Apriamo i giornali di oggi e subito veniamo colti dal disagio e dalla rabbia che per un giorno si concentrano sulla figura del presidente, ormai emblema dello sfascio italiano. Mentre per la prima volta dopo il medioevo un Papa si dimette per la manifesta impotenza ad affrontare a 85 anni suonati il marcio della chiesa, il presidente della Repubblica, quasi quasi novantenne sente il bisogno di dire che non farà il bis del settennato e dunque non rischierà di arrivare in carica all’età in cui di solito ci si prepara a festeggiare il centenario e far sapere la cosa attraverso la radio locale: tanti auguri a nonno Giorgio che oggi compie 100 anni attorniato dai suoi nipoti.
Possibile che in un momento drammatico per il Paese, durante un passaggio del Mar Rosso, l’impotenza e la vacuità della politica possa aggrapparsi a un uomo di età veneranda che di certo non può avere l’energia, la forza e la determinazione ( e non parliamo della lucidità) necessarie ad affrontare la situazione? Si è incredibile, ma possibile. Con un risultato che è sotto gli occhi di tutti: il presidente andrà a Berlino dal 26 febbraio al 1°marzo, appena passate le elezioni e ancor prima di iniziare le consultazioni per il nuovo governo. E’ del tutto evidente che una persona con maggiore sensus sui e ancor più sensus Italiae, eviterebbe una visita che ha tutta l’aria di essere un modo per condizionare la creazione del governo, anzi di dettare le condizioni. Anche solo il sospetto di questo dovrebbe consigliare di rimandare la visita e di rimanere al Quirinale nei giorni successivi alle politiche, con tutte le sorprese che tra l’altro possono esserci.
Ma invece Napolitano con la scusa di non so quale lectio magistralis, lascia il Paese subito dopo la chiusura delle urne e va a farsi dettare le condizioni come fosse il presidente cecoslovacco al tempo di Hitler, buttando alle ortiche persino la forma oltre che la sostanza della sovranità. E’ proprio vero ciò che diceva Virginia Woolf, più si invecchia, più si ama l’indecenza
L’impeachement meritava questo personaggio al di sotto di ogni sospetto con un ossario nell’armadio che nemmeno le catacombe della Napoli sotterranea. Va a prendere ordini da Fraulein ‘Anghela’ a 90°. Crozza è stato troppo buono nella stupenda gag di circa un anno fa che lo ritraeva meno prono agli ordini di Berlino. Pavido, come tutti quegli scaltri italiani (maggioranza silenziata) che, allineati e coperti, vedono passarsi sotto gli occhi le peggiori nefandezze e non alzano una falange per intervenire. Ha messo le elezioni a Febbraio (lo poteva far benissimo un anno fa) per arrogarsi la pretesa di nominare il Governo, condizionando ancora giochi che non gli competono. Ha sfregiato l’etica politica e una mezza dozzina di articoli costituzionali. Ne risponderà dinanzi alla Storia, visto che in Italia non c’è un giudice in grado di farlo. A dir la verità uno ci sarebbe stato, ma si è buttato, pardon è “salito” in politica, senza paracadute.
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Bene così gli daremo l’allontanamento dall’Italia, visto che questa nazione non gli piace e non può farla come lui e i suoi amici vogliono!
Ci stiamo riprendendo nazione e democrazia! Chi non ci sta può sempre andarsene!
Gente di terra l ho sapete che in questo preciso istante ci sono dei marittimi su diverse navi battente bandiera italiana che navigano fuori dall acque dell Africa che inseguono i Piovaschi per fare rifornimento d’acqua e pescano tutto il giorno per mangiare e non hanno la carta igenica fra le provvigioni dovute, se non sono a bordo anch’io e perche un mio ex compagno di scuola che lavora all armamamento equipaggi mi ha avvertito prima, questi sono alcuni dei marittimi che se potessero votare non voterebbero il sistema Monti Berlusconi Casini Bersani e i sindacati collusi che hanno permesso tutto questo, ed e per questo che in barba all art 48 della Costituzione non gli fanno votare e per questo che non hanno mai dato il diritto di voto ai lavoratori del Mare alla Gente di Mare
vergognoso prendere atto che nessun politico, di qualsiasi ideologia sia, non ricordi mai che in Italia il diritto al voto è ancora negato ad una parte di cittadini italiani. Si sono fatte leggi per far votare gli italiani all’estero, si discute su come far votare gli immigrati, ma nessuno parla di garantire questo diritto a noi marittimi italiani.
Chi volesse partecipare in modo attivo, facendo sentire la propria voce può inviare una lettera direttamente al Presidente del Consiglio cliccando qui http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=mare , sostenendo la nostra richiesta. E’ un invito che facciamo anche alle altre associazioni, quelle che dicono di lavorare per i marittimi, bene se è vero seguite la nostra richiesta. Alla stampa, quella libera o quella degli uomini che sostengono di esserlo, scrivete, informate anche su questo.
un presidente di una nazione non dovrebbe avere piu di 78 anni, andrebbe scritto per legge.