In mezzo al mare di sciocchezze nel quale rischiamo di annegare c’è anche quella degli Ufo, tornati in grande spolvero addirittura con un’udienza al Congresso Usa da quando le armi della Nato si sono rivelate scarsine e la guerra in Ucraina procede di inutile massacro in inutile massacro vero la sconfitta finale. A compensazione ecco che ricompaiono gli alieni possibili portatori di nuove e straordinarie tecnologie. Distrazione di massa si dirà, ma chi mette in piedi queste favole non è affatto distratto e sa benissimo che in momento nel quale  le armi americane hanno perso la loro magia e si rivelano mediocri, vulnerabili, spesso inferiori alle armi del nemico, far passare l’idea che il governo di Washinton detenga un’astronave aliena e dunque possa eventualmente sfruttare una tecnologia superiore fa pur sempre comodo e allude a possibilità precluse al resto dell’umanità.

Del resto fin dal dopoguerra i governi di Washington hanno negato il contatto con fantomatici alieni, ma  lo hanno fatto con sufficiente ambiguità da mantenere in piedi questa leggenda che è stata, sia pure in tono minore, una delle gambe su cui si è costruita la “primazia” statunitense e dunque il suo diritto all’impero  e al dominio:  da che mondo è mondo gli alieni hanno schifato tutti gli altri Paesi e sono atterrati negli Usa, lì hanno creato le loro basi oppure hanno tentato la conquista del pianeta, oppure, uscendo dalla più smaccata fantascienza, hanno lasciato i loro mezzi in avaria, compresi resti biologici non umani.  Il resto del mondo è come se non esistesse, eppure gli Stati Uniti per quanto grandi sono una piccola fetta di Terra e hanno  un’ancor più piccola fetta di popolazione: ma gli alieni sapevano almeno quanto gli americani dediti alla fabbricazione di queste leggende, quanto sono eccezionali. E perciò il grande cielo statunitense in certi periodi brulicava di astronavi, sigari e dischi volanti. Le narrative che sono nate altrove sono pura imitazione e infatti guarda caso si dice che i resti alieni reperiti al di fuori degli Usa sono poi stati trasportati lì, non si capisce per quale ragione se non per uno straordinario servilismo e senso di inferiorità.

Ovviamente trattandosi di segreti di stato i resti di cui si parla non possono essere mostrati e dunque ancora una volta bisogna fidarsi della lampada magica dei servizi, ma ci sono abbastanza persone abbastanza ingenue da essere influenzate da queste suggestioni.  Del resto tutta l’operazione è stata creata in modo da rendere più credibile il tutto, almeno agli occhi di un americano medio: si fa credere che questo tema sia stato a lungo insabbiato dai governi e dai politici in maniera che l’operazione possa apparire in qualche modo più attraente alle  personalità più semplici e stimolare i media a parlare di queste sciocchezze.  Le prove sono poi sempre le stesse: testimonianze di piloti militari che direbbero qualsiasi cosa se fosse loro ordinato, testimonianze di agenti del governo e filmati che chiunque potrebbe creare, avendo a disposizione tecniche digitali evitando, come succedeva negli anni ’50 e ’60 di  ottenere l’effetto ufo fotografando qualsiasi luce riflessa in pozze d’acqua. Però se lo dice Obama che gli alieni esistono, allora è matematicamente certo che non sia vero: se esistono perché lo dice adesso e non durante la sua doppia presidenza?  Forse perché allora gli Usa erano impegnati a dare la caccia a guerriglieri armati di Kalashnikov e le loro armi parevano invincibili, mentre adesso sono in mezzo al fango?

D’altro canto tutta questa rappresentazione che peraltro  non ha nulla a che fare con la possibilità di vita intelligente al di fuori della Terra,  ha davvero poco senso:  rispetto a quando è nata la scienza ufologica, il traffico aereo si è centuplicato e il cielo si è riempito di satelliti che in ogni momento dovrebbero avvistare ufo in volo. Ogni giorno dovremmo avere decine se non centinaia di immagini,  eppure  le testimonianze  si fermano a occasionali incontri del terzo tipo in una felice commistione tra presunta realtà e narrazione filmica d’antan. E’ così evidente il giochino che  appena due anni fa i servizi segreti avevano escluso la presenza di  manufatti alieni o di incontri con gli stessi, come riportò il New York Time, dimostrando il totale opportunismo della narrazione aliena. In realtà gli alieni sarebbero schifati da tutto questo e se ne andrebbero a velocità di curvatura come in Star Trek , invece di  aggirarsi senza costrutto attorno al nostra pianeta e soprattutto attorno alle sue parti meno interessanti.