Finalmente, dopo molti mesi di polemiche le autorità sono intervenute per metter fine a una situazione vergognosa: la necessità di essere costretti col ricatto a sopportare durissime condizioni di lavoro, sottoposti a rumore spaccatimpani, a temperature sempre al limite della sopportabilità, a un ritmo di attività troppo intenso ed esposti infine a veleni che minano la salute e la vita.
Con un blitz avvenuto la sera del 12 settembre si è messo la parola fine a una vergogna nazionale: il non rispetto delle leggi peraltro già troppo permissive, l’aggiramento degli accordi solennemente presi, i trucchi messi in atto per negare situazioni di pericolo, cose che andavano avanti ormai da troppi anni e che probabilmente derivavano da opache intese sottobanco volte a garantire il massimo profitto possibile ai proprietari e i minori diritti possibili a chi sopporta la fatica.
Dunque, dopo tante bugie, mezze parole, ambiguità e giravolte si è affrontato il problema dell’Ilva? Ma no, mica siam matti, quelli del delfinario di Rimini: gli animali sottoposti a superlavoro e a condizioni impossibili sono stati trasferiti.
Un modo un po’ stupido e superficiale di affrontare il problema del lavoro, questo articolo, non trovate? C’è davvero bisogno di sminuire e ridicolizzare un problema reale, per dare risalto ad un altro? Davvero meschino. Avete fatto di meglio, potevate fare di meglio
eh si, ormai la vita e la salute degli uomini, vale meno di quella degli animali e delle femmine vittime di “””””femminicidio”””” … per come la vedo io ci stiamo allotanando sempre più da unn normale sentimento di umanità…la nostra società sta impazzendo…