Don Aldo Antonelli, parroco ad Avezzano, non nuovo a posizioni di contestazioni nei confronti delle gerarchie ecclesiastiche e all’attivismo filo governativo della Cei, si prepara ad una iniziativa clamorosa: lo sciopero della messa domenicale per protestare contro il silenzio della Chiesa che finora non ha detto una parola sul degrado etico e morale che ha investito i vertici del Paese.

In un appello- lettera aperta pubblicata su Micromega  dice:

In questo letamaio in cui siamo affossati, non ci sono prudenze che tengano, né pazienze che si ammantino di virtù, né attese di dignità.

Lo scandalo è talmente acclarato e invasivo ed eversivo che solo dei gesti eclatanti e clamorosi possono destare il risveglio e riscattare la Chiesa dal suo silenzio ibernale e, a questo punto anche, mafioso.

Sto maturando la decisione di non celebrare messa domenica prossima. Tenere le porte chiuse delle chiese con un comunicato in cui si denuncia il degrado della politica e la dittatura dell’economia, il sonno della ragione e il letargo della religione.
Non mi dite che esagero.”

No di certo se c’è un esagerazione è proprio il silenzio tombale che viene dal Vaticano. Qualcosa di talmente imbarazzante, penoso e ipocrita da diventare un rombo di tuono. Ed è ormai chiaro che saranno  semmai i fedeli a salvare la Chiesa dall’infedeltà  se stessa.