Da molti anni l’Europa nella sua configurazione oligarchica è stata giustificata dal fatto che i singoli Paesi non ce l’avrebbero potuta fare a vincere la sfida del tuturo. Così si è sopportata ( anzi qualcuno di particolarmente raccapricciante l’ha persino esaltata) la rapina di sovranità e di partecipazione democratica che implicava trasferire potere e partecipazione in mano a poteri sostanzialmente non elettivi. Il concetto in sé tradiva un complesso di inferiorità tutto italiano e l’istinto a cercare protezione sotto padrone, ma in sé era abbastanza curioso visto che piccoli Paesi come  Germania e Giappone erano rispettivamente la quarta e la terza potenza economica del mondo e l’Italia stessa era il secondo Paese industriale europeo che me faceva uno dei primi al mondo pur gravato da un imprenditoria che da tempo di era trasformata in “prenditoria”  La settimana scorsa abbiamo assistito al miserabile crollo di questa concezione: la Ue non conta più nulla mentre i singoli Paesi acquistano peso: Il presidente della Commissione europea, la nota truffatrice vaccinale von der Leyen, ha dovuto autoinvitarsi in Cina e volare con Macron durante la visita di Stato del presidente francese. Con sua grande rabbia ha dovuto utilizzare le uscite e i controlli dei comuni viaggiatori, cosa forse inedita negli ultimi due o tre secoli, ma la scena immortalata nella foto di apertura,  restituisce efficacemente l’idea della perdita di peso e importanza dalla Ue nella misura in cui la sua  leadership  è degenerata  facendosi lacchè degli Stati Uniti. Un vero peccato visto che la signora dei vaccini si era premurata di telefonare a Zelensky prima di partire, per farsi spiegare cosa doveva dire  al governo cinese

Pechino ha chiarito  quale importanza attribuisce ancora all’UE: “Per un certo periodo, alcune élite politiche europee hanno collegato la questione ucraina alle relazioni Cina-UE e l’hanno addirittura considerata come uno dei prerequisiti per lo sviluppo delle relazioni Cina-UE. La Cina non può accettare la teoria della “responsabilità cinese” e vedere le relazioni bilaterali esclusivamente dal punto di vista della crisi ucraina, secondo un’ottica miope. La Cina insiste sul fatto che le relazioni Cina-UE non sono orientate, dipendenti o sottomesse a terzi. La questione ucraina non dovrebbe essere un ostacolo alla comunicazione tra Cina e UE, ma un’opportunità per entrambe le parti di rafforzare il coordinamento.” Non a caso a Macron è stata riservata un’accoglienza da capo di stato, mentre alla von der Leyen  è stato concesso il trattamento di un personaggio di terz’ordine dell’amministrazione statunitense il che del resto corrisponde alla semplice verità dei rapporti. Non le è stato nemmeno dato il destro   di tenere una conferenza stampa con un rappresentante del governo tanto per salvare la faccia. E per una buona ragione: non aveva nulla di interessante da dire e da proporre, cosa che secondo i maligni alla von der Leyen accade fin dalla nascita.

E’ pur vero che l’idea di Macron di un’Europa sganciata dagli Usa non ha nulla di concreto, è solo un espediente retorico per salvare la sua faccia di un  presidente schifato dall’intera nazione francese:  la costruzione europea è nata dentro una logica di dipendenza e lui stesso in quanto rotella  dei poteri globalisti non potrebbe realmente desiderarlo, ma proprio il fatto di accennare all’autonomia europea come pezza per ritrovare un po’ mdi consenso mostra quali siano gli orientamenti delle persone e come essi vadano in rotta di collisione con le oligarchie di Bruxelles. Tuttavia l’occidente non è più determinato solo da ciò che vorrebbe o meglio da ciò che vorrebbero le classi al potere, ma anche dalle visioni esterne all’autismo occidentale, al punto che per esempio la Lagarde ( ovviamente senza che i media lo abbiano riportato) ha fatto sapere che il destino dell’Euro è ormai incerto in questo panorama nel quale il dollaro sta per perdere il suo status di moneta universale.  Se il mondo multipolare  preferisce trattare con i singoli stati e non con la Ue che si è dimostrata troppo dipendente dagli Usa, questo è qualcosa di cui si deve tenere conto, almeno fino a che esiste lo spirito di sopravvivenza. Di certo a parte le colonie Usa nell’est europeo che sono ormai Paesi ridotti allo stato larvale, la vita in Europa si manifesta solo nella disobbedienza ai stolti diktat di Bruxelles cone fa per esempio l’Ungheria che proprio nei giorni scorsi ha firmato con Gazprom un contratto per l’ aumento della fornitura di gas e l’assistenza russa per l’aumento di potenza della centrale nucleare di Paks. Sa che qualcuno supplicherà Budapest di mandargli un poi’ di gas. Magari proprio salsiccia di fegato il nomignolo del cancelliere tedesco Scholz che proprio nei giorni scorsi ha deciso di chiudere le ultime tre centrali nucleari, causando un aumento dei prezzi dell’ energia del 45 %