La scusa è quella della tracciabilità, che suona lontana parente della lotta all’evasione fiscale. Ma è tutt’altra cosa: contro l’evasione è una pistola giocattolo, forse persino controproducente, ma contro i cittadini, soprattutto pensionati, disoccupati e persone con reddito basso è l’arma perfetta per una nuova rapina bancaria. Mi riferisco al piano del governo per imporre a commercianti, artigiani e professionisti l’obbligo di avere le macchinette per i pagamenti elettronici e di accettare solo quelli per importi superiori ai 50 euro. Una cifra che si ha intenzione di ridurre e di molto non appena passata la prima fase.
Naturalmente rendere obbligatori questi strumenti non è mai una buona idea perché rischia di creare una sorta di economia parallela con un tasso di piccola evasione ancora più marcata, fermo restando che per quella grande i tappeti rossi sono sempre stesi e puliti. Ci sarebbe da chiedersi come mai gli adoratori del mercato, non facciamo fare al mercato, ma la ragione c’è ed è corposa: un sacco di gente dagli anziani che si trovano in grande disagio con i pagamenti elettronici, a quelli che vivono di lavoro nero, a coloro che per qualche motivo si trovano con la carta bloccata, a quelli che guadagnano così poco che non hanno nessuna convenienza ad aprire conti in banca. Bene tutti questi soggetti e sono milioni si troveranno a dover aprire un conto, pagando le spese e le commissioni per ogni prelievo e acquisto. Per non parlare poi delle carte ricaricabili che sono una slot machine che chiede soldi per essere richiesta e soldi per essere “rifornita” di denaro.
Ovvio che tutto questo si situi dentro quel concetto grottesco di equità che appartiene ai tecnici ed evidentemente di chi li sostiene: le spese e le commissioni sono infatti le stesse, qualunque sia la cifra che viene spesa. In percentuale più ricco sei, meno paghi. Mi sembra giusto.
Tanto per fare un esempio da quando è stato introdotto il limite dei mille euro in contanti, costringendo un sacco di persone con stipendi o pensioni poco più alte a finire davanti agli sportelli bancari, le transazioni sono aumentate di circa 28 milioni al giorno. Figuriamoci poi se si dovesse usare la carta anche per comprare l’etto di prosciutto: sarebbe un fiume di soldi che dalle attività produttive si riverserebbe negli istituti di credito. Ed è l’unica cosa a cui davvero si pensa, visto tra l’altro che in Italia questi strumenti elettronici possono essere usati solo per spendere e non anche per incassare com’è ovvio quasi dappertutto nel mondo.
Per la tracciabilità dicono: balle. Tracciare un pagamento di 50 euro costa costa almeno dieci volte di più e non si potrà andare che a tentoni, con controlli casuali, ma su un campione che diventerà talmente grande che la percentuale di controllo effettivo diminuirà sensibilmente in percentuale, a meno di massicci investimenti in tecnologie e uomini. Questa labilità si riversa anche sul controllo dell’evasione: in Usa da moltissimi anni si è abbandonata questa strategia. Senza dire che già esistono carte di credito su banca e circuito estero che potrebbero trasformarsi in un salasso ulteriore.
No, questa è davvero un modo “virtuoso” e ipocrita di presentare una nuova tangente per un sistema bancario che non vuole prestare i soldi, anche quelli regalati dalla Bce, per l’economia reale, ma vuole egualmente il suo tributo facendolo saltare fuori dai banchieri di governo. Fermi tutti, questa è una rapina.
Trovo sconcertante il fatto che ci sia anche chi difende l’operato del Premier con la scusa di combattere l’evasione. In primo luogo Vi ricordo che le tasse che si pagano sono fortemente illegittime perchè scaturiscono da un sistema fallato all’origine. Secondo, non si può costringere una persona LIBERA ad aprire un c/c in una banca privata. se ci fossero delle banche statali, forse, sarebbe già diverso. Per questo motivo ho deciso di chiudere il mio c/c e non vorrò più avere nulla a che fare con questo tipo di sistema fino a che le cose non cambieranno.
La mia è una forma di protesta che possa essere d’esempio per tutti quelli che si aspettano che qualcuno cambi qualcosa. Intanto ogni uno di noi dovrebbe FARE….
Far riversare nelle banche gli interi risparmi in moneta, in modo da eliminarla dal mercato, giusto in tempo per una uscita dall’euro, che comporterebbe chiusura momentanea dei c/c, per operare la svalutazione conseguente … forse richiamando Prodi (!) oppure effettuare un nuovo prelievo forzoso … incaricando Amato (!).
Non penso che serva per tracciare il pagamento, ma semplicemente per farci arrivare in banca quei soldi. In questo modo sarà possibile fare un controllo incrociato con quanto hai fatturato e quanto hai in realtà mosso in banca!
La questione delle commissioni è sacrosanta! Io sarei favorevole esclusivamente se lo stato obbligherà le banche ad azzerare i costi di gestione sia del bancomat che del POS in negozio. Tanto poi ci guadagneranno con la quantità di denaro maggiore che circolerà nei loro depositi.
Per quanto riguarda gli anziani, non lo vedo un problema. Come hanno affrontato il passaggio lira/euro, affronteranno anche questo! Quando han dato le carte sociali per la spesa penso abbiamo imparato un po tutti a usarle! E poi potrebbero nascere degli strumenti a favore di questi, qualcosa che potrebbe semplificargli la novità.
Per quelli che lavorano di lavoro nero.. bhè… anche quelli che vivono andando a rubare nelle case delle persone sono tutti i giorni in difficoltà!
Carte bloccate, può succedere ed effettivamente si dovrà trovare una soluzione. Se la causa del blocco è per errore della banca farei pagare penali salate ed indennizzi al proprietario del conto. Se la carta è stata bloccata per legittimi motivi, dovrebbe esserci preventivamente la comunicazione.
Per le carte smagnetizzate si potrebbe pensare a servizi veloci per la riemissione di nuove. Alla fine ci sono banche in ogni angolo della strada..
Per i piccoli borghi privi di connessione e quindi impossibilitati ad avere un POS.. con l’intento di rendere fruibile l’informazioni sull’intero territorio italiano, portando reti gratuite anche a piccoli centri, si potrebbe risolvere la cosa. Nel frattempo potrebbero avere delle deleghe speciali. Non penso che un piccolo paesino disperso in montagna muova milioni di euro!
A mio avviso la lotta contro l’evasione è giusta e doverosa, ma penso che la questione più grave da risolvere in italia sia la corruzione!
Tracciare un pagamento di 50 euro costa costa almeno dieci volte di più?
BASTA dare fuoco a tutte le banche e al governo poi si vedrè come ricominciare SVEGLIA ITALIANI DORMIGLIONI e ora di RIVOLTA POPOLARE ma non contro le persone contro I patrimonisti solo se il popolo è unito nessuno può fermarlo finitela di fare i pecoroni unitevi e vincerete
Ma molti non sanno che noi commercianti e tutti coloro che tengono il POS
della banca, debbono pagare un affitto mensile di 100.00 euro e per ogni operazione costa 0.80 centesimi e il 3% viene detratto sull’importo incassato dal commerciante………altro ce rintracciabilità . Ma io dico se MORTI vuole che lo stato incassi, non è più facile farlo risparmiare, non pagando cifre iperboliche con Vitalizi, Pensioni D’ ORO, stipendi da nababbo, rimborsi elettorali, triple pensioni, auto blu, privilegi, Senatori a vita e chi più ce nà ne metta, ha talmente tanti tagli da fare, che risanerebbe lo Stato…..Tutti gli Italiani glielo stanno dicendo, ma lui da quell’ orecchio non ci sente, anche lui è un SENATORE a VITA………
ma lo sanno che in tanti piccoli paesi di montagna non esiste la banda larga ne internet ? come fanno i negozi di questi posti a mettere la linea per il pagamento elettronico ?
Monti è un ladro!