Anna Lombroso per il Simplicissimus
Pensavamo di averle viste tutte. Landini in piazza il Primo Maggio con Confindustria? Fatto. Sindacati allineati sul Job’s act? Fatto. Quelli del Manifesto in ammirazione dei bicipiti nerboruti del ragazzone della Plaka, intenti a riformare l’Europa in senso socialista? Fatto. Antichi dirigenti del Pci che redigono leggi repressive di ordine pubblico per tutelare il decoro minacciato da straccioni e immigrati? Fatto.
Credevamo di averle viste tutte. Macché, doveva capitarci di molto peggio. La combattiva ragazza rossa numero 2 che insieme a altri venerabili maestri depositari dei valori della sinistra che firma in calce l’appello del “quotidiano comunista” in appoggio al miglior governo che potesse toccarci durante una emergenza, per esempio. O l’ex sindacalista resiliente e impenitente che su twitter con la stessa burbanza rozza e spericolata di quelli che mettono sullo stato la frequenza alla street university, se la prende con chi non vuole assoggettarsi al green pass: chi vi si oppone, scrive, dovrebbe coerentemente opporsi a patente di giuda, tessera sanitaria, carta d’identità, certificato di residenza, ogni altra simile diavoleria della dittatura comunista. Svalvolati di sicuro, ma anche semplicemente fascisti allo stato brado”. Ah, dimenticavo, “hastag Potere al Popolo”.
Ecco qua. Non è un caso che certi apparenti voltafaccia nascondano una coerenza militata per anni nelle file della resa incondizionata la pensiero liberista, della felice constatazione che è un sollievo che come diceva la signora Thatcher non ci sia alternativa allo status quo, così si è legittimati a non fare nulla, se non qualche candidatura nelle file del voto “inutile” grazie a loro, qualche comizio e qualche sciagurato tweet per sentirsi giovani e nativi digitali.
Il fatto che si tratti di defezioni di vegliardi famosi, consegnati a quella autorevole forma di demenza, ridanciana come nel Cavaliere o minacciosa come in Biden, fa pensare che l’attaccamento alla vita delle personalità in vista e prossime a far pace con Dio e guerra con la gente comune, e dunque l’attribuzione del primato assoluto alla salute del corpo secondo un diritto concesso a chi gode di laute pensioni intoccate dalla professoressa Fornero, come se fossero un tesoro esclusivo e un patrimonio che va salvaguardato per i posteri altro non sia che la normale evoluzione di un egoismo narcisista che si manifesta una volta caduti, come accade, certi freni inibitori.
Perché di una cosa possiamo stare certi, dei posteri, delle generazioni a venire, a certe figurine del nostro album di famiglia, non gliene deve mai essere importato un bel niente guardando le loro carriere, il festoso assoggettamento ai poteri forti, denunciati in pubblico ma adulati e frequentati in privato, l’annessione senza remore all’ideologia totalitaria che combina modernismo futurista “incontrastabile” e antichi sfruttamenti, l’acquiescenza mostrata nell’accettare i più indegni teoremi e i più vergognosi paradigmi: la mobilità fa bene al lavoro, il sacrificio della dignità è doveroso in tempi di crisi, o, perché no? la bandiera delle nazionalizzazioni cara appunto al nostro eroe dell’antifascismo vaccinale, come se Draghi, il marinaretto del Britannia potesse essere una garanzia del nuovo ruolo dello Stato in economia.
Sarà l’età, o Freud che lavora durante il sonnellino pomeridiano, che gli ha fatto citare le diavolerie da dittatura comunista: voleva farci pensare a una sottile ironia alla Woody Allen, ma il sospetto è che, ultimo insieme a Berlusconi, ci creda e da quando è in pensione dal ruolo conservatogli dalla nomenclatura sindacale tema, succede che si manifestino manie di persecuzioni prodotte da un certo isolamento, dal fatto che nessuno ti stia a sentire, che davvero i “rossi” se non gli “opposti estremismi” gli tolgano prerogative e privilegi.
Certo siamo proprio malmessi se il green pass è diventato il patentino dell’antifascismo al suono di Bella Ciao dal balcone, quando chi è morto per la libertà e il riscatto da sopraffazione e sfruttamento oggi si ribellerebbe a un “documento” che condanna all’emarginazione, alla discriminazione, all’ostracismo una parte dei cittadini meritevoli di uguali diritti e doveri. Se si confonde la giustizia con sentimenti di conformismo legalitario, se si spaccia la tutela di interessi personali per responsabilità, se il senso civico viene esibito per autorizzare rivincite, vendette e repressione.
Pensavamo di averle viste tutte, ma ci mancava il rovesciamento della parabola di Arbasino, con i venerati maestri che si rivelano per soliti stronzi.
Hai replicato agli articoli di Contropiano e te li hanno pubblicati? Sei stato fortunato, a me quelli sulla “narrazione” pandemica li hanno censurati tutti.
Questi cristallini komunisti hanno piccolo problema… no accorgono di essere loro stessi… terribilmente inguaribilmente fascisti!… prendi Bonaccini fin da tratti somatici rivela tratti puri di gerarca fascista d’antan… e articolista a nome… Lombroso… non potrà che convenire!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Purtroppo la ”sinistra sinistra” ha fin dal primo momento abbracciato, in larga maggioranza, l’ideologia del ”tutti in casa per sempre”, come da me più volte denunciato replicando ad articoli di Contropiano.
Il passaporto sanitario significa che saremo sorvegliati in permanenza, per esempio se vado al cinema e mostro il passaporto, il governo saprà che film ho visto.
Se vado ad una manifestazione politica saprà per chi voto (o non voto).
Se il passaporto si ”smagnetizza” diventerò un paria della società.
Molto meglio l’obbligo vaccinale, da realizzarsi anche attraverso apposita modifica costituzionale.
Il fatto che si tratti di defezioni di vegliardi famosi, consegnati a quella autorevole forma di demenza, ridanciana come nel Cavaliere o minacciosa come in Biden, fa pensare che l’attaccamento alla vita delle personalità in vista e prossime a far pace con Dio e guerra con la gente comune, e dunque l’attribuzione del primato assoluto alla salute del corpo secondo un diritto concesso a chi gode di laute pensioni intoccate dalla professoressa Fornero, come se fossero un tesoro esclusivo e un patrimonio che va salvaguardato per i posteri altro non sia che la normale evoluzione di un egoismo narcisista che si manifesta una volta caduti, come accade, certi freni inibitori.
gentile Gatto, dopo le prime battute ho scelto di non farmi il sangue amaro, non per gli insulti che mi sono stati rivolti- non li ritengo un onore,ma francamente non hanno alcun effetto su di me – ma per la belluina pochezza dei dialoganti.. Mi spiace per il ruolo di parafulmine che ha dovuto assumere, posso garantire per antichi leggeri dissapori che lei non è il mio cicisbeo. Anche se sempre di più c’è da rimpiangere i salotti illuministi. Ma soprattutto gli esiti successivi
Gentile Anna, concordo. Pensavamo di averle viste tutte. I veri cicisbei della Lombroso che danno del cicisbeo della Lombroso a GATTO. Fatto! Credi di essere attorniato da persone che la pensano come te e una mattina ti svegli (per la prima volta) e cadi dal letto…
PS: i nostri dissapori, ça va sans dire, sono dovuti agli opposti punti vista dai quali ci poniamo per districare il caos che ci circonda, ma la mia stima per le persone coerenti e corrette come lei resta e resterà sempre intatta.
Si può vedere :
Si può leggere :
https://italiaoltre.wordpress.com/2021/07/10/questa-e-una-storia-vera-cera-una-volta-molti-anni-fa-il-medico-di-base/
Gentile Anna, non so se ha visto il putiferio che si è scatenato col suo articolo su Infosannio…
E qui :
https://www.facebook.com/renate.holzeisen/videos/1800375990142351/
“Di questo cavolo di pianura,
di questa terra senza misura,
che già confonde la notte e il giorno,
e la partenza con il ritorno,
e la ricchezza con il rumore,
ed il diritto con il favore,
e l’innocente col criminale,
ed il diritto col carnevale.”
e
“In questa terra senza più fiu
In questa terra senza più fiumi,
in questa terra con molti fumi
Tra questa gente senza più cuore,
e questi soldi che non hanno odore,
e queste strade senza più legge,
e queste stalle senza più gregge,
senza più padri da ricordare,
e senza figli da rispettare.mi,
in questa terra con molti fumi
Tra questa gente senza più cuore,
e questi soldi che non hanno odore,
e queste strade senza più legge,
e queste stalle senza più gregge,
senza più padri da ricordare,
e senza figli da rispettare.”
Ancora musica…
“Pensavamo di averle viste tutte, ma ci mancava il rovesciamento della parabola di Arbasino, con i venerati maestri che si rivelano per soliti stronzi.”
Ma è il sindacalismo ( anche sessantottino… conflitto generazionale ???) 2.0 bellezza, quello alla “compagno ti lavora che mi magno”…
“Perché di una cosa possiamo stare certi, dei posteri, delle generazioni a venire, a certe figurine del nostro album di famiglia, non gliene deve mai essere importato un bel niente guardando le loro carriere, il festoso assoggettamento ai poteri forti, denunciati in pubblico ma adulati e frequentati in privato”
Non voglio suscitare polemiche… ma è un po’ l’atteggiamento di certo femminismo 2.0 ( o fasio femminismo…) che si lamenta del fascismo dilagante e poi tenta di sguinzagliare uno stato tendenzialmente fascista contro i maschi anche con particolari aggravanti tipo femminicidio , che omicidio Non bastava… lo stesso fascio femminismo che condanna il libertinaggio degli uomini e lo pretende ( con protezione del fascio papà stato…) per le femmine…
Io dire più generalmente che sono tendenze culturali itaGliane, quelle di predicare bene razzolando male… ipocrisia cattolica ?
Un po’ di musica a riguardo :