“Lui mi capisce”. Al padre padrone non c’è voluto molto per recuperare la Carfagna e a Mara sono bastati pochi giorni per ritornare ad essere solo una bella donnina che è diventata ministra non si sa bene perché. Ed è meglio che non si sappia, che non si faccia luce sul disguido semantico che ha portato questa soubrettina a rappresentare le aspirazioni delle donne italiane.
Poche ore, il tempo di un battibecco e le affrettate speranze in una trasformazione di Mara da femmina dell’harem in donna e ministra, sono già fumo. E’ stato sufficiente un regalino, una promessa, forse un mazzetto di appalti, per ridurre le prese di posizione a capriccio e le ambizioni a pretesto. Un inceneritore è per sempre, cara.
Insomma una rapida calata di braghe di fonte al potente. Tutto come al solito. Con in più il danno di mostrare a coram populo a chi sono in mano le pari opportunità: ai dispari opportunismi.
Eh si, per essere donne ci vogliono le palle.
Già! Ma erano poi in tanto quelli che si erano illusi?
Ci avevo sperato sono sincera..che la creatura si ribellasse al “demiurgo”, che prendesse vita, che dimostrasse di non essere solo una bambola di pezza…invece no, un biscottino ed é tornata a cuccia?