Tutte le volte che parlo della Cina e del suo potere in espansione, noto una sorta di fastidio inconfessato in qualche lettore, non so se dovuto al fatto che si teme di dover subire un nuovo status coloniale, ma questa volta da parte di popolazioni non bianche oppure riferibili a chissà quali ostilità culturali o anche solo al fatto di non riuscire a superare lo stadio della cineseria. Il fatto è che tre quarti di secolo passati come colonia marginale del moloch anglosassone non solo ci hanno istupidito e involgarito, ma ci ha resi ancor più provinciali: la cosa infatti che spicca come un faro nella notte è che la cultura cinese è agli antipodi di quella nordeuropea ed è poco interessata al dominio. Ma quello che voglio dire è che è del tutto inutile voltare la testa e cercare di non vedere, ma è invece necessario comprendere ciò che occorre fare per sfruttare le occasioni e le sfide che si presenteranno.
Naturalmente alcuni faranno il tifo per la guerra che – esattamente come è stato per l’Ucraina- si immagina vittoriosa. Ma è probabile che non ci sarà alcuna guerra perché gli americani sono pieni di ira e di livore, ma sanno benissimo di essere in affanno e lo dimostra la statistica fatta da Nature secondo cui dal 2022 la Cina ha superato gli Stati Uniti per i contributi agli articoli di ricerca pubblicati sulle 82 riviste di scienze naturali di alta qualità. Per la verità già nel 2017 gli articoli dei ricercatori cinesi avevano superato per numero quelli americani, ma adesso si deve riconoscere che non solo sono di più, ma complessivamente migliori. Per comprendere bene cosa questo significhi va ricordato che gran parte della ricerca Usa si basa sull’importazione di cervelli dall’Asia e dall’Europa e su una rete di università sparse dovunque che fanno il lavoro per loro pur di piatire una firma anche al millesimo posto su un articolo. quindi quando parliamo di ricerca Usa, parliamo in buona sostanza di tutta o quasi la ricerca occidentale e anzi quella del Washington consensus.
La seconda notizia di cui vorrei parlarvi deriva da un documento trapelato dall’Office of Naval Intelligence (ONI) degli Stati Uniti e di cui è stata confermata l’autenticità: i cantieri navali cinesi sono in grado di costruire nuove navi militari a un ritmo 232 volte superiore a quello degli Stati Uniti, come si evince dall’immagine di apertura. Né si vede come gli Usa con una popolazione molto inferiore a quella cinese e con una deindustrializzazione in corso possano mai colmare questo divario, tanto più che la flotta cinese è già oggi superiore a quella americana per numero di mezzi disponibili . In queste condizioni un attacco alla Cina sarebbe a dir poco problematico. E gli Usa in realtà sono ben attenti a queste cose: il comando della Marina americana prima della battaglia delle Midway avvisò Roosevelt che in caso di esito negativo sarebbe stato opportuno intavolare trattative per un armistizio col Giappone. Eppure la marina del Sol Levante benché avesse le due più potenti corazzate al mondo, la portaerei più grande e i migliori siluri mai costruiti, era complessivamente inferiore sia alla flotta americana che a quella britannica. Oggi la Cina aggiunge alla sua flotta l’equivalente di quella britannica attuale ogni anno.
Dal momento che l’occidente neoliberista per avidità di guadagno ha pensato bene di spostare in Asia le attività produttive e industriali è difficile poter pensare di invertire la rotta in tempi brevi, occorrono al minimo decenni, ma comunque è chiaro che siamo nel secolo dell’Asia: il fatto che la ricerca in campo scientifico stia passando di mano ci dice che anzi sarà più di un secolo e l’unica prospettiva politica sensata di questo Paese sarebbe quella di prendere il treno del futuro invece di collassare col vecchio.
Sbagliato, l’ occidente non e in decadenza scientifica, abbiamo dalla nostra ancora la figura possente di anonimo storico, che bilancia le cose a nostro favore lumeggiandoci su ogni cosa
Si vabbe’, ma mo’ Studia…
https://scenarieconomici.it/la-cina-leliminazione-dei-combustibili-fossili-non-e-realistica/
e LumeggiaTi almeno un po’, sù (!) :
https://scenarieconomici.it/gas-a-prezzo-differenziato-la-devastante-strategia-russa-contro-leuropa/
P.S.
Se Non ti piacessero le mie fonti di lumeGGiamento scientifico, potresti sempre rivolgerti alla $ien$a burionA , che tanti adepti ha prodotto nel webbete.
Saluti e tanti auguri .
P.P.S.
LumeGGiaTi, lumeGGiaTi, che sembri averne un Gran bisogno…
Ma noi primi in… Scienzah!… abbiamo lasciato per oltre secolo sorti pianeta in mano a barbari… risultati no si son fatti attendere… solo grande Rinascimento planetario potrà salvarci!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Si può leggere (!) :
https://comedonchisciotte.org/dove-sono-finite-le-masse-inquiete/
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/25791-provvisorio12.html
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/25791-provvisorio12.html
E va bene,
la Cina esiste da millenni ed è passata indenne da tutti quei domini imperiali che, partendo dal Mediterraneo, hanno caratterizzano più o meno tutto il cosiddetto occidente.
Forse, però, sfugge a Mr. Simplicissimus che attualmente il simpatico regime capital-comunista di Pechino, pardon, Beijing, sia quanto di peggio si possa vedere come oppressivo controllo sociale e disumanizzante rapporto con i cittadini dello spesso Paese, “ordinati e coperti” come la milizia di una colonia di insetti.
Nell’ex Celeste Impero si è destinati alla pena capitale per reati da noi punibili con un’ammenda.
Per non parlare della turpitudine di far coincidere l’esecuzione del reo, con la richiesta di organi da trapianto compatibili.
Forse questa è la radice del “fastidio inconfessato”, gemello speculare di certa “ammirazione inconfessata” che resiste in molti sfessati che giravano all’università esibendo il celebre Libretto Rosso di Mao.
Poi si cresce e si cambia, ma “certi amori non finiscono”, come cantava un altro celebre sinistrorso, per sua fortuna convertito sulla via del guadagno, peraltro legittimo.
Certo, fa piacere sapere che ora la Cina sta accumulando un arsenale da panico, con armi moderne in grado di annichilire qualsiasi altro esercito.
Vorrà dire che il decadente occidente sarà sotto schiaffo dalla Cina, che notoriamente non è imperialista e, quindi, sta creando l’armata più imponente del pianeta per ragioni puramente difensive.
Se poi non andasse esattamente così, pazienza, si potrà sempre risuonare la solita solfa dei “compagni che sbagliano”. Peccato che, al posto della P38, ora maneggino missili ultrasonici a testata multipla.
P.S.
L’assonanza tra l’orrido modello di controllo sociale orwelliano dei cinesi e i programmi nazicomunisti del WEF è sfuggita per caso?
No, o almeno non per caso.
Pozdrowienia.
La Cina è una creazione della collaborazione tra il comunismo sovietico e quello “occidentale”. Poiché il comunismo o marxismo è un’ideologia criminale, il silenzio del “mondo occidentale” e del “sovietico” sui crimini commessi in questo paese per oltre 100 anni può sembrare strano. Il contatto con l'”Occidente” di questa creazione dura più di 200 anni, il che ha portato alla divisione di questa cosa in tre cantoni da parte degli anglosassoni per governarli. Dopo la rivoluzione marxista vinse l’opzione sovietica, che conquistò il potere anche dopo la seconda guerra mondiale (altre opzioni “occidentali” ma comuniste si nascondevano a Taiwan). La consegna del Tibet e dei suoi territori al Kazakistan è il risultato di un accordo tra le due parti marxiste del mondo. Proprio come il possesso di armi nucleari da parte dell'”Occidente” e la potenza militare dell'”egemone”, il possesso delle stesse da parte della Cina pervertita dovrebbe suscitare paura e vigilanza. Gli ideatori del sistema (i cinque del consiglio permanente dell’ONU) sanno esattamente che rinchiudere tutte le persone in un campo di concentramento garantirà il regno di un’utopia criminale (ciascuno) – come nel caso della Cina come modello o del ruolo di un leader del campo senza scrupoli. C’è uno spostamento concertato di “egemonia” al fine di chiudere i confini del campo di concentramento per l’umanità e dotarla di campi capaci di affrontare la metafisica e la cultura umana – in modo efficace.
Il capitalismo e necessariamente imperialista, non può stare fermo, deve crescere sempre di più, se no non riprodurrebbe neanche i profitti del passato.
infatti quelli storici non erano rimasti nel cassetto, erano finiti nella espansione del macchinario, nell’ ampliamento della rendita fondiaria , oppure nell’ impiego del capitale finanziario
Per cui, quantunque i profitti del passato ritornino periodicamente nella forma del capitale monetario, essi servono appunto a riprodurre gli impieghi del ciclo precedente, e non sono profitto
Il profitto vero, quello disponibile, deve essere un di più ex novo, per cui il capitalismo non può stare fermo e deve crescere costantemente.
Questa necessità di crescita costante lo porta a scontrarsi con altri capitalismo, per cui appunto, ogni capitalismo e necessariamente imperialista, tanto più oggi che tutti i capitalismi sono strettamente interconnessi
Ma qualcuno legge ancora, non dico Marx, ma almeno smith e ricardo? O sono tutti succubi della ideologia economica postmoderna?