Erano già usciti i cartelli xenofobi a Brembate e Bergamo dove com’è noto in tutte la case fanno rifornimento di pennarelli per l’inverno. Una bella scintilla d’inizio per la campagna elettorale della Lega. Poi il colpo di scena.
Il marocchino sospettato di rapimento e di omicidio in realtà non c’entra proprio nulla. Non solo era stata sbagliata la traduzione di una sua telefonata, non solo era stato trascurato anche il fatto che aveva un alibi di ferro, ma era stato anche dimenticato il fatto che il marocchino era andato via per una regolare vacanza. Queste non si sapevano?
Indagini mal svolte si dice. Ma anche questa è una presa in giro: non si mette in scena una cattura rocambolesca sul traghetto fuori dalle acque nazionali su basi inesistenti. Non si trascura un alibi evidente. La verità è che probabilmente gli investigatori sentono il fiato sul collo di una catena di comando che ora impone loro la caccia all’immigrato.
E che una verità prefabbricata stava per essere lanciata in funzione elettorale. Sarebbe bastato che gli indizi, sia pure fimosi e ambigui avessero retto per una settimana e avrebbe retto anche la campagna xenofoba. Gli andata male, per fretta e cialtroneria.
Almeno però da tutto questo abbiamo tratto un insegnamento: “Non tutti gli immigrati sono delinquenti”. Parole del Cardinale di Milano, Tettamanzi. Deo gratias. Le parole di un pastore adattate alle pecore. O le parole delle pecore adattate a un pastore?
se si troverà colpevole un italiano, che cartelli metteranno? 🙁
Lavoro con gli immigrati ragolari o diventti tali tutto il giorno e direi che la loro vita non è “innervata dalla paura” e non sono capri espiatori di niente e di nessuno. Sono persone intelligenti e capaci con cui si sta molto bene. Alcuni di loro sono arrivati con i famosi viaggi che alimentano romanzi nostrani contemporanei. Alcuni sono rifugiti politici.Riguardo agli irregolari, basta poco per esserlo o diventarlo ma si provvede solitamente con successo.
la vita di un immigrato è una vita innervata dalla paura. quando è irregolare perchè si sente sempre in pericolo, in tram quando passa il controllore, se sta male perchè non può farsi curare, ai margini di una manifestazione di ultras, perchè è il clandestino. per strada ogni giorno. se è in regola perchè è il “capro espiatorio” ideale. ne sapevano qualcosa sacco e vanzetti e centinaia di nostri connazionali con la valigia di cartone. alcuni dei quali, come i loro nipoti peraltro, hanno scelto non molto liberamente, di farsi proteggere dalla mafia