Non voleva lo zio maiale, non voleva Callisto Tanzi, non voleva Scajola, non voleva Bossi, non voleva il teppistello della metro di Roma. E’ la frase che sentiamo più spesso dopo fatti di sangue, battute politiche o scandali. Nessuno voleva, viviamo in un Paese preterintezionale.
Dovremmo scriverla sulle Tshirt, sui libri, persino sulla bandiera, questa frase che testimonia dell’irrealtà da cartone animato in cui viviamo e dall’altra la concretezza perversa del “particulare” che ci assorbe.
Del resto nella dispersione e nella confusione è chiaro che nessuno vuole fare ciò che fa. Ho tirato un cazzotto dei denti a una ragazza, ma mai immaginavo che andasse all’ospedale, ho fatto qualche taglio alla scuola, ma non volevo distruggerla. Ecco l’ottimismo ebete della non volontà.
Non è nemmeno più quell’ipocrisia che si taglia a fette come il salame a grana grossa: è la perdita del senso di responsabilità, della coerenza e della lucidità. E’ il groppo in gola della paura, di orizzonti accartocciati su se stessi. Non c’è che fare: la perdita del senso di colpa è anche la perdita del senso della giustizia, come quotidianamente possiamo notare.
Un giorno sapremo che nemmeno Berlusconi voleva, che non voleva la sua corte dei miracoli, che non voleva Bonanni, che non voleva Marchionne, che non volevano le persone che accettano supinamente il non volere altrui. Se Dostoevskij fosse nato quaggiù, non avremmo di certo i fratelli Karamazov, al massimo i fratelli De Rege.
Sempre puntuale ed acuto…
mah…riabilitazione o no comunque non vorrei mai essere nei panni di quello zio maiale….dimenticavo…..mi scuso coi maiali.
Sembra che dire “io non volevo” produca l’assoluzione.
O quanto meno l’auto-assoluzione.
In realtà poi tutti si pentono, e il più delle volte non vanno nemmeno in galera. Quanto credete che ci starà lo zio omicida? poco di sicuro, perchè poi andrà riabilitato eccetra eccetra…poverino non voleva…poverino quel giorno ha dato di balta perchè era stressato…perchè ha subito violenza da piccolo….
Se l’ultimo alibi fosse vero, cosa dovrebbero fare tutte le persone che hanno attraversato le guerre e hanno subito di tutto un poco?