Tremonti ha annunciato che le entrate fiscali sono aumentate. lo ha fatto ieri, ma già oggi la notizia è scomparsa. Ci si è accorti che l’aumento è quello legato allo scudo fiscale. Insomma un annuncio trionfale dato due volte, a dicembre e a febbraio. Questo si che è prendere tanti piccioni con una fava sola.
Da 12 anni siamo il Paese occidentale con il maggior interscambio commerciale con l’Iran, cosa che ci ha procurato diversi attriti con gli Usa e con l’Europa. Ma scopriamo che da un decennio il premier sogna di far entrare Israele nella Ue, nonostante gli affari d’oro che facciamo proprio con il regime che contesta l’esistenza stessa dello Stato ebraico. Naturalmente, sempre da 10 anni c’è il sogno che anche la Turchia entri nell’Europa e la stessa intenzione è stata informalmente riferita a Gheddafi. Vedrete prima delle elezioni politiche, il premier ci farà sapere che da dieci anni sogna l’ingresso dell’Italia nella Ue. E sarebbe ora.
Abbiamo mandato una portaerei ad Haiti per aiutare la popolazione. Solo a destinazione si è scoperto che la Cavour era troppo grande per attraccare in un qualsiasi porto. Dovrà andare a Santo Domingo e da lì inviare mezzi pesanti attraverso più di 250 chilometri di strade pessime per raggiungere Port au Price. Per fortuna che avevamo criticato gli americani. Ma forse potremmo nominare Bertolaso ammiraglio, oltre che ministro.
Gergo politico. Bersani: “contro il processo breve combatteremo con forza”. E ci mancherebbe pure che si combattesse con debolezza. Non so voi, ma le frasi fatte, mi lasciano sempre una pessima impressione.
Al Carrefour i dipendenti non potranno andare alla toilette più di una volta per turno. Un secondo passaggio può essere concesso solo dietro presentazione di un certificato medico che accerti la debolezza della vescica. E’ un ingiustizia sociale: ai lavoratori è concessa una sola pisciata, mentre ai manager sono concesse tutte le cagate possibili.
purtoppo,le possibilità di recarsi in bagno durante l'orario di lavoro sono sempre state contate e limitate per numero e durata nel lavoro operaio, sia nella grande che nella piccola industria:la produzione non può attendere.
Vero Alberto, forse lo avevo già scritto, ma in molte aziende è scattata la questione toilette almeno da un anno, ti cronometrano, non puoi stare più di cinque minuti, oppure ti minacciano di usare un dispositivo che controlle le tue entrate e le tue uscite dalle toilette, chiaramente i minuti in più ti verranno defalcati da una busta paga che già è inesistente. Una delle aziende dove ho visto queste "nuove" disposizioni è Phonemedia, proprio nel ciclone in questi mesi ma anche in altre aziende, il certificato medico di cui parli? Un optional, ho assistito personalmente ad un caso di stalking(si chiama così?) comunque più comunemente chiamato mobbing praticato su di un ragazzo che munito di certificato medico, aveva problemi in questo senso, non ti dico cosa accadeva quando si alzava per andare in bagno, sberleffi risate, continue prese in giro, questo ragazzo aveva un contratto a tempo inderminato, le ha provate tutte e poi si è licenziato perchè ormai indebolito psicologicamente non ce la faceva più. Parliamo sempre dei cassaintegrati, dei disocupati, poco dei precari, ma delle condizioni di lavoro vogliamo parlarne? L'effetto Brunetta è stato devastante, i lavoratori soprattutto quelli precari, sono i primi a non rivolgersi ai sindacati, perchè tenuti al laccio dalla promessa di un contratto a tempo determinato, o perchè hanno paura di perdere anche quel barlume di lavoro che si ritrovano. Senza parlare dei rappresentanti sindacali all'interno delle aziende distrutti da un mobbing incessante, se ne vanno per non ammalarsi di sistema nervoso. Ma di questo non si parla e sembra impossibile capiti, e invece capita eccome e non sono fatti sporadici!, i lavoratori non parlano e figuriamoci se lo fanno i datori di lavoro! Scusatemi se ho riportato qui solo questo punto della nota di Alberto, ma davvero i lavorare in certe fasce d'età o condizioni significa ammalarsi di depressione e se non mi credete, ascoltate, cercate di sentire l'urlo silenzioso dei lavoratori, che per mantenere un misero posto di lavoro devono calpestare il collega e divenire il leccaderetano di qualche direttore.la scorsa puntata, ad Annozero, ho sentito finalmente l'urlo il pianto di una donna che diceva….siamo senza futuro, non ci pagano da mesi, e siamo tutti ammalati non ce la facciamo più. Quell'urlo, quel pianto, tutti noi precari lo conteniamo dentro per vivere una vita che non puoi più chiamare vita. E oltre ai posti di lavoro cerchiamo di vedere anche le condizioni di lavoro, è importante!!! Mi piace fare ironia, ma ci sono momenti e momenti e questo momento ha bisogno di un urlo, fatto da tanti perchè se lo fai da solo ti prendono per matto come diceva Gaber…dopo facciamo tutta l'ironia della terra, ci fà bene, dopo però, le persone stanno morendo dentro e fuori…morti sul lavoro compresi, morti dentro per mobbing, suicidi, tasto triste lo so, ma ho sentito in merito cose irripetibile da questo governo a cui è concesso tutto persino di sparare le cavolate più ignobili, e più le spari e più sei acclamato. Spero che questo spazio si allarghi a dismisura, non vedo altro mezzo per allargare le coscienze e mandare Brunetta e compagni a lavorare una settimana in phonemedia, al carrefour e in tanti, troppi altri posti di lavoro, dico una settimana, crollerebbero definitivamente insieme alle corbellerie senza pari che quotidianamente siamo costretti ad ascoltarci. Roberta Aquilini.