Forse le critiche piovute su Napolitano dopo la firma del decretino salva Pdl, hanno fatto bene al presidente, quanto meno gli hanno dato il polso di un Paese che in larga parte non è disponibile ad accettare i continui diktat di Berlusconi. Lo ha forse rafforzato nella convinzione che si può dire di no. Così sta meditando di non dare il proprio assenso alla legge che uccide di fatto l’articolo 18.
E’ una svolta importante per molti motivi. Il primo è che contraddice la filosofia di questo governo di agire sempre più in deroga all’ordinamento giuridico, deformandolo senza toccarlo direttamente. Il fatto che un lavoratore debba firmare all’atto dell’assunzione una rinuncia di fatto ai propri diritti, accettando di mettersi nelle mani di mediatori non ben definiti, non solo è anticostituzionale, ma è anche l’ennesima furbata per evitare di pagare un dazio politico pur raggiungendo egualmente il risultato, ossia il furto di diritti.
Il secondo motivo è che un no del presidente contraddice in pieno la politica ormai apertamente padronale di quelli che furono un tempo dei sindacati. Cisl e Uil infatti anche su questo punto fondamentale hanno traccheggiato, evitando di prendere una posizione decisa e chiara. Rivelandosi per quello che sono: centri di potere legati ormai strettamente al disegno berlusconiano. Inutile dire che le attuali leadership ci fanno la figura dei cioccolatai se persino il prudente Napolitano li scavalca nella tutela dei lavoratori.
Forse i tempi sono maturi per pensionare un po’ di burattini. In attesa di pensionare il burattinaio.
Pur avendo lavorato per ( 40nni )- non sono potuto andare
in pensione in quanto i miei primi due anni lavorati pur pagando regolarmente sui ( cedolini ) allora buste paghe!
le due aziende a detto dell INPS queste aziende non avrebbero pagato i contributi. sul mio libretto del lavoro risultano con precisione i periodi lavorati. mi sono rivolto a tutti i sindacati affinche’ recuperassi quei due anni regolarmente lavorati, anche livello fittizio. Niente venivo
regolarmente dissuaso nel proseguire un azione legale che secondo loro sarebbe stato perdente. Il sindacato, oggi non serve più, prima esso era un mediatore tra padrone e
lavoratore…oggi essendo una struttura ormai consolidata,
e diventato la scuola il serbatoio della politica vedi i numerosi sindacalisti che passano direttamente alla politica con grande succsso.Negli anni di 70 era uno scandalo!! oggi
è un fatto normalissimo. Una volta il lavoratore aspettava con ansia il rinnovo del contratto.! Oggi i lavoratori sperano
che i contratti non vengono mai rinnovati!! Sapete perchè ,
perchè sanno già a priori, che saranno peggiorativi !! cantava, Lucio Dalla ” ..e questa la novità..” Sull’art. 18 la
sottrazione alla Magistratura della materia e sulla contesa
del lavoratore ad avere giustizia..la dice lunga del clima che si respira oggi in Italia, di che fine fanno, le conquiste dei
lavoratori, le lotte i sacrifici le battaglie fatte per civilizzare un paese… che haimè sta ripiombndo negli anni 50. Auguri!
Di fronte alla richiesta dell’abolizione dell’18, io non riesco solo ad indignarmi, potrei davvero arrivare alla violenza, perchè già i lavoratori vanno avanti come se non avessero diritti pur di mantenere un posto di lavoro, e direi che anche se meritate, le critiche ai sindacati dovremmo smettere di fare, dovremmo essere più propositivi, abolire ambedue le cose significa o lavorare ed ammalarsi o suicidarsi. Da tempo penso che anche Napolitano dovrebbe andare in pensione, ed è per me ormai assolutamente inaffidabile, anche in altre occasioni ha dichiarato dissenso, sicuramente non potrà anche firmare l’abolizione dell’art. 18, pena questa volta la piazza viola e fustigate, ma potrebbe poi firmare qualche altra proposta mascherata per quell’intento come già avvenuto in altre occasioni. Prego tutti i santi che ciò non avvenga chiaramente.
Quella legge abolisce direttamente i sindacati. Il lavoratore laverà i pavimenti con la lingua, pur di non perdere il lavoro, e sarà soggetto a tutti i ricatti possibili ed immaginabili. Anche ora èsottoposto a ricatti, ma ha anche un velo di possibilità di difesa.
Il successivo passo, sarà la rinascita delle Brigate rosse!
E allora sì, che saremo nel casino!
Sarebbe ora che andassero tutti in pensione, cisl e uil è da un bel po che hanno terminato la loro funzione, ammesso che ne abbiano avuto coscienza del loro ruolo, fanno parte oramai a pieno titolo del disegno politico berlusconiano di portare avanti un politica fatta di svuotamententi e costoro si prestano a dare parvenza democratica a decisioni del tutto arbitrarie. Il fatto che anche napolitano incominci a prenderne atto mi fà ben sperare……ma lo farà davvero o avrà nuovamente paura che il ricattatore del consiglio gli scateni la piazza?