Dedicato a un misterioso personaggio del Pd. Chi indovina vince un congresso

Una cultura non s’improvvisa, specie quando non avendola si fa precocemente carriera per meriti familiari. Se ne può nascondere la mancanza attraverso l’intensa lettura dei risvolti di copertina, delle recensioni, delle idee rubate qua e là, ma la simulazione della sua esistenza è sempre dannatamente difficile.

Tuttavia non avere una cultura è una fortuna nell’Italia di oggi e in quella che si è formata da più di vent’anni a questa parte: evita l’imbarazzo di avere idee chiare e distinte, di essere incastrati in noiosi programmi, rende la vita politica liquida e vagheggiante esattamente come la vuole la ggente. Mica c’è bisogno di leggere, meditare e capire Liquid Modernity di Bauman, basta leggere un sunto sull’Epresso e capire che tutto si può riassumere nell’espressione not only this, but also the other . Questo, ma anche il contrario.

Nella dialettica hegeliana l’essere come tesi e il nulla come antitesi approdano alla sintesi del divenire. Beato quel manuale di liceo letto distrattamente. Così anche in politica questo, ma anche quell’altro (qui siamo già un po’ in territorio crociano, dialettica dei distiniti) danno origine al “cambiamento”.

Sembra poca cosa, ma quando non si sa che dire basta mettere cambiamento e tutto va a posto. Sei con Marchionne o contro Marchionne? “La domanda è malposta. Sto con il cambiamento”. Vedete com’è facile? Cosa si può fare per aumentare i salari che sono tra i più bassi dei Paesi industrializzati? “Non si può mantenere l’esistente, bisogna cambiare, ci vuole un nuovo patto tra produttori” Rosolio purissimo, fatto con le mani della nonna. Che linea deve scegliere il partito? “Bisogna cambiare linea”.

Un gioco da ragazzi, così divertente che viene proprio voglia di non aver niente da dire. E si sa che alle tentazioni non si resiste. Inoltre, come ben sappiamo se sei l’uomo del cambiamento puoi cambiare quando vuoi e questo non dimostrerà altro che la tua coerenza. Anche perché i tuoi avversari fingono di essere sempre gli stessi, ma in realtà sono mutati un casino. Magari prima firmano un impegno e poi se lo rimangiano. Ma se sei liquido questo non costituisce un problema, anche con le primarie.

Non avere cultura ti consente inoltre di toccare i cuori semplici e fiduciosi e di chiudere la bocca a  quelli critici e cinici. Magari dopo una sconfitta elettorale, una delle tante, impostata sul risvolto di copertina del fu Mattia Pascal, vuoi andare a Malindi per dimenticare e rinverdire qualche onorevole tresca, ma dici vado in Africa e sembra che tu stia partendo  per Lambarené. “Tanto che ce costa se famo paga’ tutto da a Telecom”.

Insomma lo scopo di questo post è convincervi a fare più spazio in casa: via tutti quei libri mangia polvere, tenete solo le copertine con i risvolti. Se poi vi ostinate a cercare di farvi qualche idea sul mondo e tenervi i libri, che ve devo dì. Fate vobis, ma a Telecom nun ve passa gnente.

Bè, se vedemo,  io vado fà  er cambiamento.