
Anche il web corre pericoli. Un’autorevole portavoce dei fondi schiena, anzi dell’ala oltranzista, detta dei Kretini Totali, ha accusato la rete di aver moralmente istigato l’episodio di violenza e ha suggerito di chiuderla, come è avvenuto alcuni mesi fa nel Subumanistan o di dedicarla solo ad attività ludiche come nel Puttanistan, Paese d’origine della portavoce stessa. Non è la sola: pure Maxim Skhif, autorevole carica istituzionale, paragona terrorismo e rete con ampio seguito fra i “terzisti di servizio” un movimento di mugiki, altrimenti detto anime morte.
Tra sussurri e grida sembra però che lo stesso Kretin One non voglia portare lo scontro alle sue ultime conseguenze e abbia anzi lanciato una “campagna nazionale per l’amore” a cui ha subito aderito l’Iciuciovskaia Gazieta, diretta dall’influente Baffin Dalém.
Nel frattempo l’icona usata per l’attentato è stata esposta in televisione da Kretin Vesp (come avrete intuito, non c’è una grande varietà di nomi nel Kretinistan) un noto ankorman così legato a One che viene comunemente chiamato Vespone. Così l’icona di pongo è diventata quasi un oggetto di culto. E il governo è tentato di farne esporre una copia in tutte le scuole e gli uffici pubblici con lo slogan: chi non ama l’icona non è un vero Kretino.
il dalemiano Latorre lavora anche lui all'Inciuciovskaia Gazieta suppongo..http://www.unita.it/news/italia/92856/linciucio_di_dalema_spacca_il_pd
Semplicemente geniale.