Come c’era da aspettarsi le teorie e le ossessione del Net Zero cercano di preparare un futuro distopico: il pretesto di risparmiare Co2  in base a dogmi che nulla hanno a che fare con la scienza e anzi sono spesso in rotta di collisione con i dati: così se l’elettrificazione totale dei veicoli in brevissimo tempo in realtà prelude a un’automobile dolo per pochi ricchi, così pure gli aerei saranno ben presto riservati solo a una piccola elite. Non è certo un’invenzione:  in Gran Bretagna dove stanno letteralmente perdendo la testa e aspirano al Net Zero entro il 2050, è stato messo a punto un piano per l’eliminazione degli aeroporti dal Fires  un programma di ricerca quinquennale finanziato dal governo. Secondo questa folle scaletta l’escalation verso l’isolamento della Gran Bretagna dovrebbe essere questo:

  • Chiudere tutti gli aeroporti del Regno Unito ad eccezione di Heathrow, Belfast e Glasgow entro il 2030.
  • Niente più voli entro il 2050.
  • Nessuna nuova auto a benzina o diesel entro il 2030.
  • Entro il 2050 limitare l’uso delle strade al 60% dei livelli attuali.
  • Cibo, riscaldamento ed energia saranno limitati al 60% dei livelli odierni entro il 2050.
  • Eliminare manzo e agnello entro il 2050.

Insomma la formazione di un popolo malnutrito e infreddolito che non ha più mezzi per spostarsi e tanto meno soldi per farlo, che è relegato nelle città da 15 minuti, che magia lombrichi come le trote e – secondo il quadretto idiota dei Schwab – è assolutamente felice . Qualcosa che palesemente non ha nulla a che fare con la realtà anche perché l’emissione di Co2 antropica della  Gran Bretagna  non arriva allo 0,1 del totale e a poco più dell’0,004 dell’emissione totale di co2 da parte della biomassa. Se è una virtù risulta inutile, se è una menzogna + ridicola- Ma non tutto il male viene per nuocere , il Fires della cui esistenza si sapeva,  ha commesso il gravissimo errore di condensare questo suo programma fuori di testa  in unico twitt provocando così un’ondata di sgomento tale che in poche ha portato 3 milioni di persone a leggere quale futuro si prepara per loro . Comincia ad apparire sempre più chiaro  come questi piani siano del tutto irrealizzabili e non sono studiati per raggiungere i fantomatici obiettivi dichiarati, ma altri di natura sociale e politica che sono ben illustrarti nei manifesti del Wef.

L’astuzia della comunicazione sta nel non dare mai un quadro completo, ma affrontare solo aspetti parziali proprio per non mostrare l’assurdità del tutto e dunque non allarmare il cittadino, ma mantenerlo dentro una bolla nella quale la vittima designata si sente un virtuoso salvatore del pianeta e non un coglione. Comunque per comprendere il problema è bene leggere questo articolo  in  cui Norman Fenton ex  professore (è andato in pensione a gennaio) di Risk Information Management presso la Queen Mary University di Londra esamina le follie del Nero e della sua letterale impossibilità.  A proposito: il piano di Fires nella sua severità abolisce i voli di linea, ma non quelli degli aerei privati che invece potranno continuare a volare. La co2 è il gas ingiusto per eccellenza.