Grande Osiride, cosa mi tocca di sentire. In mezzo a questa felicissima modernità donata come il cammello in cambio della moglie, ho ascoltato l’inaudito. Mica è un’invocazione dal Libro dei morti, è invece una notizia di agenzia che rende conto di un prodigio italiano: Napolitano ha fatto il gran rifiutino e, a sorpresa, ha rivelato che dal 2013 tornerà privato cittadino perché non intende ricandidarsi per un altro settennato. Certo chi avrebbe potuto pensare che un ottantottenne potesse aver accarezzato l’idea di altri sette anni al Colle?
Va bene che ci vuole il rinnovamento della politica, ma insomma la prematura uscita di scena di un uomo che è in Parlamento dal 1953 non può che suscitare sgomento per il turn over selvaggio nella politica. E anche una certa preoccupazione per i livelli occupazionali: che fine faranno gli addetti alle bende di lino, ai canopi e alla mirra per la conservazione dei corpi? Senza dire che anche i corsi di tassidermia nelle facoltà di scienze politiche, rischiano grosso.
Ridiamoci pure, ma certe uscite da parte dell’uomo che alla fine regge i destini del governo, sono inquietanti. Quel parlare di modernità e di rinnovamento, non rendendosi minimamente contro che sta semplicemente realizzando le ossessioni di trent’anni fa, quando era in contrasto con Berlinguer, quei continui lavacri di Aquisgrana sempre dalla parte dei potenti di ogni tipo e Paese, quegli obnubilamenti che lo inducono a condannare i troppi contenziosi per il lavoro davanti alla magistratura, non ricordando nemmeno che la famiglia, cioè sua moglie, ci ha campato per decenni su quei contenziosi, rendono abbastanza bene l’idea di un pericoloso distacco dalla realtà, di un evanescenza di giudizio.
Francamente credo che una persona con un minimo di sensus sui, eviterebbe di annunciare la propria non candidatura per guidare una nave in tempesta fino praticamente ai cent’anni. Anche per evitare il ridicolo in agguato, le ironie su Napoletankamen o l’offerta umanitaria di pannoloni dall’Unicef. Certo i media tentano di depistare sulle quelle quattro paroline ovvie e banali profferite senza molta convinzione sulla possibilità di una donna al Quirinale che il presidente si augura prima o poi ci sarà, ma tacciono su un’uscita sconcertante, anzi la presentano come se fosse ovvia e pure indice di una certa magnanimità.
Altrove, ammesso pure che possano esistere presidenti così giovanili, l’attenzione si sarebbe subito focalizzata sulle condizioni psicologiche dell’uomo e sul contatto con il mondo reale. Dire che proprio Napolitano parlò spesso della gerontocrazia sovietica, colma di arzilli settantenni, nessuno dei quali conservò il potere fino a 80 anni. Ma immagino che Osiride sia benigno e che aspetti la mummificazione: dopotutto la piramide di errori dev’essere ancora terminata.
Sti c… Ancora attacchi a Napolitano da un “popolo” (eh, scusate, lo devo virgolettare!) CHE HA IL CORAGGIO DI VOTARE SEMPRE LE STESSE FACCE DA GALERA è proprio… da sorridere (se non fosse che poi ci finisco anche io nel casino generale)!
Ma come? Votate sempre le stesse persone, sono 17 anni che votate e rivotate berlusconi dopo che ha ricevuto più avvisi di garanzia di tutti i mafiosi messi insieme e poi vi lamentate?
Votate persone squallide attorno a voi solo perchè vi garantiscono (spesse volte nemmeno) qualche piccolo tornaconto personale e poi vi lamentate che le cose vanno male?
Dite che sono tutti ladri, ma poi li votate (votate proprio I PIU LADRI), dite che dovrebbero essere onesti e poi se c’è qualcuno schietto e onesto che vi dice che certi favori non si possono fare e sarebbero pure illegali LO SNOBBATE!
L’elettore itaGliano è proprio da psicoanalizzare!
Umanamente è stata patetica l’uscita di Napolitano sul fatto che, così giovane, non si ricandidi più.
Sentire in dovere di esplicitarlo vuol dire che o sta diventando “Cossigano” o avverte un profondo senso di onnipotenza, al quale – con magnanimità – autopone dei paletti.
E vuol rimarcare ambedue: che gli altri non si scordino chi è, quanto può, quanto potrebbe….
NON SCHERZIAMO,INNANZITUTTO IO SAREI PROPRIO PER ELIMINARE LA CARICA DI PRESIDENTE E PURE DEI SENATORI A VITA.VA RINGIOVANITA TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE.SE NO NON CI SARA’ MAI IL CAMBIAMENTO.COSA FREGA A UNO CHE HA PIU’ DI 80 ANNI DI FAR LAVORARE FINO A 70 DEI POVERI OPERAI.POI CHI HA UN MODO DI PENSARE ANTIQUATO E’ DA FRENO AL RINNOVAMENTO.IL RESTO E’ DAVANTI AGLI OCCHI.
@gandhi: poco ma sicuro, secondo me rivaleggia con Leone e Cossiga per il primato di peggior presidente della storia repubblicana. E basterebbe solo l’investitura conferita al mai eletto Monti e alla sua cricca, pulendosi l’avvizzito retrotreno con la costituzione – atto di sublime coraggio e responsabilità che ha illustri precedenti. Nella fattispecie, Vittorio Emanuele 3° quando conferì l’incarico a Mussolini fresco di marcia su Roma.
penso che Napolitano sia stato un pessimo presidente della Repubblica…per una serie di motivi…
Sono stati i sedicenti eredi di Enrico Berlinguer che circa 7 hanni fa hanno perso la memoria e non solo quella.
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