Alla fine di ventennali ondeggiamenti tra Silvio e l’opposizione, campionessa dello stile libero dell’ambiguità e dell’indeterminazione, Emma Bonino si è rivelata per ciò che è: una politicante alla pari degli altri, se non anche peggio. Nel giro di pochi giorni ha mostrato che le libertà civili sulle quali ha costruito una carriera e quasi un mito di se stessa, sono poco più che carta straccia quando in gioco ci sono le poltrone che contano. Dopo un endorsement in favore di Erdogan, ha rifiutato ogni ipotesi di asilo polito a Snowden e non trascinata dalla real politik, ma parrebbe da una sincera condivisione per i metodi dell’intelligence imperiale e per i suoi fini che di certo non hanno nulla di libertario e tutto di oppressivo e infine ha accettato passivamente la “svendita” della moglie della figlia del dissidente kazaco Ablyazov, lasciando, senza profferire parola, che fosse consegnata illegalmente da Angelino Alfano, al dittatore Nazarbayev, con il quale Silvio è sincero amico condividendo visioni politiche, forse affari personali, attraverso l’Eni e certamente etere tartare .
Se si vuole sperare di diventare presidente della Repubblica bisogna ovviamente dare segnali sia agli Usa di una fedeltà a tutta prova, sia ai potentati nazionali del petrolio e ai loro illustri mezzani di essere oltremodo sensibili alle loro esigenze. E chissenefrega dei diritti civili o della supremazia del diritto o di quella Corte penale internazionale di cui è stata tra gli ispiratori. Se penso che per molti anni è apparsa alla destra di Pannella quando parlava del ladrocinio di democrazia e dello scippo di libertà, viene da piangere. Ma poi viene anche da pensare che una persona che dal 76 siede ininterrottamente o nel Parlamento italiano o nel Parlamento europeo con esperienze non propriamente felici, si capisce che il potere corrompe e che forse da molto tempo i valori di riferimento erano diventati solo formule vuote di sopravvivenza politica da una parte o dall’altra. Che forse messa alla prova quella libertà intesa soltanto come individuale si è tramutata in un fantasma che vale la pena di difendere solo quando può essere strumento di potere.
La Bonino si è laureata con una tesi su Malcom X, ma alla Bocconi. rende perfettamente l’ambiguità tra l’apocalissi e l’integrazione. Anzi l’uso della prima per rendere più remunerativa la seconda.
Questo post è un mucchio di inesattezze. La prima su Erdogan è falsa, nessun endorsement ma anzi pressioni sulla Turchia affinchè l’ingresso in Europa fosse vincolato al rispetto dei principi democratici. La seconda su Snowden è dovuta, nel senso che ufficialmente Snowden è ricercato per spionaggio da un governo alleato cui ci legano trattati ben precisi sulel estradizioni. Questione Kazaka, risulta che la Bonino è ferma nella richiesta di chiarimenti verso Alfano ed ha dichiarato che comunque vada questa storia è una figura “miserabile” per l’Italia. Resta come unico appunto il fatto che purtroppo per lei la Bonino si è laureata alla Bocconi…colpa grave di questi tempi
Questo rincoglionito ..(politicamente parlando) si è scordato che la Bonino gli ha dato a gratise le uniche riforme fatte in Italia degne di questo nome ! Il Simplicissimus , da come parla ,sembra che viva su un altro pianeta ,probabilmente le sue fonti di informazione sono il Sant’Oro ,Travaglio ,Floris Ridens di Sballarò e il paraculo Fazio …cioè il nulla!
….anche ai cretini di pontificare…è il bello della libertà, ma ancor più bello è sapere che chi leggerà avrà finalmente la possibilità di farsi un’opinione autentica basata sulla realtà oggettiva.
Ecco perchè non ti è concessa nessuna attenuante.
Ammesso che sia un’idra, il potere, la Bonino è solo una delle tante teste. Avendo adottato quel corpo, non può non pensarla secondo quel corpo. Non c’è niente da fare: il potere brucia chi c’è l’ha!
Internet permette alla feccia di commentare su persone nobili.
Non mi stupisco più di tanto. Mi stupisco che ci sia qualcuno che si stupisca dei comportamenti di una persona che ha aderito al liberismo radicale e si ispira a Bentham, Malthus e Adam Smith. I liberisti si sentono giustificati in questi comportamenti che noi riteniamo non libertari in quanto per loro l’unico valore è il capitale e la sua accumulazione, indipendentemente da qualsiasi problema che il capitale stesso crei al genere umano. Ho sempre saputo che l’atteggiamento dei radicali fosse solo un apparente presenza a sinistra per distruggere la sinistra dall’interno. E ci sono riusciti anche attraverso la stampa radicale che ormai domina su tutti i giornali e non è più solo Repubblica.
quante cavolate in questo articolo
Finirà mai questo schifo tremendo?