Lo scrutinio sarà una via crucis, già lo si vede. Soprattutto a Roma dove tenteranno di tutto per fare casino che del resto è una delle poche cose per la quale sono attrezzate certe forze politiche. Gladiatori della libertà, legionari dell’idiozia e quant’altro sono pronti a mettere i bastoni fra le ruote, a rendere il clima ancor più avvelenato di quanto non sia già.
E’ chiaro lo scopo: non tanto raggranellare qualche voto in più, quanto fare annegare tutto nella confusione e dare a Berlusconi una via d’uscita in caso di sconfitta: dire che il risultato è frutto di manovre oscure della sinistra e di brogli massicci.
Dopo essersi impegnato al massimo nella campagna elettorale, dopo averla trasformata in una sorta di referendum, dopo aver violato la par condicio, aver impedito l’informazione, aver fatto strame  del buon gusto della correttezza istituzionale, non può ammettere di non avere il popolo dietro, non può accettare il verdetto delle urne, così come non ha accettato il verdetto della questura di Roma che pure aveva fatto finta di vedere doppio.
Un’altra mela avvelenata è forse in arrivo per il Paese. E del resto è quello che capita quando si vive in una fiaba.