Anna Pulizzi per il Simplicissimus
Immagino quanto possa dispiacere ai nostri gauleiter istituzionali che la battaglia di Nikolajewka, se così si può definire il tentativo parzialmente riuscito di sottrarsi ad un accerchiamento durante la rotta generale di un’armata, non sia avvenuta soltanto un giorno dopo, in modo da poter piazzare un cappello con la piuma sulla Giornata della Memoria, ricorrenza irritante per i tifosi della svastica, compresi quelli ai quali per incrollabile amor di pace stiamo inviando armi, munizioni e quattrini. Non che i robusti soldati di tante battaglie, perlopiù perdute, da Adua a Caporetto e dai monti dell’Epiro alle rive del Don, abbiano in animo di oscurare gli orrori dell’Olocausto con le loro marcette, fanfare, virili molestie e bivacchi intorno alle damigiane. Tutt’altro, credo. E’ che viene comodo e opportuno, volendo nascondere un passato impresentabile e difendere un presente meschino, specie in tempi come questi in cui ci si sforza di porre in luce il lato buono dei nazisti difensori dei “valori occidentali” e assidui lettori di Kant, adombrare certe celebrazioni divenute imbarazzanti per i fidi tenutari di un paese colonizzato.
Lo sa bene il Renzi, che pochi anni fa nel giorno in cui si ricorda la più cruenta strage nazifascista in Italia, i 560 civili trucidati a Sant’Anna di Stazzema, decise di farsi immortalare presso il monumento delle foibe di Basovizza. Una scelta in linea con i tempi. D’altra parte questo 25 aprile perfino il Mattarella, virtuoso del fritto misto, ha accostato i valori della Resistenza a quelli degli sgherri ucronazisti e questi ultimi alle strofe di Bella Ciao. L’ha seguito a ruota Fico, terza carica dello Stato e pollone eminente della farsesca “rivoluzione” pentastellata, il quale lo stesso giorno sceglie Marzabotto per informarci di dove va il suo pensiero: va agli ucraini aggrediti, ma quelli che difendono il regime di Kiev e non certo le genti del Donbass, subito aggiungendo una chicca sul coraggio dell’Italia che invia armi ai figliocci del collaborazionista e genocida Bandera. Sulla stessa lunghezza d’onda è la senatrice Segre, che se ci può ancora parlare del terribile anno e mezzo passato ad Auschwitz, pare fatichi a ricordare chi ce l’ha condotta.
A questo punto le bandiere ucraine in piazza il 25 aprile diventano un ornamento d’obbligo, così da essere nuovamente presenti qua e là il Primo Maggio, specie dalle parti dei sindacati padronali e dei bellicisti del Pd, con contorno di dichiarazioni cerchiobottiste dell’Anpi e di striscioni dei gruppuscoli di vario anarchismo, sinistrati e rifondaroli, tutti maestri di schizzinosa equidistanza tra i nazisti e chi oggi li sta combattendo, dopo aver sfoggiato sdegnosa imparzialità tra il governo siriano ed i tagliagole islamisti sul libro paga dell’impero d’Occidente. Ma tutti sempre per la pace, ovviamente, anche al concertone romano che ritualmente regala alla gioventù note innocue e festose per evitare che usino la piazza per rivendicare pericolosi diritti, appuntamento quest’anno presentato da un’esperta nel fiutare l’aria che tira in rigorosa maglietta dai colori cari a Zelensky. Però non è la pace ciò a cui costoro inneggiano, bensì ad un armistizio, al congelamento di una situazione che disturba le loro false coscienze. Perché la fine delle ostilità in questo momento significherebbe lasciare al regime nazi-atlantista di Kiev i territori che ancora controlla, insieme alla possibilità di riprendere a cannoneggiare i civili nel Donbass, cosa andata avanti per otto anni senza mai turbare il sonno dei pacifondai nostrani. E consentirebbe di continuare ad opprimere la dissidenza interna mettendo fuori legge i partiti sgraditi alle milizie dell’Azov, far sparire giornalisti, politici e intellettuali non allineati, dar vita a pestaggi e pubbliche gogne. Magari anche bruciare vivi gli oppositori, come accadde il 2 maggio di otto anni fa a Odessa. Forse per molti questa è condizione accettabile e sufficiente per arrotolare di nuovo le bandiere della pace, nell’attesa che il nostro impero vorace e bellicista punti di nuovo il dito verso una guerra che siamo chiamati ad esecrare perché non la sta vincendo.
Rogozin afferma: 30 minuti bastano a distruggere i paesi Nato. Naturalmente, sarebbe una catastrofe per la terra ed il buonsenso russo, per ora, lo evita. rimossi prontamente i video sul tube. naturalmente nessuno vieta un uso differito, strategico, magari oggi su romaa, domani su berlino, il giorno seguente londra…
la polonia vul bissare l’idiozia di belen, provocando oltremisura dopo l’annex di svezia e finland in ue.sheremetiev(meglio starebbe scememetiev) vuol cancellare kaliningrad e la russia bianca rinominandola koenisberg. Se non è una dichiarazione di guerra questa… chi era hitler, alfine?
Certo metton a dura prva la pazienza dello stato maggiore russo. Naturalmente, 50 milioni di scemi, in italia credon alla verginità di letta e di maio (pero’, a pensarci bene…)..
sai se la Cina si mette in testa di nazionalizzare gli investimenti usa ed ue, gb ed australia nel suo paese, cosa ne esce?quello che stamo vivendo adesso, piu’ profondamente: fame e sottosviluppo. mangeremo le munizioni e le spareranno con il cubo i direttori della giornalista Tg che si lamentava delle flatulenze del capo. Vedi il cubo del dragus far fuoco e fiamme, pallottole ed emorroidi bruciacchiate? lol. che avanzi di balera.
sequestrano beni russi in ue? nessun problema, gli assetti russi della renault vengono nazionalizzati. parola del ministro, mediante compensazione dei depositi sequestrati nelle banche ue.la produzione di greggio, salita dell 1,7 per cento solo questo mese. Insomma, l’economia russa gode di ottima salute, grazie alle sanzioni.fatene ancora…
una microatomica su azovstale non se ne parla piu’. Sotto, i peggiori elementi dei servizi segretii militari d’europa. Ne valla pena schiacciare la testa del serpente: son nemici dell’Umanità. Se non basta,una piu’ grossa sul l’eurotower ed una sul pentagono. Se avnza qualcosa, una sul parlamento di londra o casa della regina. Diana forever, live.
Nulla è come sembra. Quindi se abbiamo capito bene… comunisti erano nazisti… nazisti erano foraggiati da comunisti… estremisti danzavano in cosmico afflato! Mai nulla è come sembra…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Ottimo articolo!
Mi riservo di aggiungere un commento in un momento di maggiore calma, perché avrei diverse cose da dire sul nazismo, passato e presente, e la sua contiguità con le “democrazie occidentali”, avendolo visto con i miei occhi di bambino di 6-7 anni, ed essendomene poi occupato abbastanza per molta parte della mia vita. Per prendere man mano conoscenza che, più o meno nascosto, continuava ad essere presente fra di noi. In fondo lo scontro con la Germania nazista, che ha portato alla Seconda guerra Mondiale non era affatto ideologico, bensì di potere. Da molti politici cosiddetti democratici dell’epoca lo Stato Nazista era visto con non celata simpatia. Che sarebbe addirittura esplosa in aperta approvazione se fin da subito si fosse deciso ad attaccare l’URSS. Un’approvazione non diversa da quella riservata ora al nazismo ucraino.
“punti di nuovo il dito verso una guerra che siamo chiamati ad esecrare perché non la sta vincendo.”
Sacrosante parole !
“pacifondai nostrani”
pacifondai, per certi paciFinti itaGliani, dalla parte del nazismo redivivo, suona proprio bene…
Il ruolo di Elon Musk nella guerrain Ucraina, e anche quello di sorveglianza globale con i satelliti Starlink.
https://www.nogeoingegneria.com/timeline/personaggi/elon-musk-e-un-joker-o-un-jolly/
Troppo potere accentrato su di un unico soggetto, a meno che non collabori con il governo che lo fa apparire tale.
e’ come la storia di roma che vedon i cinghialetti che grufolano nei cassonetti ed ignorano i cinghialoni che sguazzano nei conti pubblici.putin, ricordati di noi. Un kinzhal, anche depotenziato di seconda mano. fai in fretta, siamo asfissiati dai gas.
quanti inutili galline che si riversano nell’Aia inutilmente…
sembra distare nei viaggi di gulliver ove venti nanetti si affannano con picche e corde a legare un gigante.sarà bello vedere uno svolazzar di piume ed un botto a sparigliare il pollaio.
Incrostato e ripido, in salita ormai il cammino dei polli europei.tuttavia non meritano altro di quello che han voluto.per me, nessun lamento, quando si sente avvicinare la liberazione che viene dall’est, come l’altra volta.I nostri nipoti, studieranno a scuola la fine del neonazismo globale, per sempre.
svezia e finlandia si uniscono al coro dei fascisti. bene, altre due cartine geografiche da ridimensionare dopo la cura kinzhal.russia a cina cominciano a divenire impazienti, con le formiche alle mani. del resto, dopo l’apokalisse, i sopravvissuti potranno vivere piu’ umanamente, senza stati predatori col fiato sul collo. 100 milioni di sopravvissuti, son sempre un botto di gente. in ogni caso, non si puo’ vivere in una fogna simile.
il più assurdo e ridicolo è il pollacco duda: vuole costringere la russia ad indennizzare l’ukr. Molla il fiasco che putin ti molla una scoppola e lo trovi a varsavia fra tre giorni se lo fai incazzare. Nota che putin è una colomba, in mezzo ai falchi che cerca a fatica di trattenere. certo vincerà la russia e gli assetti del mondo riserveranno parecchie sorprese. in italia sai quante orecchie sbucciate a vergate e giornalai scribacchini mandati ad accudire i maiali. trasferirà la vecchia nomenclatura degli statali in massa verso la siberia. il minimo sindacale, visto che gli salva la pelle.
Che il Cielo ti ascoltasse!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
non è così: non son nulla io affinchè il cielo si degni d’ascoltarmi.Son io che ascolto il Cielo…(quindi è meglio).
Da vomito.