Ieri durante la scena da trivio cui hanno dato vita il premier e il suo buttafuori La Russa, un valletto si è avvicinato all’orecchio di Berlusconi e gli ha sussurato di “non esagerare” perché dopotutto in una conferenza stampa possono capitare domande sgradite.
Il povero suggeritore in realtà non ha capito, come del resto capita a molti italiani, che invece il Cavaliere più ha torto più deve esagerare, più è lontano dalla verisimiglianza dei fatti, più deve accentuare la verisimiglianza degli umori.
Alcune teorie psicologiche suggeriscono che la vittima viene spesso colpevolizzata e ritenuta responsabile in qualche modo degli atti del carnefice. Non voglio dilungarmi sulle ragioni che vengono addotte per interpretare questa dinamica: fatto sta che ci capita spesso di sentire “se l’è voluta” applicata alla donna stuprata, come alla persona raggirata, derubata o persino assassinata. Questo sarebbe necessario per salvaguardare l’idea di “mondo giusto” che altrimenti andrebbe in crisi, per evitare insomma, una dissonanza cognitiva.
Allora come come mai il vittimismo di Berlusconi ha funzionato egregiamente fino ad ora? Credo che la cosa abbia una semplice spiegazione: il Cavaliere non affastella semplicemente menzogne e giustificazioni, costruisce invece un mondo parallelo, lontano e diverso dalla realtà, in cui il suo essere vittima è talmente astratto da sottrarsi ad ogni considerazione, umore, pregiudizio, psicologia che fanno parte dell’universo tangibile ed esperibile.
La questione delle liste è un caso di scuola: il premier deve annullare ogni dato concreto e trasportare il tutto in una sorta di saga, di territorio mitologico in cui diviene l’eroe che combatte contro il male.
Questa volta l’ha fatto in ritardo e la cosa non ha funzionato: per troppi giorni si è arenato egli stesso sulla banale sconcertante realtà che ha portato all’esclusione della lista romana: il nervosismo di ieri dimostra bene come la strategia sia stata usata malissimo in questo caso. Ma quando Bersani dice che la ricostruzione del premier è pura fantasia, non so se si renda conto che è esattamente ciò che egli vuole: buttarla in mitologia.
La tecnica berlusconiana, mutatis mutandis, è quella dell’intero governo: quando Scajola sostiene che si aspetta 100 proposte per salvare Termini Imerese, crea un iperbole paradossalmente più credibile del poco o nulla nulla che ha in mano. Quando Sacconi svuota l’articolo 18 e poi nega l’evidenza non fa altro che dire una menzogna troppo grossa per appartenere all’idea di “mondo giusto”. E non potendo fare altro molti si rassegnano inconsciamente a crederci.
Tutto questo ha bisogno però di un “racconto” generalizzato e non competitivo. Così le Tv svolgono le funzioni io narrante che ci porta per mano nel mondo di Alice, fino al sonno. Buonanotte, Italia.
@Chiaro. Non c’è dubbio che una parte del consenso arrivi dagli interessi. Ma Berlusconi e i suoi alleati godono di simpatia e appoggio talvolta incondizionato anche ben al di là di quest’area. E paradossalmente proprio da quegli strati sociali che vengono penalizzati dal berlusconismo.
Questo riporta l’attenzione sul possesso dei media e della comunicazione, ma anche sul modo con cui si gestisce il “personaggio” Berlusconi.
Citando brevemente ed indegnamente Elsa Morante quando parlando di Mussolini si chiedeva come gli Italiani potessero seguire un uomo con atteggiamenti ed argomenti così sguaiati e ridicoli oltre che palesemente falsi, si rispondeva anche che forse gli Italiani non sanno bene dove è la verità ma sanno benissimo dove è il tornaconto.
Quindi pur appoggiando nella sostanza il contenuto del post gli affianco questa chiave di lettura, nel ’94 tutta la peggiore feccia orfana di vari partiti expenta si è trovata davanti una bella sigla assurda in bianco rosso e verde capeggiata da un parvenu di indubbia fama di guitto e manipolatore ed ha capito benissimo il messaggio: “Lasciate che i cialtroni senza idee, purchè siano anche senza vergogna e senza dignità vengano a me, c’è da spartirsi per tutti”
E sono andati. E dietro di loro dall’alto al basso da quelli che hanno avuto un ministero a quelli che hanno avuto un abusivismo sanato o un posto precario in un call center.
Sarebbe ingenuo pensare che non siano coesi, lo sono. E di quello che dice il capo poco gliene importa purchè li benefichi e li copra tutti.
E’ da pochissimo che accedo ai commenti del semplicissimus, quindi, se commetto qualche errore scusatemi…
Lascio questo commento per complimentare la compostesta stilistica/culturale espressa nei vari articoli.
Giuseppe_alias Aquila Rossa.
Chissà Amestista, oggi ho avuto la triste notizia che molti stanchi ripiegano sulla Lega…mi auguro non sia così, mi auguro che sia un brutto sogno…….dimenticavo, ciò che ho scritto prima come aggiunta al mondo parallelo che il caimano si è creato….a mio avviso chiaramente, non vorrei anch’io cadere nel mondo di Alice nel paese delle meraviglie…non credo sento i miei piedi ben saldi a terra e a volte purtroppo, anche perchè con il caos in atto è facile dare dei pazzi visionari, il metodo del dichiararsi e poi smentirsi si sta allargando….siamo ottimisti invece, spero che le facce terribili che abbiamo visto in questi giorni aprano gli occhi a tutti, i volti dell’amore….poveri noi! Buona e serena notte a voi.
E si..analisi impoeccabile come sempre….del resto se devi dire una balla dilla grossa…..mi consola il fatto che diversi miei conoscenti ed amici che lo votano….si sono incavolati e hanno detto che non lo voteranno più..ed io spero che ce ne siano tanti, tanti tanti tanti tanti come loro…chissà!!!
Si il gioco vittima e carnefice è evidente, spesso mi sono chiesta come facesse a recitarla così bene, a rendersi così credibile, a prospettare questo paese delle meravigle per cui tanti sono incantati. C’è anche un subdolo uso di un concetto cattolico che su cui spudoratamente fa leva e questa chiesa gli dà carta bianca pur sapendo benissimo dell’eresia, e le sue donnine lo vedono come il santo di turno e deliranti gli urlano, sì tu silvio sei il vero credente! quel concetto è beati i perseguitati dalla legge….bè qui non siamo solo al ridicolo siamo al plagio, beati i perseguitati dalla legge se stanno compiendo azioni onorevoli e oneste voleva dire Cristo, no beati i perseguitati perchè corrompono il mondo intero….ma qui ormai…non c’è più religione…non c’è mai stata.
bella analisi,come sempre di una brutta situazione.buona notte! 🙁
Nonostante la tua buonanotte…gli incubi rimangono.
Hai fatto un’analisi del teatrino, precisa e tagliente.
Teatrino è e teatrino rimane, con l’eterna distrazione degli italici che applaudono giulivi.
E’ incredibile quanto consenso il papero riscuota;l’autostina degli italiani è talmente bassa che constatare che ci comanda ha fatto i danè, evidentemente fa sperare che ne facci fare anche a loro.
Non trovo altra giustificazione, la recita è evidente, ridicola e infantile.
L’ultima battuta…lui fa come gli pare, sovverte le leggi, ma la sinistra perpetra un attentato alla democrazia.
Se è una barzelletta, non l’ho capita!