Meno male che Silvio c’è. D’accordo non è che se ne sia mai andato veramente, è sempre stato lì a controllare le sue cose e i suoi affari, la sua ingiustizia come Paperon de’ Paperoni il gigantesco forziere -palazzo. Ma l’ipotesi di un ritorno in prima persona scartando i senza quid e qualche ignobile onesto intrufolatosi per caso nel suo mondo come uno sgombro in una tonnara, sta riportando alla vita la politica. Quella politica che da anni non esprime né idee, né progetti, ma ha vissuto dell’impresentabilità di Silvio.
Naturalmente parliamo di Silvio il puttaniere, il cornaio, il baciamaniere, il giustiziofobico, il cazzo buffo più amato e odiato dagli italiani, l’uomo che ci rendeva ridicoli per tutto l’orbe terraqueo. Perché il politico, quello che ha a lungo lavorato per marginalizzare i sindacati, per introdurre il precariato, per disegnare l’ipotesi e la prassi di un autoritarismo “moderno”, quello che ha fatto del conflitto di interesse un mainstream istituzionale, ah quello è sempre andato benissimo. Pappa e ciccia con i “moderni” di ogni schieramento, specie se molto avanti con l’età. Alle volte immagino la sofferenza di certi politici che non vedevano l’ora di massacrare la scuola e l’università, di portare al macello il mondo del lavoro, la sua dignità e le sue tutele, di escludere i movimenti e la partecipazione da loro miserabile olimpo, di mettere al posto loro magistrati e investigatori, di svendere i beni pubblici, ma non potevano dirlo apertamente perché la stessa farina veniva dai mulini di Silvio, dalla Gelmini, da Sacconi, da Tremonti, da Maroni, da Romani e compagnia cantante. Una vera alienazione che si è finalmente conclusa con l’ascesa del governo tecnico e la possibilità di fare tutte queste cose rimanendo antiberlusconiani. Una liberazione che a volte prende forma di lettere.
Certo c’è stato qualche contraccolpo, la credibilità di una vasta parte dello schieramento politico è ormai quella del tunnel dei neutrini, l’orizzonte elettorale è diventato fosco, l’antipolitica rischia di prendere il posto della non politica. Ma l’annuncio del Cav ha rincuorato tutti: ricompare il nemico e c’è caso che qualcuno pur di non avere di nuovo lui, decida di essere vittima del fuoco amico. Si possono di nuovo tirare fuori le ghirlande di aglio, le croci e i paletti di frassino: ma adesso lo sappiamo, sono gadget forniti dall’ufficio turistico della Transilvania.
Silviuccio vuole fare una cosa gradita,veramente gradita agli Italiani se ne vada in pensione(che ha già superato l’età|)si lasci un bel gruzzoletto x questi ultimi anni che gli restano,lasci ai figli quanto necessario x vivere tranquilli e distribuisca il resto dei suoi averi al popolo(tanto è da loro che li ha presi),con questo gesto da pentito si puo riabilitare(in minima parte) delle sue azioni non proprio limpide.
e poi te la continui a prendere in culo più e peggio di ora LUCIO!
io certamente non andrò a votare, ma se qualcuno dovesse costringermi a farlo puntandomi un coltello alla gola, beh, piuttosto che per Bersani voterei per il puzzone nazionale!
Mi fa piacere che si dica che il problema non era Berlusconi, un purissimo accidente nella farsa della nostra democrazia. Finalmente, con la prova provate che con lui o senza di lui siamo in dittatura, forse possiamo far rinascere una nuova parvenza di democrazia. Per ora siamo in piena dittatura come dimostra anche l’asservimento del sitemi di comunicazione al regime. Un coro unanime giornalistico così non era riuscito neppure Mussolini ad ottenerlo.
…al solo pensiero che lui, possa tornare, mi stringe lo stomaco. Noi italiani non possiamo essere rappresentati da un tizio che ci umilia davanti al mondo intero, baciando la mano Gheddafi, in visita a Roma, non posso immaginare i grandi interessi privati che ci potevano essere tra i due!!!! Che governo potrebbe mai essere il suo? Ci ha massacrati, ha bruciato, spero una sola generezione, dandoci il contentino dell’eliminazione dell’Ici, che ora stiamo restituendo con gli interessi per non andare a fondo. Sono Curiosa di conoscere cosa ci proporrà ora, che vuole tornare ad essere leader del partito che camufferà con un nuovo nome! Con che cosa vorrà comprare i nostri voti questa volta? Questa volta spero che gli italliani non si faranno abbindolare. Poveri si, ma con dignità! MEGLIO UN GOVEERNO TECNICO!!!!!!!!!!!!!!!!
articolo davvero simpatico e ben scritto…