Dal nostro corrispondente

Uomo dell’anno per l’economia. A sorpresa il maggior quotidiano economico del Kretinistan, “24 Sol Dinsky”, ha attribuito il prestigioso premio al titolare del dicastero dell’economia e finanza Tremonshkij (nella foto), in virtù dei formidabili obiettivi raggiunti. Il Paese euroasiatico ha infatti visto una diminuzione del Pil intorno al 5% un vertiginoso aumento del debito ormai arrivato al 117% del prodotto interno lordo e una sostanziosa diminuzione del gettito per lo Stato dovuto a una particolare cura  nel premiare l’evasione fiscale: tutti risultati che certamente meritavano un riconoscimento. Al secondo posto, sempre nelle classifiche del quotidiano, si sono piazzati il padrone del giornale stesso, Marchettovich e l’editore dell testata, Ema Marciovaskaja.

 

E’ stato un grande atto di coraggio e di indipendenza da parte del direttore del giornale: tutti si aspettavano infatti che gli uomini dell’anno fossero i cosiddetti “capitani coraggiosi”, quelli che avevano lucrato sui disastri della compagnia aerea di bandiera, la  Kretinfly, addossando allo Stato un debito di tre miliardi e licenziando un sacco di gente.  Ma il direttore ha tenuto duro e, senza ascoltare altri inutili pareri,  ha ritenuto che i maggiori risultati in fatto di licenziamenti e di cassa integrazione dovessero essere attribuiti ad altri, molto più meritevoli sotto questo profilo. La stampa del Kretinistan e in particolare la stampa economica ha dunque ancora una certa autonomia e indipendenza, al contrario di quanto avviene in altri media. Ci piace per questo pubblicare una foto del direttore di “24 Sol Dinsky”, Riot Forrent ( foto a destra) ritratto a un convegno su “Stampa e Padre Pio” tenutosi nel nostro Paese qualche mese fa.