Napolitano ha detto stamattina che “in democrazia non servono atti di coraggio”. E la cosa è davvero sorprendente, perché non c’è altro sistema di governo che invece ne richieda, tutti i giorni. Certo, alla luce degli ultimi avvenimenti si sarebbe tentati di giudicare la frase come autobiografica, ma in ogni caso è qualcosa talmente lontana dalla realtà del Paese che sembra la rituale continuazione della sordida favola che ci avvolge.
Ci vuole molto coraggio a resistere alle bugie che vengono dette tutti i giorni, alle minacce espresse e sotterranee che s’intrecciano dovunque, per resistere alle censure, all’uso della forza evocato o reale che viene utilizzato contro le proteste di chi ha perso lavoro o di chi rischia, come in Abruzzo, di contraddire la commedia governativa. Ci vuole coraggio per non perdere la speranza, per non scoraggiarsi.
Quindi delle due l’una: o il presidente della repubblica vive nella quinta dimensione, cosa sempre possibile vista la vicinanza al buco nero del berlusconismo, oppure ha voluto elegantemente dire che non viviamo in piena democrazia.
Potremmo chiederglielo, se non temessimo di ricevere un’inquietante risposta: che non poteva non dire quello che ha detto.
Ho letto:
“IL DIAVOLO È UN OTTIMISTA SE PENSA DI POTER PEGGIORARE GLI UOMINI”
L’avrebbe scritto, o detto, un certo Karl Kraus, Viennese, morto nel 1936.
Ho trovato questa frase molto molto significativa. Oggi, lontani dalla seconda Guerra mondiale. Oggi che si fanno le guerre solo quando è necessario. Oggi che si esporta la democrazia. Oggi che ogni governante lavora solo per il bene del suo popolo…. Ebbene oggi il Diavolo potrebbe andare a chiedere l’indennità di disoccupazione.
Ho trovato ora questo link, sono strabilaita e velo posto….in Kretinistan…e solo in Kretinistan…dove altrimenti?
http://www.insiemeasinistra.it/2010/03/08/ roba da….