La notizia più interessante sulla guerra in Ucraina oggi va cercata davvero col lanternino perché è stata relegata negli scantinati dell’ informazione: il governo britannico ha proibito a Kiev di utilizzare i carri armati Challenger che erano stati inviati in ucraina tra le fanfare, assieme alle munizioni ad uranio impoverito che poi sono state distrutte dai russi causando la piccola nube radioattiva che è arrivata fino in Europa.  Non sappiamo se Londra stia facendo marcia indietro sull’uranio impoverito , sia perché poco utile nell’attuale teatro di guerra, sia perché esso viene visto in maniera così negativa da legittimare una dura  risposta di a Mosca. Questi proiettili  che causano danni enormi alle persone potrebbero del resto  invece forniti dagli Usa che hanno una grande  tradizione in questo senso e delle proteste se ne fottono. Probabilmente questo stop all’uso di carri prima concessi cin orgoglio,  riflette invece la paura  di vedere e i propri carri tra la ferraglia occidentale distrutta dai russi. Questo ci dice molto sul dramma della Nato: dopo aver fatto di tutto per trascinare la Russia in guerra convinta di poter avere la meglio facilmente, si sta accorgendo che non è affatto così e che in realtà lo svantaggio siede al tavolo dell’occidente

Si ha anche la sensazione che ormai ci si stia scoraggiando, soprattutto dopo che la grande offensiva mitizzata per mesi  alla fine si sta risolvendo in un nulla di fatto che però costa all’Ucraina a dunque all’occidente una quantità di gigantesca di armi w munizioni che vengono divorate in poco tempo.  Ma anche le perdite umane ormai pesano in maniera decisiva: se anche  i paesi della Nato raccolgono alcuni carri armati, artiglieria o aerei, l’Ucraina non dispone di un ampio numero di personale addestrato e in grado di far funzionare tali sistemi: i soldati e gli ufficiali ufficiali più esperti sono mai in gran parte morti, dispersi o feriti e con gravi disabilità. La realtà di vuoti diventerà più evidente nel corso del prossimo mese e sia l’Ucraina che la Nato saranno costrette a fare alcune scelte pericolose – vale a dire, arrendersi o impegnare direttamente le truppe dell’alleanza nella battaglia. Molti leader in Occidente continuano a delirare e a esprimere la vana speranza che l’Ucraina trovi un modo per continuare a trascinare questa guerra grazie all’inettitudine russa Chiunque sarebbe in grado di comprendere che ormai il regime di Kiev sta raschiando il fondo  e dunque una situazione di stallo non può durare più di tanto, a parte il rischio sempre più concreto d pronunciamento da parte dell’esercito . Se qualcuno di voi ha altre informazioni o approfondimenti che possono spiegare come uno stallo sia una realtà praticabile, condividete.

Dì altronde l’Europa sta scivolando rapidamente in una recessione e questo probabilmente smorzerà l’entusiasmo per l’invio di più denaro e materiale in Ucraina. Se la pipeline di forniture militari della NATO si prosciuga, allora l’Ucraina è finita. È una semplice questione di logistica.