Per una volta ho deciso di lasciare un po’ di spazio al narcisismo da cui peraltro non sono afflitto in forma grave e ricordare che di essere stato praticamente il primo e il solo in Italia a dire che l’invio in Ucraina dei Leopard tedeschi non avrebbe fatto la differenza. Era gennaio e alcuni lettori del blog mi scrissero meravigliati perché non avevo compreso a quale pericolo si stavano esponendo i russi e il colpo che ciò dava alle possibilità di pace. Su questo secondo punto ero d’accordo, ma sul primo feci notare che questo non è certo il primo caso di prodotto tedesco sopravvalutato oltre la decenza. Non è nemmeno il primo caso di wunderfaffe occidentale che poi fa cilecca e il numero di mezzi che sarebbero stati donati all’Ucraina non era tale da poter cambiare qualcosa.
Il fatto era che il glorificato Leopard aveva potuto esprimere tutte le sue qualità sul campo una volta sola in 60 anni di esistenza e 6 successive versioni ed si è trattato di un vero disastro: la Turchia li ha usati in maniera massiccia nell’operazione denominata “Euphrates Shield”, iniziata nell’agosto 2016 per contrastare i curdi e in quella successiva del 2017 ” Ramo d’ulivo” contro l’Isis. E’ stata una strage di carri: le cifre esatte sono difficili da mettere assieme, ma non meno di 45 carri su circa 120 utilizzati sono stati distrutti sia da mine artigianali sia dai missili anticarro Kornet russi (gli stessi che avevano fatto fuori molti Merkava israeliani, durante la guerra del Libano nel 2006) . Come è scritto in questo post del 26 gennaio scorso. In aggiunto alla fama usurpata c’è anche da dire che siamo nell’era dei missili e e dei droni non dei carri armati, Certamente essi servono come mezzo di sfondamento, ma solo a certe condizioni e pretendere che poche decine di essi facciano miracoli in Russia ovvero la nazione al mondo che ha il maggior numero di mezzi corazzati, che oltre tutto ha la padronanza dell’aria significa semplicemente aver perso il senso della realtà. Perciò stupirsi o preoccuparsi perché i russi fanno fuori i Leopard come è accaduto al confine tra Turchia e Siria contro truppe comunque mal equipaggiate e di stampo terrorista è stato solo l’ennesimo inganno perpetrato ai nostri danni
Non si uccidono così anche i leopardi!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Quindi se il divo putin ha vinto o almeno sta vincendo sarebbe da spiegare come mai tutti, compresi i russi dicono che il conflitto in ucraina durerà ancora a lungo… Si parla addirittura di un decennio! Cmq dopo i Leopard e l’eventuale fallimento dell’offensiva nazista, seguiranno gli aerei f16, i droni con gittata tale da arrivare a Mosca, poi probabilmente ci saranno anche gli stivali di paesi nato sul terreno.. Forse tutto questo non ci sarebbe stato e di morti russi c’è ne sarebbero stati molto meno se mister putin (a suo tempo amico e primo ministro di un tale eltsin l’ubriacone), almeno dopo il fallimento del negoziato iniziale con i nazisti ucraini, avesse innestata una marcia più adatta piuttosto che tirarla per le lunghe e dare tempo e modo al regime ucraino di essere riorganizzato e riarmato, anche coi Leopard che, sarà anche vero che sono delle mezze ciofeghe però purtroppo, prima di saltare in aria, qualche ragazzo russo l’avranno anche ammazzato… O no?
E’ valutazione di tutti gli analisti militari stranieri che la Russia pur potendo ridurre in macerie Kiev come hanno fatto a Grozny, hanno deciso di non farlo. Non a caso la qtà di truppe il 24 Febbraio non si configurava come forza di invasione ma solo come truppa per operazione militare. La scelta russa è stata quella di non terrorizzare la popolazione ma di limitarsi alle infrastrutture critiche e a quelle militari. Se si può fare un’osservazione è quella di non aver bombardato le autostrade e le ferrovie in in ingresso da Polonia e Romania.
Non lo chiamerei narcisismo ma amor proprio, e nel suo caso conoscenza dei fatti che a molti sono sfuggiti nelle cronache delle guerre, che sono una bravo cronista e giornalista come lei ha saputo tenere nella memoria.