La situazione è tale che la politica europea, intendo quella di Bruxelles e quella dei singoli Paesi ben presto dovrà buttarsi dalla finestra di Overton perché non riuscirà a rendere accettabile, normale o addirittura desiderabile la situazione in cui sono andati a cacciare gli ignari cittadini. Fino a che si poteva sostenere la tesi che la Russia sarebbe stata gravemente colpita dalle sanzioni anche se esse comportavano qualche disagio anche per chi le aveva poste e che sarebbe stato facile in ogni caso sostituire l’energia russa, il milieu politico è riuscito ad ottenere neutralità e in qualche caso addirittura, persino un certo consenso dalla fascia più ottusa della popolazione . Ma questo non è accaduto sia perché ormai l’occidente ha perso la sua onnipotenza e si è trovato contro l’80 per cento della popolazione mondiale , sia perché l’idea si rinunciare alle materie prime russe era semplicemente una bugia: a parte le questioni di prezzo che mettono fuori gioco l’industria europea, esistono limiti tecnici che possono essere superati solo in parecchi anni e con enormi costi.
Per giunta sul piano militare, a meno di cambiamenti epocali nell’amministrazione americana, la situazione continuerà a vedere un’Ucraina che si consuma inutilmente, sempre più piccola, sempre più dominata da gruppi terroristici che probabilmente agiranno anche sul territorio europeo e dunque difficilmente si potrà sperare in accordi che rendano possibile tornare indietro sulla strada delle sanzioni. Non solo, ma il guaio per le elite politiche europee è qualcosa di totalmente inaspettato all’inizio di questa vicenda: anche in caso di un accordo di pace tra Mosca e Kiev che potrà comunque esserci solo sulla base di una perdita da parte dell’Ucraina della Crimea e delle provincie orientali non è affatto detto che Mosca voglia riprendere le forniture, tanto più che l’Europa compra già petrolio e gas russo attraverso una serie di triangolazioni che alla fine ne aumentano notevolmente il prezzo. A questo punto della vicenda si avrà il punto di rottura nel quale non sarà più possibile portare avanti la narrazione e si avrà la fine della Ue e della Nato che sono due entità strettamente interdipendenti.
Non manca molto in realtà: i fatti stanno trascinando le elite politiche di alcuni Paesi, segnatamente la Germania, verso la finestra di Overton da dove non possono che gettarsi nel vuoto: non c’è sufficiente tempo per rendere accettabile l’impoverimento pauroso verso il quale stiamo andando. Alla fine, i politici dell’Ue dovranno porre fine a questa guerra che hanno iniziato non sopporterà più la situazione e dovranno scegliere se cambiare faccia o tornarsene a casa, o forse addirittura in galera. Se i vari Letta pensano di poter giocare ancora a lungo infiltrando i movimenti di chi vuole la fine della guerra, vuol dire che è abbastanza cretino da dormire sempre sereno.
Ricadremo presto in abusati schemi scoprendo ancora che… più di moschetto poté la panza…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/