Anna Lombroso per il Simplicissimus
Non c’è romanzo di fantascienza, non c’è colossal apocalittico sul prevedibile futuro nelle nostre città alle prese con la transizione da megalopoli a necropoli, che non descriva l’irruzione nelle strade di belve, specie animali delle quali avevamo rimosso l’esistenza confinandole in remote geografie e riserve dove segregare i ferini che minacciano la civiltà.
Si vedono branchi affamati e belluini, irsuti e ripugnanti avventarsi e avere la meglio su passanti armati di vani laser e cyberspade, dilaniarli, correre su per le scale di torri di cristallo sulle quali si specchia una contemporaneità impotente e dissipata.
A ben pensarci però il contesto è diverso, quelle metropoli sono quelle che immaginiamo da quando stiamo perdendo la memoria, rimuovendo la nostra storia per proiettare nel nostro immaginario una immanenza di cartapesta, nella quale è facile cancellare simboli, ricordi che potrebbero far riaffiorare pensieri di libertà, di pensiero libero, di creatività, quei valori che sono proibiti al capitale umano che deve macinare profitto da offrire come sacrificio ai grandi costruttori della nostra catastrofe.
Le immagini delle torme di cinghiali a Roma indisturbati come presenze ormai domestiche, tanto che qualche passante mostra indulgente tenerezza per l’amor materno della sus scrofa che porta a spasso i cuccioli nel parcheggio del supermercato, purtroppo la stessa tolleranza che dimostra per l’appartenete alla specie dei primi cittadini che vantano impotenza perché le città sono da sempre sull’orlo del fallimento indotto da cattiva gestione, coazione a ripetere delle procedure più folli di indebitamento tramite sottoscrizione di titoli tossici, fondi, resa al racket e ai suoi vincoli disonorevoli.
Gli stessi, cioè, che nascondono incapacità e inadeguatezza dietro alla concessione generosa di beni comuni, aziende di servizio, proprietà immobiliari al sistema privato con il quale trattano ogni giorno i termini di una urbanistica retrocessa a negoziato tra amministrazione e speculatori, imprese immobiliari e del turismo, app addette a esaltare la missione di tradurre in pratica la gentrificazione, quel processo secondo il quale è nelle buone regole dello sviluppo cacciare i residenti dai centri storici per consegnarli a un terziario del lusso, alla rete dei B&B, agli svuotatori di immobili per riempirne l’involucro scheletrico con loculi in serie a disposizione di reti alberghiere, foresterie di banche e imprese, residence per turisti non sufficientemente altolocati per avere diritto a enclave esclusive e relais appartati.
Sono passati più di 60 anni dalla pubblicazione di Vita e morte delle grandi città. Saggio sulle metropoli americane di Jane Jacobs diventato un classico per due caratteristiche, l’analisi impietosa dei danni di una pianificazione irrazionale, regolata dalle leggi del mercato, e l’approccio profetico che fece immaginare già allora l’apocalisse che abbiamo permesso di verificasse.
Altro che città del Sole, altro che Utopia, l’indole profetica di Jane Jacobs è stata superata dalla realtà distopica della quale hanno preso atto perfino le grandi organizzazioni che decidono per noi priorità, gerarchie di diritti in cima ai quali oltre alla salute va collocata la “sicurezza” intesa come controllo sociale, criminalizzazione degli ultimi per rassicurare i penultimi, repressione esercitata per marginalizzare dissenzienti, eretici, critici.
Da anni Onu, Fmi, mettono in guardia contro il rischio di una guerra a bassa intensità che avrà come teatro le metropoli, dove i residenti di ghetti di lusso dotati di dissuasioni violente, di polizie private, oltre che di leggi propizie alla difesa a oltranza della proprietà sono autorizzati a condurre una guerriglia dentro la guerra a alta intensità che è già cominciata su vari fronti, uno tradizionale, quello ucraino, certo. E gli altri, quello che ha usato una pandemia per ridurre alla fame e cancellare un tessuto di attività che era quello portante sul quale si basava l’economia Italiana e europea, per imporre una controeconomia delle multinazionali, delle piattaforme, dell’industria farmaceutica e bellica, e che oggi impiega il conflitto mosso dall’impero per estendere il suo dominio e imporre la sua perversa morale fatta di guerre giuste, di armi buone, di fame e morte meritate da chi non sa adattarsi e accedere a un benessere disonorevole, senza dignità, senza rispetto, senza umanità.
Non chiamiamole bestie, quei cinghiali in lotta per prendersi Roma, ormai la carcassa è stata sbranata da eccellenti umani.
@Carlotta Giusti
Sono completamente d’accordo con lei e nel contenuto di tanti commenti vedo il vuoto umano, sostituito da nozionistica, come se queste persone, anche loro avanti con gli anni, non riuscissero ad accettare la realtà presente, perchè incapaci di attingere all’archivio dei sentimenti e dei ricordi. L’unica spiegazione per riempire le pagine della loro vita, sono i successi professionali.
Se vogliamo ricordare ciò che conta, sono proprio le interazioni non solo con i nostri simili, ma con quelle che chiamiamo bestie, la nostra parte più genuina dell’esistenza.
Da bambina, mi ricordo che quando mio nonno mi portava a fare una passeggiata su strade di campagna, ogni tanto passava un carretto trainato da un cavallo. Se non trasportava nulla, chiedendo il permesso al carrettiere, mio nonno mi sollevava e mi faceva sedere sul retro, facendomi sorridere. Il carretto andava piano, ed il cavallo ne approfittava per liberarsi, lasciando dietro di sè una scia di letame. L’olfatto non era dei migliori, ma è un senso che si associa a ricordi ancestrali che, sono sicura si manifesteranno in un’altra vita, in un’altra dimensione, come la guida di un giusto percorso che mio nonno ha avviato in un momento X del tempo e dello spazio. La scienza e conoscienza sono in continuo mutamento, ma il feeling affettivo è immortale, anche se sa di merda.
Immortale, tornerà a manifestarsi in questa vita. Gasolio a 2 euro e vedraiquanti carretti torneranno a popolare le nostre campagne.
Bei ricordi, davvero. Noi siam nati per viver lenti: la velocità porta a schiantare.eppoi nessuno vieta di tornare a certe scelte di vita…Addirittura, pulivo la stalla e la popò delle mucche, era untantino piu’ acida. Il porcile no, era affare degli uomini con stomaci forti, le pulizie. Da quanti anni non puliscono la Porcilaia Maxima, a Roma? Quelli che van forti di lingua poi, è per una sorta di contrappasso. Di solitohan problemi terminali di erezione.
Saluti.
Di quanti buoni pasto è il costo per le tue zelanti prestazioni, che nessuno si fila di striscio, qui sul trugolo del IlSimplicissimus?
Pare che a te prema farmelo sapere, quanto non mi ti fili.
ECCerto, vecchi FartY …
https://twitter.com/intuslegens/status/1544331132115746818
Se l’ha capita pure Crisanti, ce la puoi fare anche tu vecchio FartY, nonostante tutto …
https://twitter.com/todorov_denis/status/1544434341203386368
Inoltre, grande sorpresa, il dottor Amerling non ha idea di cosa stia parlando rispetto all’errore ecologico. Come ho sottolineato numerose volte, l’errore ecologico non è una trappola di studi clinici randomizzati, ma di studi epidemiologici. In breve, l’errore ecologico implica pensare che le relazioni osservate per i gruppi valgano necessariamente per gli individui, o, come disse Gideon Meyerowitz-Katz:
L’idea di base dell’errore è questa: non si possono dedurre direttamente le proprietà degli individui dalla media di un gruppo. Sembra complicato, ma ciò significa che se misuri qualcosa su molte persone, ad esempio l’altezza, non puoi prendere la misurazione media come indicazione dello stato di una persona in particolare.
C’è un esempio molto semplice di questo che ha a che fare con i mezzi o le medie. Immagina di avere due gruppi di dieci persone, A e B. Il gruppo A ha un’altezza media di 170 cm e il gruppo B ha un’altezza media di 168 cm. Se selezioni casualmente una persona da ogni gruppo, chi è più probabilmente più alto, qualcuno del gruppo A o B?
La reazione intuitiva è dire che qualcuno di A sarà più alto di B, perché l’altezza media è più alta. Tuttavia, questo non è necessariamente vero. Puoi avere un’altezza media di 170 cm causata da due giganti di 200 cm e otto persone di 162,5 cm e un’altezza media di 168 cm con sei persone di 170 cm e quattro persone di 165 cm. In questo caso, l’80% del gruppo A è più basso di tutti quelli del gruppo B, il che significa che otterrai quasi sempre una persona più alta nel gruppo B se scegli a caso.
In altre parole, la media di un gruppo non è sempre rappresentativa degli individui.
Gli studi clinici randomizzati sono in realtà progettati per superare problemi come l’errore ecologico. Naturalmente, è vero che gli RCT possono essere problematici quando si tratta di dedurre quale sarebbe il miglior trattamento per un singolo paziente, ma ciò che il dottor Amerling e i medici dell’AAPS non riguardano. Si tratta di elevare il medico a un “superuomo” di Ayn Randian e di rifiutare tutte le restrizioni all’autonomia del medico nella pratica medica, presumibilmente per il bene del paziente. AAPS abbraccia una visione in stile Ayn Rand dei medici come superuomini e donne il cui giudizio illimitato si traduce in ciò che è meglio per i pazienti e la medicina. Fondamentalmente, la visione AAPS di un grande dottore sembra essere incarnata dal personaggio del dottor Thomas Hendricks nel romanzo di Ayn Rand Atlas Shrugged. In quell’ideologia mascherata da romanzo, il dottor Hendricks era un chirurgo che lasciò la società per unirsi all’utopia capitalista dei “creatori” di John Galt perché c’era troppa burocrazia governativa e lui “non avrebbe permesso loro di dettare lo scopo per cui i miei anni di studio era stato speso, o le condizioni del mio lavoro, o la mia scelta dei pazienti, o l’importo della mia ricompensa. Il dottor Hendricks aveva anche scoperto una cura per tutti gli ictus, ma non avrebbe condiviso la sua scoperta con l’umanità perché i peoni ordinari non erano degni di beneficiare del suo lavoro e non veniva pagato abbastanza. Era davvero un bravo ragazzo, e per lui i dottori che “seguivano il gregge” (sai, come quei fastidiosi standard di cura basati sull’evidenza) erano, beh, pecore.
Il dottor Amerling conclude implorando i suoi colleghi dottori:
La medicina americana si è liberata dalle sue ancore scientifiche ed etiche. Imploro i medici di respingere l’esempio dei medici tedeschi che hanno aderito al partito nazista e di smettere di essere strumenti del totalitarismo. I medici devono reclamare la loro anima.
Sfortunatamente per il dottor Amerling, si scopre che non sono tanto i medici a sostenere la salute pubblica quanto i fascisti che sostengono gli strumenti del totalitarismo. Anzi, al contrario, tanto che devo chiedermi se il dottor Amerling si stia impegnando in qualche seria proiezione. Temo che la medicina americana venga “nazificata”, ma non sono i sostenitori della salute pubblica a esserne responsabili. Sono medici come quelli associati all’AAPS.
ECCerto, vecchi FartY …
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Suona familiare? Il dottor Amerling sta semplicemente rafforzando qualcosa che ho sottolineato per molto tempo. Come ho discusso a lungo, gli antivaxxer e gli antimasker sono davvero anti-salute pubblica in generale. Questo non è niente di nuovo. Questo articolo di 22 anni pubblicato da AAPS lo dimostra. Inoltre, non è una novità per gli eccentrici attaccare l’EBM come fascista, come ha fatto il dottor Amerling in un recente articolo dell’AAPS, affermando per la prima volta che i medici “sono diventati così dipendenti dalle linee guida che hanno perso la capacità di risolvere i problemi, di pensare in modo critico e per praticare la vera medicina clinica” e poi lodando ciarlatani che spingono l’idrossiclorochina come il dottor Vladimir Zelenko e Didier Raoult prima di lanciarsi in uno sfogo che mi ha fatto ridere a crepapelle:
EBM rivendica per sé con arroganza il mantello di “scienza”, ma in realtà è pseudoscientifico. Si basa in larga misura su studi su vaste popolazioni e quindi su statistiche, che sono intrinsecamente inaffidabili e facili da manipolare. Esalta le meta-analisi, le raccolte statistiche di molti studi, che possono essere create per supportare quasi ogni idea preconcetta.6 La stragrande maggioranza dei medici non è in grado di comprendere, per non parlare di decostruire, le statistiche utilizzate nella maggior parte degli studi. La presunzione dell’EBM è che i risultati di ampi studi sulla popolazione possono e devono essere utilizzati per dettare il trattamento dei singoli pazienti. Questo è noto come l’errore ecologico. Non ci sono mai abbastanza informazioni granulari in tali studi per giustificare un approccio al trattamento valido per tutti.
L’EBM crea una gerarchia arbitraria di prove, con RCT e metaanalisi in alto e l’esperienza clinica, chiamata in modo offensivo “aneddoti”, in basso. Questo è assurdo in apparenza. La conclusione logica è che l’esperienza clinica non è necessaria per praticare la medicina! Basta acquistare un libro di cucina guida e andare là fuori e guarire! Bene, forse è lì che vanno le cose.
Questo è quello che nel mondo degli affari chiamiamo un uomo di paglia così massiccio che, se fosse stato dato alle fiamme, potrebbe essere visto dalla Stazione Spaziale Internazionale. Nessuno, e dico nessuno, dice che l’esperienza clinica non è necessaria per praticare la medicina. Ci sono sempre casi in cui gli RCT non si applicano o si applicano in modo molto imperfetto. Ci sono casi per i quali gli RCT potrebbero non essere d’accordo. Ancora una volta, come ho detto sopra, ogni serie di linee guida basate sull’EBM ha delle eccezioni, o, come mi piace dire, scappatoie così enormi che un medico come il dottor Amerling potrebbe guidarci un camion di altri trattamenti. Anche così, ciò non significa che il medico possa o debba essere in grado di fare tutto ciò che vuole o che non ci siano risposte sbagliate. Sicuramente anche il dottor Amerling deve ammettere che ci sono alcune linee di condotta per un dato paziente che sono semplicemente sbagliate, non supportate da prove. Ammettendo ciò, ammette che ci sono standard in medicina basati su qualcosa di diverso da ciò che i singoli medici decidono che l’evidenza mostra.
ECCerto, vecchi FartY …
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“Non si è opposto”? Il dottor Amerling è un medico; sta obiettando. L’AAPS è composto principalmente da tutti i medici; come organizzazione si è sempre opposto. Gli “America’s Frontline Doctors” sono (per la maggior parte) tutti i medici. I firmatari della Grande Dichiarazione di Barrington includevano molti medici. Il dottor Scott Atlas e molti degli spacciatori di ivermectina sono tutti dottori. Tutti si sono opposti a mascherare i mandati, i “blocchi” e gli sforzi per tenere a freno la ciarlataneria di ivermectina e idrossiclorochina. Il fatto sfortunato è che una minoranza significativa di medici si è opposta agli interventi di salute pubblica basati sull’evidenza, compresi anche i vaccini. Peggio ancora, hanno prestato alla disinformazione e alla disinformazione l’apparenza di legittimità scientifica basata sul loro status professionale di fiducia.
Infine, il Dr. Amerling diventa completamente antivax, completo di una litania di sciocchezze tipiche del vaccino anti-COVID-19:
Per la maggior parte, i medici hanno sostenuto con entusiasmo la “vaccinazione” di massa di tutti gli esseri umani, indipendentemente da qualsiasi considerazione clinica come immunità precedente, basso rischio di malattie gravi, gravidanza e molte altre chiare controindicazioni. Hanno persino negato il trapianto di organi salvavita quando il donatore o il ricevente non erano vaccinati, una politica senza merito scientifico.
E la sperimentazione umana? Questi “vaccini” basati sui geni sono tutti sperimentali. Quanti partecipanti hanno dato un consenso veramente informato? A quanti è stato detto che la riduzione assoluta del rischio per infezioni gravi è inferiore all’1%?
Per la maggior parte, i medici hanno sostenuto la vaccinazione COVID-19 perché i vaccini COVID-19 sono stati sicuri ed efficaci e si stima che abbiano impedito oltre 2 milioni di morti e 17 milioni di ricoveri. Anche così, rimane ancora un numero inquietante di medici antivax, medici come il dottor Amerling, che continua a spacciare bugie sul fatto che i vaccini COVID-19 siano ancora “sperimentali” (amico, i vaccini Pfizer e Moderna sono ora approvati dalla FDA per gli adulti) ; minimizza il loro beneficio, mentre altrove afferma falsamente nell’articolo che i vaccini uccidono; e pubblicizza “l’immunità naturale” come migliore dei vaccini, anche se COVID-19 ha mostrato una notevole capacità di produrre varianti che possono eludere “l’immunità naturale” e l’immunità indotta dal vaccino.
Alla luce dell’articolo del dottor Amerling, ho pensato di tornare indietro e dare un’occhiata a quell’articolo dell’AAPS del 2000 a cui ho collegato sopra, intitolato The Tyranny of Public Health. In esso, Jacob Sullum dell’AAPS ha seguito, tra tutte le cose, il fumo e l’iniziativa Healthy People dell’era Clinton:
Data questa aspettativa, può sembrare scortese chiedersi perché, esattamente, il fumo è una questione di “salute pubblica”. È certamente una questione di salute privata, poiché tende ad accorciare la vita. Ma il cancro ai polmoni, le malattie cardiache e l’enfisema non sono contagiosi e il fumo stesso è un modello di comportamento, non una malattia. È qualcosa che le persone scelgono di fare, non qualcosa che accade loro contro la loro volontà.
Se il fumo è una questione di “salute pubblica” e quindi soggetto al controllo del governo, lo è anche qualsiasi comportamento che potrebbe portare a malattie o lesioni. E infatti, i funzionari della sanità pubblica oggigiorno prendono di mira una vasta gamma di abitudini rischiose, tra cui non solo fumare ma anche bere, mangiare troppo, non fare esercizio, possedere una pistola e andare in bicicletta senza casco. Anche il gioco d’azzardo, che non ha un legame evidente con morbilità e mortalità, è una questione di interesse per i ricercatori della sanità pubblica.(2)
Eccerto, vecchi FartY …
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Non è sufficiente, tuttavia, per il dottor Amerling denigrare l’EBM come in qualche modo fascista. Deve diventare completamente Godwin e invocare i nazisti per demonizzare ciò che odia:
La professione medica, poiché ci prendiamo cura dei singoli pazienti, è un baluardo essenziale contro il totalitarismo. Ricorda che Hitler per primo ha cooptato e controllato i medici prima di attuare la Soluzione Finale. I medici che devono fedeltà allo Stato avranno difficoltà a opporsi a politiche che abusano dell’individuo, della dignità umana e della vita”.
L’etica ippocratica della professione medica ostacola la sinistra antiumanista e pseudoscientifica. Questa etica sostiene i diritti dei nostri singoli pazienti, inclusi gli anziani, i malati e i non nati, e i nobili obiettivi della nostra professione di preservare la vita, guarire e lenire.
Come hanno sbagliato i medici? Come descritto da Ashley Fernandes in “Perché così tanti dottori sono diventati nazisti?” nel periodo precedente alla seconda guerra mondiale inclusa, i medici tedeschi si unirono al partito nazista a un ritmo molto più elevato rispetto a tutte le altre professioni. I medici tedeschi erano anche organizzati e finanziariamente legati allo stato.
In realtà è vero che i medici tedeschi si unirono al partito nazista in numero maggiore rispetto ad altre professioni. (Se vuoi saperne di più su questo particolare argomento, consiglio vivamente il classico trattato di Robert Jay Lifton I medici nazisti: uccisioni mediche e psicologia del genocidio.) Tuttavia, la suscettibilità dei medici tedeschi alla propaganda nazista non supporta esattamente il dott. L’argomentazione di Amerling secondo cui i medici sono in qualche modo sempre un “bastione” contro il totalitarismo” molto bene; anzi, si oppone. Pensaci. Perché Adolf Hitler e il suo partito nazista si rivolgevano così tanto ai medici? Hitler disse ai medici che li avrebbe resi non solo medici che curavano singoli pazienti, ma medici che avrebbero curato l’intero volk, il popolo tedesco/ariano. Sfortunatamente, i medici hanno risposto al messaggio di Hitler con entusiasmo. Contrariamente alla descrizione del dottor Amerling dei medici come guerrieri essenziali per la libertà, sembrerebbe che i medici tedeschi prima dell’ascesa di Hitler fossero in realtà fin troppo ricettivi ai messaggi totalitari. Se così non fosse, la visione nazista dell’eugenetica non sarebbe mai sfociata negli orribili esperimenti medici condotti dai medici nazisti, o anche, probabilmente, nell’Olocausto in generale. I medici sono stati intimamente coinvolti nell’Olocausto sin dall’inizio, in particolare con il programma di eutanasia T4 Aktion.
Tuttavia, il dottor Amerling non offre una critica onesta basata su una lettura equa della storia. Vuole solo che i funzionari della sanità pubblica e i sostenitori dei vaccini di Godwin li dipingano come come i nazisti nella loro brama di controllare. Per farlo, mescola alcune legittime critiche alla risposta alla pandemia con un sacco di cazzate. Ad esempio, sottolinea la crudeltà di “regole assurde e disumane che limitano le visite familiari di pazienti malati e morenti”. In realtà c’è una critica lì, ma la mescola con attacchi a “protocolli di trattamento rigorosi che nella migliore delle ipotesi erano inefficaci e nella peggiore delle ipotesi letali” e incentivi per “diagnosticare COVID-19 e seguire le ‘linee guida'”, quest’ultima affermazione è un teoria della cospirazione secondo cui i medici erano in qualche modo “incentivati” ad attribuire erroneamente le morti come dovute a COVID-19, una teoria della cospirazione che probabilmente ha avuto origine con John Ioannidis.
Per esempio:
La maggior parte dei medici americani ha seguito la “guida” del CDC e della Food and Drug Administration (FDA). Hanno trattenuto i primi trattamenti salvavita. Hanno abbandonato i pazienti, dicendo loro di rimanere a casa fino a quando non riuscivano letteralmente a respirare. Non si sono opposti alla palese e dura censura e alle molestie dei colleghi che stavano utilizzando farmaci riutilizzati per combattere la malattia. Non hanno raccomandato misure sanitarie generali volte a migliorare la salute metabolica e immunitaria.
Mi addolora l’anima fare questa analogia con ciò che è successo alla medicina americana. Ma cosa abbiamo visto negli ultimi due anni della pandemia di COVID-19?
I medici non si sono opposti all’imposizione di mandati di mascherine, nonostante la chiara evidenza della loro mancanza di benefici e danni evidenti, specialmente per i bambini piccoli. Né hanno protestato contro i blocchi, la cui inefficacia e gli ingenti danni collaterali sono stati immediatamente evidenti.
Torniamo al dottor Amerling, però. L’articolo non riguarda solo il COVID-19, perché ovviamente lo è. Inizia attaccando la medicina basata sull’evidenza (EBM) in generale:
L’adozione da parte della professione medica della sacrosanta “medicina basata sull’evidenza” ha posto le basi per la diffusa tirannia medica a cui stiamo attualmente assistendo.
L’EBM sembra scientifico, obiettivo e nobile, ma è stato dirottato dall’industria per creare linee guida per la pratica clinica che sono arrivate a dominare l’educazione e la pratica medica. Questi erano solo vagamente basati su prove, per lo più da studi finanziati dal settore, o sono stati creati da medici “esperti”, la maggior parte dei quali finanziati dal settore. L’abbraccio della narrativa EBM ha creato l’illusione della conoscenza e l’impressione che ci fosse solo una “migliore pratica” per ogni data situazione. Naturalmente, nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. La medicina e la scienza sono (o dovrebbero essere) in continua evoluzione e cambiamento, con ipotesi contestate, respinte o supportate. EBM, tuttavia, nelle mani di burocrazie come il National Institutes of Health (NIH), il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) del Regno Unito), l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e i Centers for Disease Control and Prevention ( CDC), divenne uno strumento di tirannia medica.
L’AAPS è sempre stata contraria all’EBM, travisando le linee guida di trattamento basate sull’EBM come un totalitarismo medico che in qualche modo sovverte la “volontà” dei singoli medici che curano i singoli pazienti. Quando dottori come il Dr. Amerling si lamentano dell’EBM in questo modo, sembrano sempre dimenticare che le linee guida basate sull’EBM hanno sempre enormi scappatoie che i medici possono utilizzare per deviare da esse se lo ritengono appropriato. Presumono anche che non esista una risposta sbagliata in medicina, motivo per cui qualsiasi linea guida che suggerisca una corretta linea d’azione basata sulla scienza esistente e sull’evidenza clinica è vista con estremo sospetto. Vediamo lo stesso atteggiamento tra i “coraggiosi dottori anticonformisti” che hanno promosso l’ivermectina e l’idrossiclorochina come trattamenti per COVID-19, anche se si sono accumulate prove che dimostrano che nessuno dei due funziona. È interessante notare che una delle affermazioni a cui fa eco il dottor Amerling è più un’affermazione anticorporativa di sinistra (vale a dire, che EBM è stata “dirottata” dalle società) che può essere una critica non del tutto irragionevole all’EBM; tuttavia, quando viene utilizzato in questo tipo di contesto, sai che è più una scusa per ritrarre l’EBM come completamente corrotto e inutile, piuttosto che come una critica in buona fede su come le linee guida EBM vengono sviluppate e modificate in modo iterativo.
Amerling, dicevi?
“Ogni tanto mi imbatto in un ciarlatano che non mi è familiare, uno di cui non avevo mai sentito parlare prima. Così è stato ieri quando la mia casella di posta elettronica è stata contaminata da una missiva che promuoveva un articolo del dottor Richard Amerling. Perché ho ricevuto una tale missiva? Semplice. Sono su molte liste di e-mail, che monito come una strategia per tenere il dito sul polso della ciarlataneria, della pseudoscienza, del movimento antivaccino e delle teorie del complotto. Una di queste mailing list che monitoro è quella dell’American Association of Physicians and Surgeons (AAPS), di cui il dottor Amerling è apparentemente un membro, e mi ha inviato un riferimento a un suo articolo, che aveva anche twittato:
Ultimo editoriale @AAPSonline @jersnav @jorient @jeffreyatucker https://t.co/Yrut9BPF8A
— Richard Amerling (@dramerling) 20 maggio 2022
Nazisti… sono sempre… nazisti.
Perché dovrebbe importare che il dottor Amerling sia un membro, addirittura un past presidente, dell’AAPS? Semplice. L’AAPS è, in sostanza, la John Birch Society per i medici travestita da legittima società professionale medica, ed è così che è riuscita a ingannare la stampa facendogli prendere sul serio le sue affermazioni e anche perché è stata pubblicata su questo blog a intermittenza risalendo a quando per la prima volta l’ha scoperto più di 16 anni fa. Politicamente, l’AAPS è libertario di estrema destra. Nel 2006 si è opposto a qualsiasi forma di regolamentazione governativa dell’assistenza sanitaria; considerato incostituzionale la FDA e l’amministrazione per il finanziamento dell’assistenza sanitaria; era assolutamente contrario a Medicare; ha esortato i medici a non partecipare a Medicare; ha descritto i programmi di salute pubblica come “tirannia” (un punto su cui tornerò più avanti in questo post); e amava citare liberamente Ayn Rand. Prima del 2006, l’AAPS considerava costantemente la vaccinazione obbligatoria come uno “strumento dello Stato” e una minaccia per l’autonomia dei medici, riducendo al minimo il contributo della vaccinazione di massa all’eliminazione di varie malattie infettive.
L’AAPS esiste da molto tempo, essendo stata fondata nel 1943 per combattere la “medicina socializzata”; quindi quando l’ho scoperto l’organizzazione aveva già avuto sei decenni per andare sempre più lontano nelle teorie del complotto. Mi piace anche menzionare questa storia per contrastare l’idea che l’abbraccio della destra alle teorie del complotto contro la salute pubblica e contro i vaccini sia qualcosa di nuovo. Non sono nemmeno solo i vaccini. L’AAPS ha promosso la ciarlataneria medica oltre alla sua pseudoscienza antivaccino, inclusa un’opinione che è estrema anche tra gli attivisti antivaccino, vale a dire che la “sindrome del bambino scosso” è una “diagnosi errata” per il danno da vaccino; la sua negazione dell’HIV/AIDS; incolpare gli immigrati di crimini e malattie; la sua promozione della pseudoscienza che afferma che l’aborto provoca il cancro al seno utilizzando alcune delle “scienze” più esecrabili di sempre; il suo rifiuto delle linee guida basate sull’evidenza come un affronto inaccettabile all’autonomia divina dei medici; o il modo in cui l’AAPS rifiuta anche il concetto di consenso scientifico su qualsiasi cosa. Poco prima della pandemia, AAPS ha persino pubblicato un articolo di Andrew Wakefield su come il vaccino MMR potrebbe portare a un’estinzione di massa dell’umanità che in seguito è servito da modello per la teoria del complotto di Geert Vanden Bossche secondo cui i vaccini COVID-19 avrebbero portato a varianti COVID-19 che potrebbe mettere in pericolo l’umanità. Mettiamola così. L’AAPS ha caratterizzato le pubblicazioni degli “scienziati” della milizia antivaccino al mercurio Mark e David Geier. Non sorprende che l’AAPS non abbia impiegato molto tempo per passare alle teorie del complotto che coinvolgono i vaccini COVID-19 e COVID-19.
Se a noi piacciono tanto le teorie del complotto a te che cazzo te ne frega.
In realtà un bel cinghialone a Roma s’è piazzato bello bello da circa un anno… proprio a Palazzo Senatorio!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Ottima iniziativa :
https://twitter.com/barbarab1974/status/1543931417154961408
$Ien$a …
https://twitter.com/intuslegens/status/1544244849578237953
EH …
https://twitter.com/carloregonesi/status/1543937359464595457/photo/1
Guerre giuste son un ossimoro: dove c’è giustizia non v’è guerra e viceversa. La soluzione è solo individuale, ove c’è C>oscienza. Oggi, tutti sanno che anche la croce rossa è colpevole in quanto parte di un sistema di morte.La città è un luogo per antonomasia , mortale. L’ambiente è la prima vittima ad essere deflorata, lordata, tombata. Poi, ci si lamenta dei pazzi che erigono luoghi di comando, arbitrio, su tale termitaio, chiamato città.I cinghiali, son come gli italiani: già c’erano e stanno semplicemente adattandosi a vivere in tanto sudiciume. Per loro fortuna, non li turba quello morale, incapaci di comprendere, intendere. I cinghiali, intendo. Forse.
La Croce Rossa e’ che cooooosa?
Ecco cosa.
Gandhi l’aveva già capito quando ancora non si parlava di armi atomiche.
“Io non traccio alcuna distinzione tra coloro che portano le armi di distruzione e coloro che prestano servizio di Croce Rossa. Entrambi partecipano alla guerra e ne promuovono la causa. Entrambi sono colpevoli del crimine della guerra” (Non violence in peace and war. Ahmedabad 14 vol. 1).
Studia, Ignorante.
E’ vero, mi son sbagliato.
https://archive.org/stream/in.ernet.dli.2015.498998/2015.498998.non-violence-in_djvu.txt
A parte il tormentone solito tra pandemia e Ucraina, io non ho mai visto Anna proporre alcunche’.
Vuol tenere la brioscia tutta per se’?
studia :
https://comedonchisciotte.org/wp-content/uploads/2022/07/Petizione-popolare.pdf
Tu piu’ che di petizione popolare puoi parlare di quanto popolato sia ‘sto posto daii tuoi peti mentali.
non capisco perché si postino commenti senza senso. Quale sarebbe il senso di questo commento? A parte che non è vero che negli articoli di Anna non siano mai fatte proposte, basterebbe leggerli e capirli, non è che chi scrive un articolo debba necessariamente fare proposte. E la brioscia qui cosa sarebbe? Non è più saggio astenersi anziché postare stupidaggini?
Cara Carlotta, deve sapere che lo sconclusionato commentatore che da un po’ di settimane sta facendo fare qualche soldino in più a questo blog, e al contempo lo accusa di essere un sito acchiappa clik (per dire quanto è fesso…), lo sconclusionato, dicevo, è un ex sfegatato ammiratore della Lombroso, il quale, appunto perché non gli ha mai fatto vedere la “brioscia” come auspicava, sta sbarellando di brutto…
Carlotta, e’ vero che io mi allargo, nelle giornate d’ozio e vizio, ma se lei ricorda bene (soprattutto, se io ricordo bene) la vetusta discendente di cotanto nobile ramo, i Lombroso, prima del 2019* puntava il dito esercitando una preziosa e benefica critica sociale. Eppero’ per quanto preziosa (e come prosa, simpatica), tale critica suona sempre come l’astio di chi, per una ragione o per l’altra, e’ stato/a tenuto/a fuori.
E’ palese che io l’abbia su con la Lombroso ma questo non e’ il motivo, mi creda. Ho l’impressione che la Lombroso riesca nell’opera di voler essere apodittica con piu’ di mille parole in corpo 10 a una spaziatura. E poi?
Lo ridico, a parte l’ombra di Banco delle fesserie he ripete su COVID19 e Ucraina, lo scritto di cui sopra e’ valido.
Ma, dopo tanto tempo, all’asciutto di altri talenti, sembra quasi troppo facile puntare il dito e basta, credendosi una Sfinge.
* Dopoi, purtroppo, la disamina e’ diventata disanima e ormai Anna stacca i biglietti del circo, in periferia, oltre il raccordo.
Smettila, sei la bruTa copia di Liguori!
Coso, tu dai alla inconsapevolezza troppo albergo nella mia vita.
So quel che faccio, eppero’ ti chiederei di non spiattellare la tua satiriasi di carrozzato ai quattro venti. Parlo cosi’ poiche’ non ho il minimo dubbio che l’unica brioscia di cui tu puoi parlare e’ quella che cola via dai tuoi lascivi commenti.
Certo, Guenon t’ha insegnato tutto no?
Punto primo: io albergo nella tua vita quanto cazzo mi pare e piace. Se non ti aggrada, cambia albergo: per la felicità di tutti, un po’ meno per i gestori del blog che vedrebbero ridursi drasticamente i guadagni, puoi sempre andartene bellamente a fanculo fuori dai coglioni da un’altra parte!
Punto secondo: essendo altrettanto sicuro che l’unica brioscia di cui tu puoi parlare e’ quella che cola via dalle tue lascive fantasie, la differenza tra noi due non è l’astinenza da brioscia, ma gli effetti che ne derivano: imbecille!
Mhhh, vedo che sei bravo nell’uso della logica da botolo portatile per figlie di sciampiste tridentine.
Prego, prego, continua… Tu alberghi nell mia vita? E quando briosci, dove briosci?