Leni Riefenstahl, costruttrice dei corpi perfetti del nazismo

Anna Lombroso per il Simplicissimus

Per aggiungere qualcosa di più ignobile ancora all’indecente “grotesque” parlamentare, ieri esponenti della maggioranza hanno aggredito verbalmente l’onorevole Ileana Argentin, disabile grave, colpevole di aver manifestato con un applauso “tramite” il suo assistente.
L’onorevole Cicchitto ieri sera, naturalmente in televisione, che costituisce ormai il potere sostitutivo preferito rispetto alle Aule istituzionali, ha liquidato il disdicevole episodio con scuse sbrigative.
Che noiosona questa opposizione che prende cappello per niente, sembrava dire. E ancora più pedante e fastidiosa a mandare in Parlamento un corpo imperfetto non si sa con che intento, forse proprio per manifestare e rappresentare fastidiose differenze e menomazioni, quando invece il bello e la perfezione sono meglio testimoniati da fisici levigati, giovani, ancor meglio se minorenni, massaggiati, scolpiti, trattati come macchine per fare quattrini, e se non sono accompagnati dal pensiero, meglio.
Questa maggioranza fa continui salti di qualità, xenofoba e razzista, innamorata dell’omologazione e delle banalizzazione, fa lievitare ormai esplicitamente e prepotentemente la sua repulsione per la diversità imbarcandola, respingendola, emarginandola, sbeffeggiandola, nascondendola. Quello che si deve vedere deve essere sopportabile per occhi e coscienze a rimuovere l’irrriducibile e insormontabile tabù della morte che il premier rimuove con il consumo compulsivo di giovinezza e farmaci. I corpi malati, inadeguati, brutti è preferibile conferirli altrove come rifiuti in eterne lungodenze in ospedali sempre più impoveriti, in case sempre più periferiche di posti sempre meno umani. Perché spesso i brutti sono poveri, deboli, poco eleganti, consumano poco, insomma sono inutili per profitto, mercato e anche per lo spettacolo, a meno che non siano freacks o velone perfetti per il ludibrio più sguaiato della Corrida o del gioco dei record.
Si alla maggioranza piace un mondo perfetto, un mondo “Wasp”, bianco, asettico, ubbidientemente e esteticamente normalizzato, sano, educatamente allineato e fedele, un esemplare medio e accettabile della razza indoeuropea, insomma “ariano”.
Resta da spiegare come ci possa stare Bossi.