Questo Paese mi stupisce sempre: mentre si fa un gran rumore attorno ai due marò in attesa di giudizio in India, la morte di tre nostri soldati in Afganistan è praticamente passata sotto silenzio. Per i primi sale dal profondo del paese opaco quella destra comica e xenofoba che gonfia il petto e pretende la liberazione come se ne andasse della dignità nazionale, evidentemente offesa non dalla possibilità di un errore o da un calcare la mano, ma dal fatto che sia l’India e non uno dei padroni cui obbediamo, a tenere prigionieri i due militari. Ma in generale tutti i media affastellano come credibili versioni che così come sono esposte appaiono piuttosto fantasiose e peraltro incoerenti con le prime dichiarazioni. Si vedrà.
Per i militari morti invece poche righe come se si trattasse di un bollettino di guerra usuale e come se la guerra in Afganistan non fosse una follia da ogni punto di vista, compreso quello finanziario. A rigore di logica dovrebbero destare più impressione i caduti di oggi, vittime di un conflitto le cui iniziali giustificazioni sono del tutto saltate e che peraltro è già stato dichiarato inutile dalla stessa amministrazione americana. Invece pare che proprio la notizia non meriti che un spazio modesto, così modesto che si direbbe venga quasi nascosta.
Forse non si vogliono turbare animi ormai disposti a una granitica sobrietà o forse non si vuole dare un dispiacere a un grande sponsor del governo: il fatto è che i tre militari non sono morti in combattitmento contro un nemico che forse è già un nemico di ieri, ma per il ribaltamento del loro Lince durante l’attraversamento di un corso d’acqua, attuato per tentare di sbloccare un altro mezzo in panne. E come si sa il Lince è un prodotto Iveco. Vogliamo dare qualche dispiacere agli azionisti e a Marchionne? Vogliamo dire che il Lince è un veicolo mediocre, poco protetto e adatto ad azioni molto più leggere? Vogliamo aggiungere che per permettergli di operare in zona di guerra oltre che nelle parate si è dovuta aumentare la corazzatura rendendolo estremamente instabile?
No di certo e allora visto che questo è l’ennesimo ribaltamento, non facciamone un dramma. Mica vogliamo andare a dire a tutto il mondo che il Lince non è altro che un suv un po’ più protetto, facendoci scappare qualche vendita? No meglio non enfatizzare i morti per ribaltamento. In fondo i soldati muoiono per mestiere: pazienza se sotto il fuoco “amico” degli azionisti.
Beh! morire dentro un lince che si ribalta(forse non sono stati costruiti bene!) è una cosa di 2°piano,mentre sparare senza guardare è da eroi,io sono stato nel battaglione lagunari”Serenissima S.Marco” e avevamo il padre del lince si chiamava M113 xcui conosco come funziona,e anche se non eravamo incursori come questi 2 fucilieri,ci inculcavano la teoria prima spari poi dici alto là!e che gli industriali preferiscono le guerre è cosa talmente evidente,altrimenti che ci staremmo a fare nei vari posti(lontani da noi) con armi e bombe?
Io dico una cosa : questa guerra non serve a niente almeno a noi persone comuni ,è una guerra sporca del resto come le ultime guerre che hanno voluto sti americani ,con la differenza che il popolo americano sta dicendo no a queste guerre ,noi invece ce ne freghiamo ,siamo nella merda fino al collo e contunuiamo a spendere soldi in guerra ,Questa è veramente una cosa da tirare fuore ,dovrebbe essere oggetto continuo di dibattito ,siamo invasori basta ,e se succedesse dinuovo anche a noi .
A parte la assoluta inutilità di queste missioni di “pace” mi vien da ridere se non fosse da piangere o essere come minimo contrariati per il dispendio che non ci possiamo permettere, per fare queste cose, dico che nemmeno copiare ci è riuscito. Nel mondo dove tutti copiano……. sarebbe bastato vedere le blindate degli altri eserciti…. tralascio la blindatura aggiuntiva che ha reso ancora più instabile questo mezzo
3 soldati muoiono? Ma come ci dispiace!
Una cosa appena sentita al TG1… la giornalista, attingendo probabilmente alla sua sconfinata fantasia e a qualche delirio notturno, afferma che i militari chiamerebbero “san Lince” la celebre carretta priva di blindature nel lato inferiore e che si capovolge in mezzo metro d’acqua… o sull’A1 nei pressi di Viterbo. Propaganda? Leccaculismo ai lorsignori che vendono tale patacca allo Stato? Fate voi.