E’ una frase che non manca mai nel manuale del buon nazista della porta accanto o dell’antisemita compulsivo che vede saggi di Sion anche in merceria. Infatti “sono stato l’ultima speranza d’Europa” è una frase dell’Hitler nel bunker, pronunciata dopo essersi reso conto di aver consegnato il continente alla spartizione tra Unione Sovietica e Usa. Ma insomma questo spiega bene il palpitante europeismo di Casa Pound e dunque la necessità di discuterne, specie in tempi in cui l’Europa è divenuta il tappeto sotto al quale nascondere ogni tipo di materie indigeste.
Ed è così che i Giovani Democratici di Latina hanno deciso di invitare Casa Pound, anzi il suo candidato premier, Di Stefano a un’iniziativa per discutere di Europa, forse dimenticando che l’Europa poundista non è quella di Altiero Spinelli e nemmeno quella di De Gaulle , neanche quella di Kohl: è quella della razza ariana e degli approfonditi studi sul Mein Kampf che vengono portati avanti nelle sedi dell’estremismo di destra. E’ quella contro cui è nata l’idea di Europa. Forse anche ignorando che Casa Pound è un modello di riferimento del neonazismo est europeo. Forse vogliono carpire il segreto che rende tollerata e persino vezzeggiata un’organizzazione che dovrebbe essere fuorilegge. Certo, questi giovani democratici latinensi che calcano il magico suolo riscattato alle paludi, non riescono ad evitare la palude politica, dove tutti i piani rischiano di confondersi. Non è semplicemente una caduta di stile, è l’effetto di una confusione politica e culturale che dentro quel mesto e trito calderone della fine delle ideologie e dunque anche delle idee, ormai riesce a comprendere solo l’idea formale della democrazia. E magari a sgusciare nell’evasività.
Sarebbe stato assai più interessante dibattere invece dell’idea di Europa di Hitler, quella della finanza e dei potentati economici, del 25 settembre italiano nei confronti della burocrazia di Bruxelles che ne è il gauleiter, della differenza tra l’Europa delle idee e il feticcio che la politica italiana adotta per imporre le necessità del pensiero unico. Ma tant’è in fondo è meno scandaloso e improprio civettare con il fascismo che affrontare la realtà, vedersela con gli incubi del passato che affrontare quelli di oggi.
Se Grillo che parla per strada con ragazzi di casapound è un fascista allora il PD cosa sarà mai?? INFORMATEVI GENTE…non fatevi prendere in giro dai giornali e dalle tv di partito
Ecco la mia teoria del contro-complotto. girano in rete e su questo blog personaggi che promuovono una weltanschauung ove i temi ruotano intorno al cardine base di una massoneria sionista che dominando il mondo con finanza e affini priverebbe il cittadino di diritti e libertà. Ab origine il revisionismo storico celato dietro il complotto dei complotti prevede negazione dell’olocausto, savi di Sion, lobby plutogiudaiche, etc… Lo squallore (per non dir di peggio) dei missionari di questo nuovo credo è che spesso si celano dietro apparenti moti rivoluzionari di sinistra (vedi zetigeist) e mai dichiarano apertamente i propri intenti, bensì il compito è di fare proseliti passo alla volta senza smascherare la chiara apologia del nazismo che sottende il tutto. Usano parole come libertà, diritto, autonomia quando in fondo si evince da questi enunciati che sarebbero dei giudomassoni che negli ultimi 400 anni avrebbero soggiogato il mondo salvo sprazzi di ‘libertà’ da questo sistema durante il nazifascismo (ah, al tempo si che eravamo liberi!). Beh, io credo che sia questo strisciante e meschino proselitismo ad inquinare ciò che c’è di buono in internet e nella sua comunità.
Illuminante ed anche inquietante analisi. La passione archeologica per il ventennio diventa folclore e fa da specchio delle allodole; nel frattempo quello che non fecero i Barbari nazifascisti lo realizzano i Barberini eleganti e sussiegosi: professionali e professorali direi.
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