
Oddio, un via libera all’arresto sarebbe una grave ingiustizia, dopotutto il sottosegretario Cosentino in odore di camorra è ancora al suo posto e le dimissioni che ha dato erano solo sceneggiata. Insomma significherebbe non essere equanimi tra due organizzazioni criminali: è il caso di violare così platealmente la par condicio?
Certo un sì ci vorrebbe nel giorno in cui è stato tolto qualsiasi tetto alle retribuzioni del manager in barba all’Europa, in cui Tremonti di fronte alla stampa estera si è rifiutato di dare particolari sullo scudo fiscale e di dirci finalmente la verità e cioè che i due terzi del denaro coinvolto nell’operazione è stato scudato, lavato assolto, ma è rimasto bellamente all’estero.
Infine nel giorno in cui Marchionne e Montezemolo che tuona contro la corruzione, si sono spartiti 10 milioni di euro per aver raggiunto gli obiettivi di bilancio. Bravi, clap clap, soprattutto perché gli obiettivi li definiscono loro stessi per poi premiarsi. E sono raggiunti con il sacrificio degli altri. Col dramma di migliaia di persone. Questo certo non è corruzione, ma fa parte di quell’insensibilità etica e sociale nella quale girano i cavallucci del senatore Di Girolamo, degli sciacalli abruzzesi e delle bande di affaristi affamati.
Infatti, tutto gira e ritorna come in una maledizione
E quando la giostra fa il giro completo ti ritrovi Fiorani e Fazio che ormai non ricordavi più
E quando la giostra fa il giro completo ti ritrovi Fiorani e FGazio che ormai non ricordavi più