Da molto tempo il conflitto di interessi ovvero l’esatto contrario della distinzione degli interessi che alla base della democrazia, è diventato così pervasivo da non essere nemmeno più percepito e quando accade esso viene considerato quassi normale. Ecco l’ultimo clamoroso esempio: da quando in Germania  Olaf Scholz è diventato Cancelliere federale, la linea della Spd  sulla pandemia è tristemente nota:  vaccinare, vaccinare, vaccinare. Il Cancelliere federale intende addirittura introdurre un obbligo generale di vaccinazione nonostante il fatto che questi preparati a mRna abbiano ampiamente dimostrato di non servire a nulla e di essere pericolosi tanto che nel Paese quest’anno con tutte le vaccinazioni fatte ci saranno circa 50 mila morti in più rispetto al 2020. Può stupire tanta determinazione nell’ esigere che i cittadini vengano obbligati a diventare cavie  visto che il partito socialdemocratico ha ricevuto generosi contributi per il suo congresso  da Pfizer e da Microsoft , ovvero dal gatto e la volpe della pandemia? No di certo, ma non è questo il fatto centrale: il cuore di questa vicenda è che tali  finanziamenti non vengano nemmeno nascosti anzi è diventato in un certo senso normale che le multinazionali finanzino i partiti.

E pur vero che la presenza di questi ingombranti donatori è stata cancellata ieri dalla pagina del partito, anche se è rimasta probabilmente per poche ore sulla  pagina del congresso dalla quale mi sono precipitato a catturare l’immagine, ma non bisogna farsi illusioni, si tratta proprio di una foglietta di fico perché poi in un documento ufficiale del partito riguardante proprio i finanziamenti dello stesso si legge:  “la sponsorizzazione è una forma ammissibile di finanziamento: in un contesto di calo delle entrate e aumento delle spese, la sponsorizzazione è essenziale per noi. Per sponsorizzazione intendiamo l’offerta di un’efficace veste pubblicitaria ad aziende e associazioni”. Dunque non solo si prevede l’appoggio finanziario, ma anche il do ut des ,sinonimo del massimo marcio possibile, è pienamente previsto. Viene immediatamente da pensare che i partiti stessi non siano altro che aziende le quali  “vendono” un prodotto politico adulterato: siccome i consumatori abituali ormai latitano perché sono ormai sostenuti da pochi cittadini e gli iscritti diminuiscono a vista d’occhio provocando  un reddito in calo ritengono giusto essere sovvenzionati dai lobbisti aziendali affinché questi possano esercitare pressioni e avere qualcosa in cambio del loro sostegno. In realtà la gente si allontana dai partiti avvertendo questo tralignamento dalla loro natura: si tratta di un circolo che più vizioso non si potrebbe immaginare.

Il fatto stesso che una cosa del genere non susciti nemmeno tutto lo scalpore che merita, testimonia che siamo in presenza di una radicalizzazione prepolitica che fa riferimento a una primitivizzazione del discorso pubblico ormai senza alcun rapporto reale con la democrazia ed espressione di una sorta di autoritarismo rudimentale e quasi atavico. In questo contesto fa persino piacere che nell’area di lingua tedesca, quella più investita da questa sindrome vaccinale, l’informazione ormai fa sparire il numero di vaccinati che sono ormai i principali contagiati: dopotutto si pensa che la ragione e l’intelletto contino ancora qualcosa visto che si cerca di nascondere la totale assurdità di usare la popolazione cone un branco di cavie e si voglia continuare nonostante il totale fallimento.