Potrebbe anche venire da ridere se le gigantesche bufale che si raccontano sui vaccini non fossero una corda al collo per le libertà e lo stato di diritto e se la malvagia insistenza sulle punture non fosse qualcosa che si avvicina a un’intenzione criminale man mano che vengono oscurate e nascoste le reazioni avverse che esse provocano. Verrebbe da ridere dicevo perché la farsa vaccinale è così sgangherata da essere come il racconto di un idiota che vuol essere preso sul serio: da Israele arriva la notizia che anche la quarta dose si avvia ad essere un fallimento. Il livello di anticorpi aumenta per beve tempo, ma poi diminuisce ancor più rapidamente delle dosi precedenti. Qualche giorno fa Gila Regev che conduce lo studio sull’efficacia di questa ulteriore vaccinazione ha rivelato a Ynet che “L’aumento degli anticorpi dopo una quarta vaccinazione non è molto impressionante e poco dopo si torna allo stesso livello della terza”. Che come già sappiamo non serve a nulla né a fermare i contagi o i corsi più severi delle molte malattie da virus che oggi vengono tutte messe nel calderone covid. La “scienza” interpretata dalle multinazionali insiste molto sul numero degli anticorpi, ma dimentica di dire che essi sono presenti dappertutto tranne che nelle aree del sistema respiratorio ovvero dove servirebbero a respingere il virus, mentre riescono a far danno dovunque (la proteina spike è di per sé tossica) soprattutto a carico del sistema cardiovascolare. Questo senza considerare che i preparati a mRna provocano una diminuzione di efficacia generale del sistema immunitario contro i virus in generale.
E qui veniamo al bello di questa narrazione. Secondo quanto riporta Ynet , Regev, dice di aver sperato di più dalla quarta dose, cioè che finalmente il livello anticorpale continuasse ad essere presente più a lungo e in maniera stabile, mentre il fatto che esso sia ancora più effimero delle dosi precedenti indica che ci si dovrebbe vaccinare ogni tot mesi e con un livello di rischio uguale o addirittura crescente: “Non può essere l’obiettivo vaccinarsi contro il coronavirus ogni quattro mesi circa”. Però nonostante abbua riconosciuto questo il deluso direttore della ricerca continua a chiedere “urgentemente” la terza dose, senza dare segno di un allontanamento fondamentale dalla politica di vaccinazione. Ciò che è veramente impressionante è questa totale discrasia tra ciò che si sa e che via via si scopre ciò che si fa: la progressiva ed evidente consapevolezza dell’inutilità dei preparati ad mRna non sembra per nulla scalfire l’ossessiva insistenza per le campagne vaccinali, dimostrando che qui la scienza non c’entra in nulla, ma siamo di fronte al dispiegarsi di una presa di potere che si fa strada attraverso istituzioni, coscienze e fedi politiche ormai allo stato marcescente. Il fatto che da più parti in Europa si cominci ad ipotizzare di unire la carta di identità e il certificato di vaccinazione in un solo documento la dice lunga su quale sia il vero beneficio delle vaccinazioni ovvero trasformare le ex democrazie in stati autoritari.
Evvai!… propedeutico per amorevole dittatura nostrana pronta inseguire di insuccesso in insuccesso!… fortuna incombe già la Quinta… Terminator!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Anna, nel suo diario, riportò l’elenco alcune delle misure adottate contro i non vaccinati: «i non vaccinati devono portare la stella no green pass; i non vaccinati devono consegnare le biciclette; i non vaccinati non possono prendere il tram; i non vaccinati non possono andare in auto, nemmeno se è di loro proprietà;i non vaccinati non possono fare acquisti dalle 15 alle 17; i non vaccinati possono andare solo da parrucchieri non vaccinati; i non vaccinati non possono trovarsi per strada dalle 20 alle 6 di mattina; i non vaccinati non possono andare a teatro o al cinema o in altri luoghi di svago; i non vaccinati non possono frequentare la piscina, i campi da tennis e da hockey e quelli di tutti gli altri sport; i non vaccinati non possono andare in barca; i non vaccinati non possono praticare alcuno sport all’aperto;i non vaccinato non possono trattenersi nel proprio giardino e nemmeno in quello di conoscenti passate le otto di sera; i non vaccinati non possono andare a casa dei cristiani; i non vaccinati possono frequentare esclusivamente le Chiese del Cristo non vaccinato o altre simili.
Sergei, si levo’ alla buonora, come solito, per accudire ai suoi animaletti: la chioccia richiedeva attenzioni supplementari. la pulizia della stalla, la rimessa della mangiatoia, la lettiera. Era contento di andare a scuola, tuttavia, non invidiava i compagni benestanti in mussole, nastri e pizzi. Un giorno avrebbe conosciuto la natura degli uomini lupo, grazie allo studio. Quella mattina, la vacca era al parto e gli uomini al fronte non potevano assistere. le sue scarne alucce, risolsero, eran pur d’aiuto e … addio scuola, quel giorno. Triste, figurava il maestro, ferito nel rapporto di predilezione che sottaciuto, pur appariva. La ruvida lingua del vitellino, tuttavia, lo pose di buon umore, come una giustifica sulle guance. La sera, la festa era già finita. Quella notte, pochi avevan dormito dai latrati, rumori, crepitii nella tundra.Le luci nelle case spente, i sighiozzi e lamenti delle donne. Niente scuola l’indomani, ma rintocchi di campana come martellate. Sergei, era vecchio per i suoi anni e comprende che i sogni sono finiti, I Werwolf, artigli alla gola, aven steso i compagni sui banchi e così li avevan trovati, col maestro pazzo di dolore. Emotrasfusione sino a secco, in termini tecnici. Nella tana dei Werwolfjugend, il Lupo aveva donato ai lupacchiotti dolcetti al cianuro, poi è tornato nella tana: il Bunker.La parola “sconfitta” non figurava nel dizionario nazista, e se qualcuno la intravedeva doveva avere la «dignità morale» di suicidarsi. Il papaà di Sergei, entrava intanto coi panzer a Berlino e quei lupetti finivano sotto i cingoli, con inutili granate artigianali tratte dalle lattine di zuppe Heinz. Ogni virus, alla fine muore. Sergei si alzò, piedi nudi nella neve, incontro al sole.
Una vita da reinventare ed un bruciore allo stomaco: lui era un sopravvissuto. Una sfortuna, al confronto dei compagni che da quell’istante tornavano ai suoi occhi, nei suoi pensieri e bucavano il cuore sino al sangue, a fiotti, a rosseggiar la neve.
La forma di resistenza passiva temuto da tutti i regimi è lo sciopero. La fondamentale ad evitare la vaccinazione, attualmente. La resistenza che mise in ginocchio il nazismo. Inizio’ da questa linea, piu’ che al fronte. La popolazione aiuto’ la resistenza con informazioni, forniture, viveri, logistica. Piano piano arrivarono i frutti e i primi risultati significativi. La ferocia del regime, fugo’ ogni dubbio sulla scelta di campo. Rappresaglie e stragi di civili, aprirono finalmente le coscienze piu’ ottuse e sopite. Milano ed il nord italia in genere, era già libera all’arrivo degli americani che da buoni piazzisti si appropriarono della liberazione.Oggi si nota l’evoluzione della protezione millantata, grazie ai famigerati accordi con la mafia siciliana, validi ancora oggi. Anche la lezione di quelle vittime innocenti che ci hanno poi donato la liberta’ e la stessa vita, ora meritano una risposta all’appello. Essi non emettono bandi vaccinali, bollettini di paura televisivi, mandati di cattura terroristici sulle testate nazionali. Essi sussurrano al nostro intimo: l’essenza vera di una Persona. Morte ai tiranni, per Dio! E’ una scelta di Buon senso, accessibile a chiunque, senza studi, lauree, ministeri, presidenze.