata dalla Chiesa come una bagatella. E di routine per di più.

Vittorio Feltri è stato sospeso per sei mesi dall’Ordine dei giornalisti a seguito del caso Boffo. Il direttore del Giornale si è detto  dispiaciuto di aver appreso del provvedimento dai giornali. Strano che si lamenti dello stesso trattamento riservato da lui al direttore di Avvenire, per cose peraltro ben più gravi e oltretutto false. La trave e la pagliuzza. Ma la cosa spassosa è stato l’intervento di Formigoni che considera il provvedimento “una barbarie” , “una intimidazione per far tacere le voci scomode”. Ma è naturale che dica queste cose: non ha ancora appreso dai giornali di essere Formigoni.

La buona notizia di oggi è che la Cassazione ha stabilito la poca rilevanza dell’ insulto “italiano di merda”, visto che non c’è intento di offesa razzista o etnica, almeno all’interno dei confini. A volte essere in maggioranza comporta qualche svantaggio.