I conti non sono affatto a posto e anzi sono l’unica cosa di color rosso rintracciabile nel Paese, i tagli sono orizzontali e miopi,  la manovra si è rivelata non solo iniqua, non solo banale, ma anche inutile come del resto avevano profetizzato molti osservatori. E tuttavia Tremonti ha un partito nel cassetto, con simbolo già depositato. E con un nome agghiacciante: “Futuro”, giustamente senza aggiunta di libertà visto che già Fini ci aveva pensato e che comunque è del tutto inessenziale al progetto.

Su L’Unità si possono leggere  i particolari di un’operazione messa in piedi nell’ultima parte del 2010, nel momento in cui sembrava potesse sfasciarsi tutto e portata avanti in gran segreto anche se si mormorava di un “tesoretto” che Tremonti andava accumulando. Qualcuno sostiene che l’idea sia venuta al ministro quando si è reso conto che la maggioranza mediatica e servile del Cavaliere non avrebbe resistito all’impatto delle misure che l’Europa e i mercati avrebbero richiesto all’Italia. Anzi che il Cavaliere stesso sarebbe stato disarcionato.

A questo punto entriamo nell’assurdo: visto che Tremonti  era ed è il responsabile della politica economica italiana e dunque il maggior imputato per non essere riuscito né a mettere in sicurezza i conti, né a a tentare un minimo di  rilancio dell’economia, il suo partito nel cassetto quale futuro può offrirci? Che senso ha?  E cosa può suggerirci alla luce di una sciatta manovra dalla tempistica elettorale, con i soliti tagli orizzontali e senza nemmeno il tentativo simbolico di recuperare un po’ di evasione che è il vero cancro devastante dei nostri conti? In cosa si potrebbe differenziare dal Pdl o dalla Lega?

In niente certo, anzi quel suo partito cinico potrebbe chiamarlo Passato e Sciatteria per quel che vale. Ma il ministro non è uomo che fa nulla e per nulla e se non ha ricette per un diverso futuro del Paese, può fare molto invece per il suo personale avvenire. Forse non è un caso che la notizia del partito nel cassetto sia trapelata proprio in questo periodo di isolamento e di scontro sia con Silvio che con Bossi. Tremonti  cerca forse un qualche salvagente nell’opposizione, che certo non si è mostrata mai avara nelle operazioni di salvataggio in extremis. E quindi non so come si svilupperà la cosa.

Ma sia ben chiaro: voglio un futuro senza nessuno di questi  inquietanti Futuri che vengono da chi per 15 anni ha lavorato a sottrarcelo.